l'ondata di immigrazione clandestina ha fatto emergere qui in Italia un altro problema: quello delle case popolari occupate abusivamente.
Sempre più spesso, le case popolari (e non solo) vengono occupate abusivamente da gente.
Purtroppo, vengono occupate anche le case già abitate.
Per esempio, capita che una persona anziana che vive da sola sia costretta ad andare all'ospedale per farsi curare.
Quando torna, quel poveretto (o quella poveretta) si trova con la serratura della porta cambiata e la casa occupata da un'altra famiglia.
Quello che è grave è fatto che la Corte di Cassazione abbia permesso questo con una sentenza, attaccandosi alla scusa del fatto che le famiglie abusive abbiano figli piccoli.
Ci si scandalizza tanto delle costruzioni fatte abusivamente e non si dice nulla di chi occupa abusivamente un immobile che non è suo.
Questo dimostra che siamo un Paese malato.
Un Paese serio non permetterebbe queste cose.
Questo delegittima le istituzioni e spinge la gente a farsi giustizia da sé o (peggio) verso la criminalità organizzata.
Chi occupa abusivamente una casa deve essere buttato fuori, figli o non figli.
Magari, gli si può trovare un alloggio alternativo ma quella famiglia non può stare in quella casa che ha occupato.
Inoltre, va detto che qui in Lombardia il 51% delle case popolari va a famiglie immigrate mentre ci sono famiglie italiane che vivono in edifici che non possono neppure essere chiamati case.
Questo avviene anche nelle altre regioni.
Se un italiano è moroso (perché non riesce a pagare un affitto troppo alto) arriva la lettera di sfratto dal tribunale.
Se la stessa cosa accade ad un immigrato si passa oltre.
Questo è "razzismo al contrario".
Cordiali saluti.
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