leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "La Grecia terrorizza l'UE: Milano crolla, lo spread vola".
Niente rialzo, niente ripresa. Anzi, è ancora sprofondo rosso. Dopo un timido tentativo di rimbalzo dell'avvio sono apparsi i segni meno davanti ai tutti i listini dell'Eurozona preoccupati dal deteriorarsi della situazione economica del Vecchio Continente e dal riemergere delle tensioni sulla Grecia.
Si tratta dell’ottavo calo consecutivo, la serie negativa più lunga dal 2003.
I timori sull'economia del Vecchio Continente, sempre più in affanno e l’aspirazione della Grecia ad uscire in anticipo dal piano di aiuti della Troika, continuano a spaventare i mercati mentre gli spread dei Paesi periferici sono sotto pressione e il decennale della Grecia supera l’8% di rendimento. Timori che scatenano preoccupanti fenomeni di panic selling. Parigi perde l’1,9%, Londra l’1,7% e Francoforte l’1,3%. Piazza Affari va sempre più giù e, affossata dal comparto bancario, scende ai minimi da settembre 2013. In tarda mattinata il Ftse Mib è arrivato a sfiorare il -4%, cedendo il 3,63% a 17.640 punti, per poi ripiegare sul -2,8%. Tornano le vendite sulle banche e sui titoli maggiormente esposti ai tassi d’interesse con lo spread decennale tra i Btp e i Bund tedeschi che balza oltre i 200 punti base arrivando a toccare i 202,60 punti e attestandosi ai massimi dallo scorso febbraio. Già ieri, il differenziale di rendimento tra decennale italiano e tedesco si era allargato di oltre 20 punti base contribuendo ai forti ribassi del settore bancario. Il rendimento si attesta al 2,75%.
Questo riporta l'articolo.
A questo punto, due sono le strade: o si implementa un serio cambiamento delle politiche economiche europee e si fa sì che esse abbandonino il rigore tedesco o, in caso di non superamento di questa situazione di stallo, si valuti seriamente la possibilità di uscire dall'Eurozona.
Non è possibile che, appena si alza lo spread, il nostro governo sia costretto a fare manovre economiche che dissanguano noi italiani.
Ricordo che nel 2011 per "salvare l'Euro" venne fatto cadere un governo eletto dal popolo e ne venne imposto un altro tecnocratico che praticamente tolse i soldi a noi per salvare i deretani della Germania, che tanti interessi ebbe (e tuttora ha) in questo Euro, e delle banche.
Questo Euro, senza un controllo politico dietro, non funziona.
Il Regno Unito non ha l'Euro e non mi sembra che i britannici facciano un dramma di ciò.
A questa Europa (che se ne frega di noi, come dimostra la questione degli immigrati clandestini) si deve dare un segnale forte.
La manovra economica proposta dall'attuale governo presieduto da Matteo Renzi non risolverà i problemi.
Anzi, potrebbe fare salire le tasse regionali, come ha detto lo stesso Ministro dell'Economia Piercarlo Padoan.
Serve una seria riflessione.
Cordiali saluti.
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