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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 6 ottobre 2014

A tutti quelli che festeggiavano quando il presidente Berlusconi si era dimesso


Cari amici ed amiche,

leggete il mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Con Renzi siamo alla frutta, ridateci Silvio!".
Io mi ricordo di quelli che il 12 novembre 2011 festeggiavano a Roma quando il presidente Berlusconi stava andando al Quirinale per dimettersi dalla carica di premier.
Mi ricordo di quell'orda di balordi che urlava, schiamazzava e cantava "Bella ciao".
Però, voglio ricordare un'altra cosa, che qualcuno ha dimenticato.
Fino al 2011, l'Italia contava qualcosa.
Essa aveva stretto rapporti con gli Stati Uniti d'America e la Russia, con la Libia di Gheddafi ed Israele.
Questi rapporti avevano portato vantaggi sia nell'ambito commerciale e sia nell'ambito delle politiche della sicurezza.
Ad esempio, grazie all'accordo con Gheddafi e al reato di clandestinità, gli sbarchi di immigrati clandestini erano cessati.
Inoltre, grazie alla riforma del pubblico impiego portata avanti dall'allora ministro Renato Brunetta i fannulloni del pubblico impiego erano stati messi sotto controllo.
Dal 2011 ad oggi, gli ultimi tre governi non eletti hanno smontato tutta questa politica.
Per esempio, il governo presieduto da Mario Monti ha deciso (in modo arbitrario) di rompere i rapporti con Israele, votando all'ONU il riconoscimento della Palestina il 30 novembre 2012.
Inoltre, il medesimo governo ha cassato il progetto di costruzione di un'opera importante come il ponte sullo Stretto di Messina.
I governi di Enrico Letta e Matteo Renzi hanno portato avanti questa politica distruttiva.
Per esempio, essi hanno di fatto smontato il reato di clandestinità.
Inoltre, hanno deciso di fare chiudere le ambasciate italiane all'estero, mettendo nei guai i nostri connazionali ivi residenti.
Allineandosi con l'Unione Europea e con l'America guidata da Barack Hussein Obama, l'Italia si è messa contro la Russia, perdendo i commerci con essi.
Oggi, l'Italia non è un Paese alla frutta ma è all'ammazzacaffè.
Inoltre, ricordo che nel 2011 la disoccupazione giovanile era poco più del 20% e quella totale era circa all'8%.
Oggi, la disoccupazione totale è tra il 12 ed il 13% e quella giovanile è al 44%.
Chi in quel 12 novembre 2011 festeggiava oggi dovrebbe riflettere.
Cordiali saluti. 



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.