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lunedì 2 aprile 2012

LA PASSIONE DI CRISTO (FILM DIRETTO DA MEL GIBSON), LA RECENSIONE

Cari amici ed amiche.

Ieri ho visto su "LA 7" il film diretto da Mel Gibson "La Passione di Cristo-The Passion of Christ".
Il film risale al 2004 ma fa ancora effetto con le sue scene crude.
Esso è tratto dai Vangeli e mostra la morte di Cristo sulla croce.
Il suo cast è composto da ottimi attori, come Jim Caviezel (che ha impersonato Gesù), Maia Morgenstern (che ha impersonato Maria), Monica Bellucci (che ha impersonato Maria Maddalena), Rosalinda Celentano (che ha impersonato Satana), Sergio Rubini (che ha impersonato Disma, il buon ladrone), Hristo Jivkov (che ha impersonato Giovanni), Francesco De Vito (che ha impersonato Pietro), Mattia Sbragia (che impersonato il sacerdote Caifa), Toni Bertorelli (che impersonato il sacerdote Anna), Luca Lionello (figlio del compianto Oreste, che ha impersonato Giuda Iscariota), Hristo Shopov (che ha impersonato Ponzio Pilato), Claudia Gerini (che ha impersonato Claudia Procula, la moglie di Pilato), Pietro Sarubbi (che ha impersonato Barabba) ed altri.
Quindi, il cast è stato valido.
Tuttavia, ci sono stati degli aspetti controversi.
Certamente, le scene di violenza rendono il film non visibile ai minori.
Questo non è un film per bambini.
Basti vedere la scena della flagellazione di Cristo, con il "flagrum", una frusta costituita da tante cinghie di cuoio sulle cui estremità libere vi sono delle schegge d'osso o di metallo che strappano la carne, causando ferite lacero-contuse.
Tracce di ferite simili possono essere trovate sulla Sindone.
Un altro aspetto controverso, riguarda l'atteggiamento verso gli ebrei.
E' noto, infatti, che a volere la morte di Cristo non sia stato il popolo ebraico ma una parte della casta sacerdotale ebraica, per ragioni politiche.
Sembra quasi che Mel Gibson abbia avuto un pregiudizio verso gli ebrei.
Gibson ha detto di essersi ispirato ai Vangeli.
Io gli chiederei quale.
A me sembra che egli si sia ispirato ad un Vangelo apocrifo, come il Vangelo di Nicodemo o quello di Pietro  due Vangeli apocrifi (quindi non canonici) che tendono a discolpare Pilato e che possono dare adito ad interpretazioni antisemite e, quantomeno, di pregiudizio verso gli ebrei.
Intendiamoci, i Vangeli apocrifi in questione non sono antisemiti (poiché Pietro e Nicodemo erano pur sempre degli ebrei) ma possono essere interpretati in chiave antisemita.
Un'altra scena controversa riguarda il suicidio di Giuda Iscariota, il traditore.
La scena del suicidio con la carcassa di un asino in decomposizione è molto cruda.
Anche  sul ruolo di Satana c'è poco chiarezza.
Giuda, infatti, viene presentato come un "perseguitato" da Satana.
Ora, a me risulta che Giuda sia stato posseduto dal demonio.
Leggete il brano del Vangelo secondo Giovanni .
A me risulta che Satana non possieda le persone, a meno che queste non si facciano possedere da lui.
In pratica, il diavolo va in qualche modo invitato.
Quindi, Giuda si fece tentare dal demonio e, quindi, sarebbe assurdo farlo passare completamente come una sua vittima.
Molto positivo, invece, è il mio parere sui luoghi in cui sono state girate le scene.
E' noto che il film sia stato girato a Matera, la città dei Sassi (Sasso Caveoso e Sasso Barisano).
Le sue terre brulle e le sue caratteristiche costruzioni sono state un ottimo palcoscenico per riprodurre la Gerusalemme del tempo di Gesù.
Anche l'uso della lingua ebraica e di quella latina dà un tocco di realismo e riporta la mente degli uominia quei tempi.
Sono interessanti anche i flashback di Gesù.
Nel complesso, il film può essere istruttivo, pur facendo i dovuti discernimenti.
Per questo, prima di vederlo, consiglio a tutti di documentarsi.
Cordiali saluti.


2 commenti:

  1. Io ad esempio ho interpretato la scelta di far sembrare Giuda perseguitato dal demonio come un mezzo cinematografico per far capire la possessione.

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  2. E' logico che chi è posseduto dal demonio sia da egli anche perseguitato.
    Tuttavia, perché ci sia una possessione la persona che viene posseduta, in qualche modo, deve agevolare ciò.

    RispondiElimina

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