Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 12 febbraio 2011

SHALOM!




Cari amici ed amiche.

Oggi è la VI domenica del Tempo Ordinario e nelle chiese, durante le Sante Messe, verranno letti i brani del libro del Siràcide (capitolo 15, versetti 16-21, nella versione CEI), del Salmo 118, della I Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (capitolo 2, versetti 6-12) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 17-37).
In questi brani si denota la continuità tra Vecchio Testamento (la Torah degli ebrei) ed il Nuovo Testamento.
Proprio il nel brano del Vangelo, tutto ciò si nota.
Esso inizia così:
"In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
"Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto
ad abolire ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non sono
passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della
Legge, senza che tutto ciò sia avvenuto."".
Così Gesù smentì coloro che affermarono che vi fosse stata una discontinuità rispetto alla vecchia Legge giudaica.
Anzi, nella logica di nostro Signore Gesù Cristo, la Legge è il primo passo per arrivare a Dio.
Gesù, quindi, non smentì la Legge ma le diede una maggiore forza.
Sempre nel Vangelo, egli iniziò citando il quinto comandamento del Decalogo di Mosé che dice:
"Non uccidere".
Egli non solo ribadì il concetto ma lo estese anche ad atti che non portano alla morte fisica ma a quella civile e spirituale.
Infatti, il pezzo successivo del Vangelo dice:
"Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel regno regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai; chi avrà ucciso il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio". Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottosposto al giudizio. Chi dice al fratello "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono."" .
Questa durezza di Gesù serve a fare capire che quel comandamento non deve valere solo per l'atto citato (ossia, l'omicidio) ma per tutte le cose che possono portare rovina agli altri.
Lo stesso vale per tutti gli altri comandamenti del Decalogo.
Il nuovo comandamento di Gesù dice:
"Ama il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze e con tutta la tua mente e ama il tuo prossimo come te stesso.".
Esso riassume il Decaologo giudaico.
Un uomo che ama Dio non venera altri idoli, non bestemmia e santifica le feste. Un uomo che ama il suo prossimo non uccide, non ruba, non desidera la sua roba e sua moglie.
Un uomo che ama Dio ed il prossimo non commette atti che possano offendere anche la sola decenza, non dice falsa testimonianza e né fa spergiuro.
Oggi, noi viviamo in un contesto insano in cui ognuno vuole avere ragione sull'altro, anche tentando di distruggerlo, in cui vi sono invidie e in cui vi è un moralismo che spesso si vuole sostituire alla morale.
Anche il moralismo è peccaminoso.
Non a caso, come video, ho scelto il Santuario della Beata Vergine di Grazie, che si trova a Curtatone, in Provincia di Mantova.
Di questa chiesa, scrissi nell'articolo intitolato "Santuario della Beata Vergine di Grazie, un patrimonio da salvare", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/santuario-della-beata-vergine-di-grazie.html.
Le numerose statue di questa chiesa non sono Santi ma persone che fecero degli ex-voto, persone che ebbero a che fare anche con il peccato.
Pensate che vi sono ritratte anche figure di soldati, uomini che fecero la guerra e che uccisero altri uomini, e perfino un boia, il cui nome in dialetto mantovano è "Giuanin dl Masoeula", che in italiano significa "Giovanni della Mazza", per via dello strumento con cui eseguiva le condanne a morte.
Il moralismo vieterebbe queste rappresentazioni, anche per la loro durezza.
Questi uomini ritratti in quelle statue fecero anche cose che la Chiesa aberrava.
Invece, queste rappresentazioni servono a fare capire che il male non è una cosa bella.
Il moralista non combatte il male ma si limita a giudicare gli altri, senza guardare dentro di sé.
Oggi non voglio parlare di politica ma voglio dire che trovo condivisibili certe manifestazioni, come quella ieri indetta da Giuliano Ferrara. Trovo bella una frase detta dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha affermato che vi è chi vorrebbe sostituire la morale con il moralismo.
Tra l'altro, vi invito a leggere il mio articolo intitolato "Giudici? Ha ragione il Popolo della Libertà!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/giudici-ha-ragione-il-popolo-della.html.
Una persona ha fatto un commento che denota la perniciosità del moralismo.
Le frasi di questa persona sono intrise di odio.
Forse, è meglio ognuno di noi (me compreso) si guardi dentro.
Del resto, ogni azione che l'uomo fa ha ripercussioni anche sugli altri.
Una parola detta o non detta o un'azione compiuta o non compiuta si ripercuote sul prossimo e può determinarne il cammino verso il bene o verso il male.
Oltre il moralismo, oggi vi è il problema di una mentalità in cui non si punta al confronto ma alla distruzione dell'interlocutore.
Ad esempio, ci sono alcuni miei compaesani che, dopo alcune discussioni che si sarebbero potute risolvere in modo civile, oggi non mi parlano e mi hanno anche tolto il saluto.
E' chiaro che questo atteggiamento che punta a distruggere la persona, isolandola.
Certo, anch'io commetto i miei errori e pertanto non dico ciò per fare del vittimismo ma per fare capire che non vi è solo l'"uccisione fisica" della persona ma anche l'"uccisione civile" della stessa. E allora si può capire meglio quello che disse Gesù.
Tra l'altro, durante la sua omelia, il parroco di Roncoferraro, don Alberto Bertozzi, citò un fatto accaduto in oratorio, in cui un ragazzo sferrò un pugno allo stomaco di un suo coetaneo. La persona che fece il gesto infame sostenne che ciò fu necessario e che lui ebbe ragione.
Allora, si può capire che qualcosa è saltato.
Questo spiega certe situazioni non belle, come questa politica avvelenata dall'odio, la violenza in certe famiglie o quella negli stadi.
Purtroppo, tutto ciò ha spesso risalto (anche a causa de mass media) mentre non si dà risalto ai gesti positivi.
Ad esempio, voglio citare un episodio positivo che è avvenuto ieri nello Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano, all'inizio della partita Milan-Parma.
Da tifoso sfegatato del Milan, sono contento del risultato ma ho trovato positivo anche l'episodio che sto per citare.
Quando entrano in campo, le squadre sono accompagnate dalla terna arbitrale due bambini.
Al momento in cui i giorcatori del Parma (che è la squadra in trasferta) passano in rassegna e stringono le mani alla terna arbitrale e ai giocatori del Milan vi è stato un episodio molto bello, di cui nessuno ha parlato.
Il portiere del Parma Antonio Mirante ha dato una carezza sulla testa di uno dei bambini.
Il gesto del giocatore originario di Castellammare di Stabia (Comune della Provincia di Napoli) è stato molto nobile.
Peccato che nessuno lo abbia notato.
Mirante merita rispetto!
Forse, gesti di questo tipo sono apparentemente insignificanti.
In realtà, anche una parola buona o un gesto nobile verso un'altra persona può contare molto.
Vi cito un discorso di Papa Giovanni XXIII che disse:
"Tornando a casa, troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola: il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza.".
Forse, gesti come questo possono dire una sola parola, "Shalom", che significa pace.
Cordiali saluti.








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