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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 17 febbraio 2011

EPIDEMIE, MA QUALE COMPLOTTO...

Cari amici ed amiche.

Quest'anno l'influenza è stata forte. Purtroppo, c'è stato qualche decesso, dovuto più alle complicanze, come la broncopolmonite, o alle condizioni della persona, come l'età o lo stato di salute precario.
Il virus che causa questa malattia fa parte della famiglia delle Orthomixoviridae (nella foto) ed è un virus ad RNA-. Per capire meglio, rileggete l'articolo intitolato "Cos'è un virus'?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/cose-un-virus.html.
Come spesso accade, quando ci sono delle epidemie o pandemie, c'è chi parla di "complotti" fatti da chissà quale potere occulto che mette in giro dei microrganismi.
Capisco che a certe persone piacciano le storie di complotti, i romanzi polizieschi e quant'altro ma dire che le epidemie siano frutto di complotti mi sembra davvero esagerato.
Infatti, la storia è sempre stata costellata di epidemie e pandemie.
Prendiamo, ad esempio, la caduta dell'Impero romano che avvenne nel 476 AD.
Di ciò scrissi nell'articolo intitolato "La fine dell'Impero romano d'Occidente", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/la-fine-dellimpero-romano-doccidente.html.
Oltre le cause politiche, a fare cadere l'Impero romano d'Occidente furono anche le malattie, come il vaiolo, la lebbra e la peste.
Infatti, espandendosi, l'impero venne a contatto con altri popoli e con malattie che i Romani non conoscevano e che in Italia non ebbero mai visto.
Essi non svilupparono le giuste difese immunitarie e né le contromisure atte ad affrontare le epidemie.
Scrissi anche un altro articolo che fu intitolato "Storia e malattie", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/12/storia-e-malattie.html.
Una cosa analoga avvenne nel XVI secolo, quando gli Europei sbarcarono nelle Americhe.
Gli indigeni non furono sterminati tanto dalle armi quanto dalle malattie.
Gli Europei, infatti, portarono con sé delle malattie che gli indigeni non conoscevano.
Questi ultimi non svilpparono le difese immunitarie contro di esse.
Quindi, anche il comune raffreddore, che è causato dal Rhinovirus, causava delle stragi di indigeni.
Inoltre, bisogna tenere conto di un'altra cosa.
I microrganismi, protisti, batteri e virus hanno un genoma.
Il genoma è un qualcosa che può ricombinarsi o mutare.
Faccio un esempio "a prova di stupido".
Parlo del virus dell'influenza.
Un virus infetta il mio corpo e causa l'influenza, da cui guarisco.
Durante la mia malattia, io contagio delle persone.
Ora, non è detto che il virus che infettato la persona contagiata da me sia lo stesso virus che ha infettato il sottoscritto.
Entrando nel mio corpo, il virus può ricombinarsi geneticamente ed uscire con caratteristiche diverse da quelle originali. Quindi può avere antigeni diversi ed il sistema immunitario della persona che infetterà potrebbe non avere le difese preparate ad affrontarlo.
Faccio un altro esempio, sempre "a prova di stupido".
La scarlattina è causata da uno strepetococco, un batterio di forma sferica, Gram+ e che con i suoi simili si dispone a catenelle.
Ora, questo strepetococco non farebbe nulla se non venisse infettato da un virus batteriofago che nel altera il genoma e che lo rende virulento.
Anche un uso sbagliato delle medicine da parte dell'uomo può essere pericoloso.
Prendiamo ad esempio la Shigella, un bacillo facente parte della famiglia delle Enterobatteriacee, Gram-, generalmente, catalasi positiva, ossidasi negativa, fermentante gli zuccheri con produzione di acidi e non di di gas e non fermentante il lattosio.
Ora, questo batterio causa delle dissenterie ma vi sono degli antibiotici che possono contrastarlo.
Purtroppo, nel 1952, furono isolati dei ceppi che si dimostrarono resistenti agli antibiotici.
Questo avvenne perché vi fu una mutazione del genoma.
Del resto, si stanno facendo degli studi, proprio sulle mutazioni dei batteri.
Ad esempio, suscitano molto interesse lo storie intorno alle mummie di Palermo.
Ne parlai nell'articolo intitolato "Mummie di Palermo, un patrimonio di scienza e di cultura", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/mummie-di-palermo-un-patrimonio-di.html.
Di ciò parlò l'antropologo Dario Piombino nella trasmissione "Mistero", trasmissione che va in onda su "Italia 1".
Potete vedere il video, seguendo il link http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/210194/il-mistero-delle-mummie.html.
Quindi, parlare di complotti allorché vi sia un'epidemia mi sembra fuori luogo e pericoloso.
Basti pensare a quello che successe nel XIV secolo, con la "Peste nera".
Scrissi di ciò nell'articolo intitolato "La peste nera, una tragedia che fece finire un'era", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/la-peste-nera-una-tragedia-che-fece.html.
Durante quel periodo, la gente perse ogni riferimento con la realtà e iniziò a cercare un capro espiatorio.
Gli ebrei furono il capro espiatorio ed iniziarono a comparire dei "predicatori" , i "flagellanti".
I "flagellanti", spesso e volentieri, sfuggivano anche al controllo della Chiesa e ad essa disobbedivano.
Con le loro predicazioni deliranti, i "flagellanti" aizzavano la gente disperata contro gli ebrei.
Tanti innocenti morirono!
Per questo, può essere pericoloso parlare di "complotti". Infatti, certe teorie possono spingere certe menti malate a cercare i capri espiatori (che possono essere individati negli gli ebrei, in un deteminato governo, in un determinato Paese, perfino in noi cristiani o in quant'altro) contro cui aizzare la gente.
Certo, oggi ci sono le biotecnologie e se queste dovessero finire in mani sbagliate potrebbero essere pericolose.
Però, parlare di "complotti" ad ogni epidemia influenzale è pura fantascienza ed è fuori dalla realtà e che, al massimo, può andare bene per scrivere un romanzo.
Bisogna credere alla scienza, che è un dono di Dio, e non alla fantascienza.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".