Cari amici ed amiche.
Il 02 febbraio del 1626, Carlo Stuart, Principe di Galles, venne incoronato re nell'Abbazia di Westminster e divenne re con il nome di Carlo I.
Di lui, ho detto molto. Ne ho parlato anche nell'articolo intitolato "In memory of King Charles I", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/in-memory-of-king-charles-i.html, articolo con cui ho commemorato il suo martirio.
Proprio in virtù di ciò, vorrei lanciare una mia proposta e spero che chi di dovere la recepisca.
Propongo l'apertura di un processo formale di canonizzazione di questo personaggio nell'ambito della Chiesa cattolico-romana.
Perché canonizzare re Carlo I?
Già Santo della Chiesa anglicana (che lo festeggia il 30 gennaio), questo sovrano d'Inghilterra fu martirizzato anche per la sua vicinanza al cattolicesimo.
Già quando era principe ereditario (forse perché influenzato dalla madre, la regina Anna, una danese convertita al cattolicesimo) Carlo ebbe una certa propensione verso la fede cattolica.
Questa sua propensione si notò quando suo padre, re Giacomo I , lo mandò in Spagna, per trattare il matrimonio con l'Infanta Maria Anna.
Fu accompagnato dal favorito del padre, George Villiers, I duca di Buckingham.
Carlo mostrò rispetto per la religione cattolica. Entrava nelle chiese, si genufletteva e pregava.
Quando una processione eucaristica passava davanti alle sue finestre, egli si affacciava.
Inoltre, amava tenere discorsi di materia religiosa e confrontarsi, al punto che il duca di Buckingham si allarmò e riferì tutto a re Giacomo I che impedì al figlio di fare altri discorsi di questo tipo.
Il matrimonio con l'Infanta non si fece ma Carlo sposò ugualmente una cattolica, la principessa francese Enrichetta Maria di Borbone. Ella era una cattolica molto zelante.
Nonostante avesse fatto mandare via tutta la sua servitù francese, Carlo concesse alla moglie di mantenere il cappellano cattolico e, quindi, il diritto di avere la Messa.
Nel 1638, la regina fece tenere una Messa di Requiem per il gesuita Richard Blount nella sua cappella a Corte.
Egli incominciò a fare una politica religiosa che, di fatto, riavvicinò la Chiesa anglicana alle tradzioni cattoliche.
Reintrodusse pratiche cattoliche nell'anglicanesimo.
Ciò, spiacque al Parlamento che il 04 gennaio 1642 tentò di fare arrestare la moglie che si prodigò per fare delle alleanze a sostegno di Carlo con i Paesi cattolici e con Papa Urbano VIII.
Da qui scoppiò la Guerra Civile che finì tragicamente con la vittoria dei Puritani di Oliver Cromwell e la condanna a morte del re, che venne resa esecutiva il 30 gennaio 1649. L'esecuzione è riprodotta da questo filmato preso da Youtube.
Durante la Guerra Civile, la Corte protesse molti sacerdoti cattolici.
Per questo, io credo che sia opportuno aprire un formale processo di canonizzazione di re Carlo I.
Tra l'altro, bisogna tenere conto del fatto che re Carlo abbia una particolare da parte di quei settori tradizionalisti della Chiesa anglicana, quei settori che oggi vedono l'"esodo" di intere parrocchie anglicane verso il cattolicesimo, in funzione del nuovo ordinariato creato con la Constitutio Apostolica "Anglicanorum Coetibus", di cui parlai nell'articolo "Anglicanorum coetibus, una sfida", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/anglicanorum-coetibus-una-sfida.html.
Inoltre, va ricordato che gli anglicani canonizzarono anche i nostri Santi come San Tommaso Moro e San Giovanni Fisher, che vennero martirizzati da re Enrico VIII nel 1535, per non avere accettato la scisma.
Se gli anglicani fecero così con questi nostri Santi, io credo che, a maggiore ragione, noi cattolici dobbiamo canonizzare re Carlo I.
Tra l'altro, vale un passo del Vangelo secondo Marco, in cui Gesù dice:
"Chi non è contro di noi è per noi". Questo passo si trova nel capitolo 9, versetto 40.
Di sicuro, re Carlo I non fu contro di noi.
Cordiali saluti.
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