Cari amici ed amiche.
Questa è la V domenica del Tempo Ordinario ed è la Giornata dedicata alla vita.
Nelle nostre chiese, durante le Sante Messe, vengono letti i brano del Libro di Isaia (capitolo 58, versetti 7-10), del Salmo 111, della I Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (capitolo 2, versetti 1-5) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 13-16).
Voglio soffermarmi, in particolare, sul brano del Vangelo che dice:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il suo sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti angli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.".
Questo brano riassume sia quello del Libro di Isaia, sia il Salmo e sia quello della I Lettera di San Paolo ai Corinzi.
Cosa significa "essere luce del mondo"?
Essere "luce del mondo" significa, ad esempio, essere amici a prescindere dalla condizione della persona a cui si è legati.
Per farvi capire meglio, vi cito qualcosa di concreto.
Nella mia zona, c'era una signore che era benestante ed era conosciuto.
Aveva molti amici e lui faceva cene e quant'altro.
Poi, quest persona cadde in disgrazia e tutti i suoi amici, a pagava cene e quant'altro, lo abbandonarono.
Questi suoi "amici",in realtà, non furono la "luce nel mondo".
Vale il detto, che recita così:
"Il vero amico si vede nel momento del bisogno.".
E' molto facile essere amici di una persona facoltosa e che sta bene.
E' difficile, invece, essere amici della stessa persona quando cade questa cade in disgrazia. Allora sì che si vedrà quali sono coloro che saranno veramente amici. Questi ultimi sono la "luce del mondo".
Per questo, vale di più una visita ad una persona che soffre e che è in difficoltà.
A chi i nonni al ricovero, ad esempio, di dico che farebbe ad andarli a visitare.
Lo stesso si può dire a chi ha parenti malati e quant'altro.
Dica loro una parola buona.
Anche questo, significa "essere luce del mondo".
Essere "luce del mondo" significa anche condannare le ingiustizie ed il Male stesso.
Ad esempio, vi segnalo una notizia che è comparsa sul sito di "Tgcom".
Il link è http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo502303.shtml.
In questo articolo si parla di presunte Messe nere che avvennero nel 1963 nella Cappella Paolina in Vaticano.
Se ciò dovesse essere vero sarebbe molto grave!
Condannare il Male non significa solo condannare fatti eclatanti (come quello succitato, anche se non vi sono prove che esso fosse avvenuto) ma anche condannare cose che accadono tutti i giorni, anche gli atteggiamenti di moralismo.
Infatti, spesso chi è moralista è depositario di immoralità.
Essere "luce del mondo" significa anche difendere la vita e la dignità umana, dal concepimento fino alla morte.
Quindi, l'eutanasia non è un diritto o un modo per "dare la morte dignitosa" ad un malato terminale ma un modo egoistico di chi sta intorno ad egli che lo vede come un peso per sé e per la società.
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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sabato 5 febbraio 2011
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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