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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 4 novembre 2010

UNITA' D'ITALIA

Cari amici ed amiche.

Oggi è il 04 novembre e vi sono le celebrazioni dell'Unità d'Italia e delle forze armate.
Esprimo un mio commento a riguardo.
Quando il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini dice una verità, quando afferma che le genti italiche sono sempre esistitite.
Dalle Alpi a Lampedusa, l'Italia è popolata da genti discendenti dagli antichi Romani.
Esse hanno caratteristiche comuni. Sono in maggioranza cattolici, parlano lingue dell'area italo-romanza, tra le quali prevale l'italiano.
Queste popolazioni non si trovano solo sul territorio dell'attuale Stato italiano ma anche in terre al di fuori, come l'Istria slovena e croata, le città della costa del Montenegro, il Canton Ticino e parte del Grigioni (in Svizzera) e la Corsica.
Però, è veritiero anche quanto detto da partiti come la Lega Nord o Forza del Sud (il nuovo partito dell'onorevole Gianfranco Micciché) che affermano che le genti d'Italia sono diverse tra loro.
Queste genti italiche furono divise per quasi tredici secoli o anche di più, se contiamo anche le annessioni di Trento e Trieste.
La divisione incominciò nel 568 AD, quando i Longobardi di Alboino si stanziarono nell'Italia, che era possedimento bizantino.
Da lì, fino al 1919, anno in cui si completò l'unificazione del nostro Paese, con l'acquisizione del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia , l'Italia fu divisa in vari Stati e sotto varie dominazioni.
Durante quel lungo periodo di divisioni le genti italiche assorbirono in parte le culture dei dominatori che nei secoli si avvicendarono nelle diverse zone.
Così si differenziarono tra loro.
Poi, nel XIX secolo ci furono la "Spedizione dei Mille" (1860) e l'unificazione del Paese sotto la corona dei Savoia, processo molto discusso che si completò con la presa del Veneto (1869), la presa di Roma (1870) e l'annessione di Trento e Trieste (1919).
Questo processo è ancora oggi molto controverso.
Nel parlai nell'articolo, intitolato "Vittorio Emanuele II non poteva essere re d'Italia", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/vittorio-emanuele-ii-non-poteva-essere.html.
Infatti, esso non fu un vero e proprio processo di unificazione ma un'annessione operata da un regno (quello di Sardegna) ai danni degli altri Stati italiani e fu un processo operato contro la Chiesa cattolica.
Inoltre, le decisioni del nuovo governo sabaudo (come la Tassa sul macinato) non aiutarono a migliorare la situazione.
Da qui, nacque una certa ostilità verso l'Italia unita, un'ostilità che si concretò con movimenti armati, come il brigantaggio (di origine popolare) e la mafia (di origine nobiliare).
Il fascismo centralizzò tutto e puntò a distruggere le varie identità territoriali, in nome della "romanità". Questo fu un grosso errore e fu antistorico.
Quindi, l'Italia di oggi è figlia di tutto questo.
Io penso che il valore dell'Unità d'Italia possa essere salvaguardato con il federalismo.
Non tenere conto delle distinzioni, ad esempio, tra un lombardo ed un siciliano, tra un piemontese ed un sardo o tra un veneto ed un calabrese.
Quando, ad esempio, il presidente Gianfranco Fini dice che la Padania non esiste commette un grosso errore.
Come Stato preunitario, la Padania non è mai esistita!
Però, come regione naturale, la Padania esiste!
La Lega Nord usa questo tema della Padania per fare capire che tra le "genti italiche" vi sono delle antiche differenze dovute a tutti quei secoli di divisione.
Non tenere conto di ciò, è solo una visione frutto della miopia.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.