Cari amici ed amiche.
Vorrei riprendere un discorso che avevo iniziato con un mio articolo intitolato "Dalla peste nera ad Amanda Knox, l'Italia divisa", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/dalla-peste-nera-ad-amanda-knox-litalia.html".
Infatti, vorrei tornare al tema di questa nostra società.
Quando parlo di federalismo, vengo accusato di volere dividere l'Italia.
A queste persone che mi muovono questa accusa, rispondo con un sorriso, dicendo che questa "unità" che tanto difendono, altro non è che una "divisione mascherata".
Anzi, di fatto, oggi l'Italia è più divisa di quella dell'anno 1000, che è raffigurata nella foto qui sopra.
Infatti, oggi la divisione è nella mentalità tra le persone ed è molto più perniciosa.
Io, ad esempio, vengo chiamato "prete" o vengo paragonato a Torquemada perché sono cattolico, "appecoronato" perché sono del Popolo della Libertà, vengo definito "distruttore dell'Italia", perché sono favorevole al federalismo o "servo dei potenti" perché sono dalla parte di Israele e degli USA.
Ovviamente, a paragonarmi a Torquemada sono gli anticattolici, a chiamarmi "appecoronato" sono gli antiberlusconiani, a chiamarmi "distruttore dell'Italia" sono gli antifederalisti e "servo dei potenti" dagli antiamericani, dagli anti-israeliani e dagli antisemiti.
Io stesso posso dire altro, sempre in base alla mia esperienza.
Ad esempio, io sono attualmente in cerca di lavoro.
Quelli che contestano il sistema, spesso mi dicono frasi come "Come fai tu a credere ancora a questo sistema?" o "Se fossi una persona normale ti uniresti a noi e manderesti al diavolo Berlusconi, tutti i tuoi amici berlusconiani (che sono dei falsi amici e che ti prendono in giro e prendono in giro loro stessi) e ti incavoleresti contro tutto e contro tutti" o "Certo che sei un tipo strano. Non lavori, il tuo Berlusconi non ti dà il lavoro ma non ti arrabbi!" o "Che idiota! Tu credi ancora alla favole! Magari, i berlusconiani non ti vogliono nemmeno con loro!" o "Lascia perdere! Gli altri sono delle vecchie volpi e se poi ti attaccano tu resterai da solo!" oppure "Pensa solo al tuo interesse e smettila di fare politica! Qui in Italia, funziona così! Ognuno fa il suo interesse!" .
In pratica, la realtà italiana è una realtà gruppettara e chi non fa parte di certi "gruppetti" viene visto come un "marziano" o una persona da annientare.
Chi crede che queste divisioni siano solo un "fatto privato" non ha una reale conoscenza della mentalità italiana.
In realtà, queste divisioni sono presenti anche nella vita pubblica.
Pensiamo, per esempio, proprio al federalismo.
Gli antifederalisti dicono che il federalismo è contro l'unità d'Italia.
A loro, rispondo dicendo che l'Italia è divisa proprio con questo sistema.
Infatti, c'è un pezzo d'Italia che lavora ed un altro che trae i frutti da una politica assistenziale che oggi è insostenibile.
Guarda caso, quelli che oggi non vogliono il federalismo non vogliono fare altro che mantenere lo status quo, ossia l'idea di assistenzialismo che sta erodendo risorse all'Italia.
Inoltre, vi sono le cinque Regioni a Statuto speciale godono di una situazione privilegiata per quanto riguarda il fisco e non solo.
Non sono divisioni anche queste?
E poi, pensiamo al fenomeno del "NIMBY" che impedisce di fare le infrastrutture perché non appena arrivano le riuspe si forma un comitato che impedisce lo svolgimento dei lavori.
E si possono fare tanti altri esempi come le varie "corporazioni" che, guarda caso, rifiutano ogni tentativo di riforma che possa danneggiarne il privilegio.
L'Italia è un Paese diviso per questo e non perché c'è chi vorrebbe fare il federalismo, che, al contrario responsabilizzerebbe tutti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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