Cari amici ed amiche.
E' proprio vero che gli Inglesi hanno una grande tradizione giuridica.
Adesso vi racconto una storia.
Siamo a Runnymede nel 1215 e, dopo la sconfitta di Bouvines, il re d'Inghilterra Giovanni Senzaterra, dovette firmare un importante documento.
Questo documento fu la Magna Charta Libertatum, la "Grande Carta delle Libertà", la prima costituzione moderna, di cui una copia (raffigurata qui sopra) si trova nella cattedrale di Salisbury.
Questo documento fu un esempio di costituzione moderna ed opera di "laicità positiva".
Questa carta aboliva i demani regi nelle foreste, vietava al sovrano di imporre nuove tasse senza il consenso del "Commune Consilium regni" (ossia il "Consiglio comune del regno", formato da arcivescovi, abati e nobili con un preavviso di almeno quaranta giorni), dava la garanzia ad ogni uomo libero di essere condannato dopo un equo processo, Istituiva una commissione di venticinque baroni che doveva fare guerra al re, questi avesse infranto i suoi impegni e garantiva la libertà e l'integrità della Chiesa.
Nella Magna Charta Libertatum vi erano il diritto romano, quello canonico e la "legge del Paese".
Il "Commune Consilium regni" divenne il Parlamento.
Ad esempio, la carta permetteva ai mercanti di ogni Paese (eccetto quelli in guerra con l'Inghilterra) di fare mercato sul suolo inglese.
Questo smentisce chi dice che il capitalismo è contro il cattolicesimo.
Inoltre, come ho già detto, essa fu un esempio di laicità positiva.
Essa, infatti, non è una legge teocratica e non dipendeva dalla gerarchia ecclesiastica ma garantiva alla Chiesa ogni libertà.
Quand'è che questo meccanismo andò in crisi?
Il problema per questo meccanismo ci fu con la "Guerra delle Due Rose" (1455-1485) e con lo Scisma anglicano (1534) che stravolsero il panorama politico-religioso.
Infatti, la prima decimò le famiglie nobili ed il secondo assoggettò il potere religioso a quello politico.
Questo portò allo scontro con il Parlamento e al martirio di re Carlo I Stuart (1649) e alla dittatura di Cromwell (1649-1658).
Ne parlai nell'articolo intitolato "Cromwell? Il progenitore di Lenin! Re Carlo I? Un santo!".
Con il ripristino della monarchia (166o) e con la "Gloriosa Rivoluzione" (1688) si andò verso la monarchia parlamentare che noi conosciamo.
La Magna Charta Libertatum fu la base di tutta la tradizione parlamentare inglese.
Infatti, da quella carta provennero l'Habeas Corpus Act del 1679 ed il Bill of Rights del 1689.
A prescindere da tutto l'iter storico (che può essere discusso, specie per quello che concerne re Carlo I) possiamo dire che la Magna Charta Libertatum fu il punto di riferimento di tutta la legge e di tutta la legge di una moderna democrazia.
Anche a noi italiani, sarebbe servito un provvedimento simile.
A differenza dei nostri amici inglesi, noi italiani subimmo dei processi forzosi.
Ad esempio, nel 1861 il nostro Paese si unì sotto le insegne piemontesi.
Il processo fu molto discutibile perché furono mosse delle vere e proprie guerre di annessione da parte di uno Stato italiano, il Regno di Sardegna, ai danni degli altri Stati come il Regno di Napoli o lo Stato Pontificio, che erano Stati sovrani.
Ne parlai nell'articolo intitolato "Vittorio Emanuele II non poteva essere re d'Italia!".
Inoltre, il processo di unificazione fu fatto contro la Chiesa.
Basti pensare alla statua di Giordano Bruno che fu eretta a Roma, in piazza Campo de' Fiori, dallo scultore massone Ettore Ferrari.
Stando ai progetti iniziale, quella statua avrebbe dovuto avere il dito puntato verso il Vaticano.
Si instaurò un clima di odio contro la Chiesa. Durante il suo soggiorno a Roma, per via dei suoi studi religiosi, Padre Massimiliano Kolbe si trovò a dovere assistere ad una processione anticlericale e massonica, con cui venne festeggiato proprio Giordano Bruno. Su questa processione venne issato un làbaro nero che aveva raffigurato Lucifero che schiacciava San Michele. In Piazza San Pietro i manifestanti distribuirono volantini con scritto "Satana deve regnare in Vaticano ed il Papa dovrà fargli da servo".
Leggete quanto scritto nel link http://users.libero.it/luigi.scrosoppi/santi/kolbe.htm.
Se quando fu fatta l'Italia, qualcuno avesse avuto la stessa illuminazione di coloro che fecero la Magna Charta Libertatum, queste cose non sarebbero successe.
Magari, si sarebbe potuta fare una "Magna Charta" per tutti gli Stati italiani che si sarebbero potuti unire senza le guerre di annessione e con l'assenso del Santo Padre.
Tra l'altro, anche il Papa, tramite il suo legato, pose il sigillo sulla Magna Charta Libertatum in Inghilterra.
Quegli uomini medioevali inglesi furono senza dubbio migliori di quelli che secoli dopo fecero il nostro Paese.
Riflettete!
Cordiali saluti.
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