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martedì 9 novembre 2010

AKHENATON, IL FARAONE MONOTEISTA

Cari amici ed amiche.

Vi voglio parlare di un argomento già toccato in precedenza, nell'articolo intitolato "Qumran", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/qumran.html.
In quell'occasione parlai di un faraone egizio molto particolare, Akhenaton.
Figlio Amenothep III e di sua moglie (la Gran Sposa Reale) Tyi, fu un faraone della XVIII dinastia, che regnò in Egitto dal 1543 BC al 1290 BC.
Egli sposò Nefertiti e la fece sua "Gran Sposa Reale" e Kyia, la "Favorita" e possibile madre del ben più noto farone Tutankhamon.
Salito al potere, Akhenaton, iniziò a manifestare una visione che ben presto scovolse l'Egitto.
Egli iniziò a professare un culto religioso monoteista, il culto di Aton.
Questo Dio era rappresentato dal Sole che nei vari bassorilievi è ritratto con raggi che terminano con delle mani.
Questo culto sostituì quello tradizionale di Amon che era politeista e contemplava divinità come Osiride, Iside, Api, Anubis, Amon (o Ra) ed altri.
Con la moglie Nerfertiti, abbandonò Tebe e fondò una nuova capitale, Amarna. Questo culto non venne visto di buon occhio dai sacerdoti della religione tradizionale ed iniziarono ad osteggiare la politica del faraone.In questa nuova religione vi erano della regole che furono vicine a quelle della tradizione giudaico-cristiana:

  1. Era consentito prestare culto ad un solo Dio.
  2. Tutti gli idoli dovevano essere messi al bando.
  3. Vennero aboliti i rituali tradizionali di morte, tra cui il "Libro dei Morti".
  4. Non vi doveva essere nessun sacrificio di animali.
  5. Il culto doveva essere universale.
  6. Le sepolture dovevano essere fatte senza beni materiali.
  7. Doveva essere estirpata la magia.
  8. Doveva essere estirpata la poligamia e si doveva praticare la monogamia, cosa che lui stesso fece.
  9. Le rendite date agli dei egizi dovevano essere devolute al tesoro dell'unico Dio.

Questo fece infuriare i sacerdoti del culto politeista e questa rabbia, unita agli insuccessi in politica estera, lo portarono alla fine del suo regno e la sua scomparsa fu un mistero. Pare che vi fosse stata una congiura che l'avesse eliminato. Terminò così, dopo diciassette anni, il regno di Akhenaton che subì una "damnatio memoriae". Il suo posto fu preso di Smenkhara, figlio o fratello di Akhenaton, anche se pare che dietro di lui vi fosse stata Nefertiti, che stava preparando il trono a Tutankhamon, il cui nome originale pare fosse stato Tutankaton. Il suo nome venne cambiato perché si tornò al culto politeista, quella del dio Amon. Ora, viene spontanea una domanda. Akhenaton potrebbe essere stato influenzato dalla visione giudaica? Bisogna tenere conto, infatti, che proprio sotto la XVIII dinastia, gli Ebrei furono in Egitto, come schiavi. In qualche modo, Akhenaton potrebbe essere stato influenzato dal monoteismo giudaico. Addirittura, potrebbe essere stato un cripto-giudeo, ossia una persona che professava in segreto il Giudaismo, sotto un' immagine pubblica di un'altra religione. Di conseguenza, il culto di Aton sarebbe stato un escamotage per crearsi una fede più vicina a quella realmente professata e che nello stesso tempo potesse nasconderla. In effetti, il fatto che fosse in qualche modo legato a Qumran, potrebbe essere un indizio. Sono solo ipotesi ma sarebbe davvero clamoroso, se tutto ciò fosse confermato. Di certo, è che il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe è il Dio di tutti. Forse, la vicenda di Akhenaton potrebbe farci capire questo concetto che fu ribadito da Gesù Cristo. Sono proprio vere le parole di Papa Pio XI che, condannando l'antisemitismo, disse che spiritualmente siamo tutti giudei. Un sovrano dell'antico Egitto l'aveva capito.

Cordiali saluti.





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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.