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martedì 16 novembre 2010

DOVE AVVENNE L'INCONTRO TRA ATTILA E PAPA LEONE MAGNO?



Cari amici ed amiche.

Vi voglio parlare di una storia misteriosa.
Dove avvenne l'incontro tra Attila, il re degli Unni, e Papa Leone Magno?
Dopo essere stati sconfitti dal generale Flavio Ezio e da un esercito romano integrato da truppe visigote, franche, alamanne e di altre tribù barbare, nella battaglia dei Campi Catalaunici del 451, gli Unni si diressero verso l'Italia. Attila, infatti, rivendicò la mano di Onoria, la sorella dell'imperatore che gli fu promessa in matrimonio.
Nel 452 puntarono su Trieste ma si fermarono ad Aquileia, città importante per il commercio e sede di un importante Patriarcato.
Cinsero d'assedio la città e la attaccarono ma fu inutile.
Proprio quando stettero per andarsene, Attila vide una cicogna abbandonare una torre delle mura della città con il suo piccolo.
Egli (che fu molto superstizioso) intese ciò come un segnale positivo.
Ebbe ragione!
Infatti, una parte delle mura crollò e Attila poté entrare nella città che venne rasa al suolo.
Da Aquileia si diressero poi a Padova.
La città venne saccheggiata e gli abitanti fuggirono verso est, in una zona lagunare sul Mare Adriatico.
Così venne fondata Venezia!
Da Padova, Attila si mosse a Milano.
La città cadde senza resistere (gli abitanti aprirono le porte agli Unni) e Attila si stabilì nel Palazzo reale.
Infatti, Milano fu capitale del'Impero romano d'Occidente.
Il palazzo aveva un dipinto con raffigurati i Cesari che schiacciavano gli Sciti.
Lui lo face modificare, facendo raffigurare gli stessi Cesari che chiedevano pietà e che vuotavano le borse d'oro davanti al suo trono.
L'imperatore Valentiniano III partì da Ravenna e andò a Roma.
Poi, Attila ripartì verso sud ed incontrò un'ambasciata costituita dal console Avienno, il prefetto Trigezio e Papa Leone I, detto "Magno".
Qui vi è il mistero.
Secondo le cronache, l'incontro avvenne sulle sponde del fiume Mincio.
Qual è il punto esatto?
Secondo una tradizione orale, l'incontro avvenne a Salionze, in provincia di Verona.
Questa tradizione fu avallata dal fatto che la strada che conduceva Verona a Milano passasse proprio sul Mincio, proprio a Salionze.
Questa teoria fu sostenuta dal professor Giorgio Vandelli.
Vi è però un'altra teoria che dice che il re unno ed il Papa non si fossero incontrati a Salionze ma nella zona di Roncoferraro, in provincia di Mantova, precisamente a Governolo.
Questa zona, che conosco molto bene, è prossima alla confluenza tra Mincio e Po.
Questa zona si chiamava "Agro Venetum Ambulejo".
Essa fu una zona di collegamento tra l'Europa ed il Mediterraneo.
Inoltre, secondo una tradizione esoterica, le confluenze tra fiumi sono punti di particolare energia.
Forse, il grande Papa potrebbe avere tenuto conto della superstiziosità di Attila.
Tra l'altro, il vicariato in cui si trova Roncoferraro è dedicato proprio a San Leone Magno.
Decisivi in questo senso, furono necessari anche gli studi di Gabriele Bertazzolo nel 1614.
Bertazzolo fece costruire una chiesetta dedicata a San Leone Magno.
Di questa chiesetta non resta nulla, a causa di un'alluvione che la distrusse.
Vi è, però, un'altra teoria che dice che Attila ed il Papa si fossero incontrati in un altro luogo.
Sempre nel Mantovano, nel Comune di Curtatone, vi è una località chiamata Ponteventuno.
Nella locale chiesa, a ricordo di ciò è stato fatto un affresco che raffigura Attila ed il Papa.
Gli abitanti di Ponteventuno ne sono convinti perché si riteneva che in passato il Mincio avesse avuto un corso diverso rispetto a quello attuale.
Effettivamente, molti fiumi diversi rispetto a quelli di oggi.
Bisogna tenere conto anche del fatto che, con la decadenza dell'Impero romano d'Occidente, non vi fosse più stata la manutenzione delle varie opere di bonifica.
Comunque, a prescindere dal luogo in cui avvenne, l'incontro tra Attila ed il Papa ebbe il suo effetto.
Attila si ritirò e non distrusse Roma e né rivendicò la mano di Onoria.
Pare che egli fosse rimasto colpito dal coraggio del Papa ed ebbe la visione di un uomo anziano (forse San Pietro) che dietro il Pontefice si agitava e minacciava lo stesso re Unno.
La leggenda più accreditata dice che Attila i fosse fermato quando il Papa gli mostrò il crocifisso.
A prescindere da tutto, essere santi vuole dire anche questo.
Un santo mette a repentaglio anche sé stesso per salvare gli altri.
Gesù nostro Signore insegnò questo e Papa Leone I eseguì.
Per questo, egli è santo.
Cordiali saluti.







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