Com'era prevedibile, le elezioni di Mid term che si sono tenute negli USA hanno decretato la crescita del Partito Repubblicano.
Alla Camera, questo partito ha strappato ben 55 seggi ai democratici, prendendosi la maggioranza.
Al Senato, i democratici reggono ma l'"Elefante" guadagna ben 5 seggi.
E' stata, quindi, una vittoria repubblicana che ha decretato l'insuccesso politico di Barack Hussein Obama.
Infatti, pur non avendo conseguenze sulla sua presidenza, il voto è stato anche un referendum sul suo operato.
Ne parlai già nell'articolo intitolato "Elezioni di Medio termine, una possibile rivincita repubblicana" , http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/usa-elezioni-di-medio-termine-una.html.
Pensiamo, ad esempio, alla riforma della sanità, "cavallo di battaglia" di Obama.
Come ho già detto, essa farà sentire i suoi benefici solo dal 2014.
Ma fino ad allora, ci sarà il rischio di un aumento della spesa pubblica, cosa che in questo momento di crisi non è conveniente.
In momenti simili si deve ridurre la spesa pubblica.
Inoltre, Obama si è alienato le simpatie di pezzi importanti della società USA, come ad esempio i cattolici.
E' vero che il vice-presidente Joseph Biden è cattolico ma è anche vero che certi provvedimenti dell'Amministrazione americana hanno creato frizioni con la Chiesa e con lo stesso mondo cattolico. Uno di questi provvedimenti presi da Obama è, ad esempio, quello che prevede lo sblocco delle ricerche sulle cellule staminali embrionali, annullando quanto fatto dal suo predecessore George Walter Bush.
Inoltre, Obama ha creato una "spaccatura tra le coscienze", approvando la decisione di fare costruire la moschea a Ground Zero.
Fare costruire una moschea a Ground Zero significa "consacrare" quel luogo anche ai terroristi che in quell'11 settembre 2001 distrussero le Torri Gemelle e fecero morire migliaia di innocenti e che i fondamentalisti islamici vedono come "martiri".
Quindi, questi ultimi vedono la realizzazione di una moschea a Ground Zero come la consacrazione di quel luogo ai terroristi.
Una parte degli Americani è ben conscia di ciò e da qui è nata la divisione.
Obama ha fatto degli errori e ne sta pagando le conseguenze.
Da qui, noi dobbiamo trarre una lezione.
In America, un governo continua a governare anche se in Parlamento non ha una maggioranza.
Qui in Italia, un governo cade se perde la maggioranza in Parlamento.
Ora, Obama avrà certamente maggiori problemi ma il suo governo può continuare ad operare.
Perché non instaurare il presidenzialismo all'americana anche qui in Italia?
Da anni, io ne sono un sostenitore e ritengo che il presidenzialismo all'americana sia la soluzione migliore.
Il presidente della Repubblica verrebbe eletto dal popolo ed avrebbe in mano il governo che può governare a prescindere dalla maggioranza in Parlamento.
Darebbe una maggiore governabilità, che oggi non c'è.
Rifletteteci!
Cordiali saluti.
Bravo come sempre Antonio,sei un grande. Molti dovrebbero chiudere la bocca e aprire le orecchie e imparare qualcosa,anziche' andare in giro a '' molestare'' chi da informazione!
RispondiEliminaMiriam
Grazie!
RispondiEliminaA dire il vero i numeri sono ancora più rosei: 60 seggi alla Camera e 7 al Senato, e al momento in cui scrivo, i conteggi non sono ancora terminati. A me personalmente, il modello americano piace un sacco, perché il popolo ha molta voce in capitolo.
RispondiEliminaAvevo scritto l'articolo quando i risultati erano ancora parziali!
RispondiEliminaQuelli che mi hai dato tu sono definitivi e sono ancora più rosei.
Sono raggiante per questa vittoria!
Grazie, Francesca!
Io pure!
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