Cari amici ed amiche.
Oggi ricorre il 140° anniversario della "Presa di Porta Pia" e Roma festeggia il suo ruolo di capitale d'Italia.
Ho sentito i discorsi del sindaco Gianni Alemanno e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Campidoglio e vale la pena di commentarli.
Io penso che il processo che portò all'unità d'Italia fosse stato discutibile!
Si fece uno Stato contro la Chiesa e con una politica aggressiva.
Con questo, non voglio dire che l'unità del nostro Paese fu un errore ma, al contrario, fu una cosa positiva e dovuta.
Era ingiusto che un popolo fosse diviso.
Oggi, cosa si può dire?
Prima di tutto, non trovo giusto denigrare Roma.
Essa è una città con una storia immensa che parte dal 21 aprile 753 BC.
Fu capitale di una repubblica prima e poi di un impero.
In seguito, divenne il cuore della cristianità.
Conobbe ere di gloria (come l'era degli Antonini dal 96 AD al 180 AD e quella rinascimentale) e momenti bui (come ad esempio il V secolo AD).
Però, Roma è la "Città Eterna" per antonomasia.
Essa fu ed è centro politico ed è anche il cuore della cristianità cattolica.
San Pietro si stabilì a Roma nel 64 AD e diede origine alla Diocesi di Roma, che fa capo al Papa.
A Roma vi è anche la più antica comunità ebraica, una comunità che tanto fece e fa per questa città.
Roma è una città dai tanti volti ed oggi li mostra tutti.
Non merita di essere denigrata.
Oggi, Roma ha statuto di "Capitale d'Italia", statuto appena approvato dal Ministro della Semplificazione Roberto Calderoli.
Però, non sarà più la capitale dell'Italia centralista e sprecona (situazione che fece coniare il termine non bello di "Roma ladrona") ma sarà la capitale dell'Italia federale!
Anzi, sarà più capitale quando ci sarà il federalismo di quanto non lo è ora.
Adesso, permettetemi di dire un'opinione.
Anche se non ci sono mai andato, Roma è sempre stata una città che mi ha affascinato, per la sua arte, la sua storia di centro politico, la storia religiosa (sono cattolico) e per la sua bella gente, gente di cuore.
Se, a Dio piacendo, dovessi andare a Roma, visiterei volentieri il Colosseo, il Foro, la Domus Aurea, la Basilica di San Pietro, il Quirinale, la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, le Terme di Diocleziano, la Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Sinagoga, la Chiesa anglicana di All Saints (in via del Babbuino), quella di San Paolo Entro le Mura e molte altre cose!
Non vorrei perdermi nulla di quella città.
Ai romani vorrei dire che devono amare quella città che ha una storia importante è il punto di incontro di tutti noi italiani.
Forse, i romani non hanno bisogno di sentirsi dire ciò ma credo che sia giusto ricordarsi della storia della "Città Eterna".
Cordiali saluti.
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