Cari amici ed amiche.
Gli Stati Uniti d'America sono un grande Paese e, soprattutto, sono un Paese federale.
Il federalismo, infatti, è un grande valore ed oggi anche qui in Italia questo si sta capendo.
Gli USA sono un Paese molto composito poiché costituito da tante realtà diverse tra loro.
Ad esempio, un abitante del Texas è diverso da uno residente in California, in Kansas o in Florida.
Eppure, quando suona l'inno nazionale "The Star spangled Banner" tutti gli americani si mettono la mano sul cuore e quando ci sono le tragedie che colpiscono una parte del Paese, tutti i cittadini statunitensi si stringono intorno alla città (o alla realtà) locale colpita.
Eppure sono un Paese federale, in cui un abitante del Kentucky si sente prima di tutto parte del Kentucky e lo stesso vale per gli abitanti del Kansas e degli altri Stati.
Vi sono tante realtà che sono parte di una. Ecco cosa sono gli USA!
Molto probabilmente, se gli USA fossero centralisti come l'Italia, le cose per loro andrebbero peggio e gli americani non avrebbero questo amore di patria.
L'Italia è proprio la dimostrazione di ciò.
Infatti, il nostro Paese nacque con "un processo contro natura" che fu innescato da un'aggressione da parte di uno Stato (il Regno di Sardegna) verso gli altri.
Inoltre, il Paese che si formò nel 1861 fu il frutto di questa campagna di aggressione che ebbe in Giuseppe Garibaldi l'esponente peggiore.
Leggete il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/vittorio-emanuele-ii-non-poteva-essere.html.
Il Paese che nacque dopo il 1861 è figlio di quella campagna aggressiva operata dal Piemonte.
Inoltre, questo Paese venne gestito in modo centralizzato, in un modo che calpestava tutte le peculiarità culturali degli ex-Stati d'origine.
Oggi, noi paghiamo gli errori del 1861 e quelli successivi.
Non ci fu uno "Zollverein" come nella Germania 1834.
Ci fu un'aggressione operata dal Piemonte contro gli altri Stati Italiani.
Un processo "più naturale" di unificazione sarebbe stato un processo più graduale, con mediazioni tra i vari Stati e la Chiesa per trovare un compromesso che avrebbe portato ad uno "Zollverein italiano".
Oggi, il federalismo può sanare i mali storici dell'Italia e questo è stato quello che volevo fare capire al consigliere Zaniboni (di cui parlai nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/provincia-di-mantova-mosse-dei-civici-e.html), in quella discussione un po' tirata di mercoledì scorso.
Paradossalmente, il federalismo ci farebbe sentire tutti "più italiani".
Un altro pregio degli USA, è il valore che i suoi abitanti danno alle proprie radici religiose.
Gli USA sono un Paese laico ma questa laicità non è contro la religione.
Anche qui, noi italiani avremmo molto da imparare.
Qui da noi, la "laicità" è intesa come un rifiuto verso la religione.
Già dopo il 1861, ci furono episodi contro la Chiesa.
Il mio interlocutore di Facebook Andrea Casiere di Napoli, mi ha riferito di avere trovato nell'archivio di Stato di Napoli ben cinque decreti anticattolici.
Tra questi vanno citati l'espulsione dei gesuiti, l'incameramento dei loro beni, la nazionalizzazione delle mense episcopali, secolarizzazione di enti di beneficenza, chiusura di certe scuole cattoliche, carcere e multe per ecclesiastici che non accettavano il nuovo regime ed esilio.
Altro che la politica di "libera Chiesa in libero Stato" che fu promossa da Cavour.
Ancora oggi, c'è questa idea sbagliata di laicità.
Negli USA vi è il motto "In God We Trust". Compare sulle banconote (ed io che colleziono monete lo so) e, soprattutto, compare nei cuori degli americani.
Forse, saranno loro a doverci ricordare dele nostre radici.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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