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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 1 settembre 2010

ISRAELE E L'ANTISEMITISMO COMUNISTA








Cari amici ed amiche.




Vorrei partire da una riflessione fatta dagli amici Morris Sonnino e Vito Schepisi (http://vitoschepisi.blogspot.com/) per portare alla luce una situazione che può essere inquietante.
Sonnino, persona con cui è un onore piacere interloquire, scrisse su Facebook questa espressione:
"Immaginamo cosa succederebbe se un gruppo di israeliani fermasse un gruppo di palestinesi, li facesse scendere e li freddasse con un colpo alla nuca, tutti, compresa una donna incinta.
Cortei, manifestazioni, dibattiti, puntata speciale di "Anno Zero", preghiere nelle chiese, appelli degli intellettuali, raccolte di firme e profonde meditazioni filosofiche sul "male Israele". Povero Occidente".
Sonnino scrisse questa frase di Giovanni Bernardini per fare capire che, in certi ambienti occidentali, verso Israele e gli ebrei vi è ancora un clima ostile.
Come Sonnino, dico che l'analisi di Bernardini è eccellente.
Questa riflessione fu fatta in seguito a quanto successo a dei coloni israeliani che il 31 agosto scorso vennero uccisi con un vile attentato fatto dalle brigate Ezzedine al Qassam, legate direttamente ad Hamas.
Se ad essere attaccati fossero stati i palestinesi e ad attaccare fossero stati gli israeliani, di sicuro, qui da noi ci sarebbero state manifestazioni con bandiere israeliane bruciate, puntatone di "Anno Zero" e simili, preti catto-comunisti che si mettono a pregare con la kefiah, partiti oggi all'opposizione che chiedono che il governo italiano condanni Israela all'ONU e quant'altro.
Perché questo?
Il motivo è molto semplice. Vi è ancora l'antisemitismo.
Questo, però, è un antisemitismo diverso da quello dei secoli passati e da quello nazista.
Questi, infatti, erano brutalmente palesi e visibili.
L'antisemitismo attuale, invece, è nascosto e larvato.
Spesso, viene mascherato con l'espressione di "disaccordo verso la politica dello Stato Israele".
In verità, è antisemitismo allo stato puro e della peggiore specie!
Inoltre, questo antisemitismo è pernicioso anche perché è professato da chi si è sempre posto contro il Nazismo, un' ideologia apertamente e notoriamente antisemita e che uccise più di 6.000.000 di persone.
Sto parlando del Comunismo.
Infatti, questo antisemitismo si annida negli ambienti della sinistra, dagli intellettuali, alle sinistre giovanili, ai politici, fino ad arrivare a certi ambienti giornalistici.
Qui c'è la visione dell'"ebreo usuraio, affamatore di poveri, guerrafondaio e pronto a fare complotti contro i più deboli".
Questi ambienti sono intrisi di questo odio che si manifesta in modo becero e violento, in certe manifestazioni in cui si bruciano bandiere israeliane.
Bruciare una bandiera di uno Stato significa anche disprezzare la cultura di quest'ultimo.
Il problema è che questa forma di antisemitismo si fece strada negli anni, spesso in modo subdolo e mascherato con i termini di "antifascismo", "cultura repubblicana" , "cultura democratica" e quant'altro.
Sotto il nome di "cultura della difesa dei più deboli" si instaurò l'avversione verso Israele, ritenuto uno Stato di potenti che schiacciava i più deboli.
Poi, bisogna tenere conto anche del fatto che il marxismo è un'ideologia contro Dio e
tutte le forme in cui Egli si manifesta!
Anche l'Ebraismo è un modo in cui Dio si manifesta!
Tutto ciò fece in modo che negli anni i comunisti creassero "una cultura della mistificazione".
Tramite i libri di testo scolastici, gli insegnanti figli del Sessantotto, i gruppi giovanili comunisti e catto-comunisti ed anche i politici, certa informazione e gli intellettuali, questa cultura si inserì in vari strati della società.
Si realizzò la teoria di Gramsci che diceva che per avere il potere bisogna prendere il controllo di tutti i gangli vitali della società e dello Stato.
La cultura è un ganglio vitale della società.
In pratica, non si insegnò mai la vera la storia ma solo quella raccontata da una parte politica che si presentò tra i vincitori.
Ad esempio, anche la vicenda di Papa Pio XII (1876-1958, nella foto) rientra in questo quadro.
Questo Pontefice fu presentato come "colui che tacque di fronte alla tragedia Shoah".
In realtà, egli si adoperò per aiutare molti cittadini romani, tra cui molti ebrei.
Lo fece in silenzio, senza clamori per via del brutto clima che i nazisti avevano instaurato contro la Chiesa, però agì in favore anche di molti ebrei.
I conventi, le chiese, gli istituti religiosi e le case di molti cattolici diventarono rifiugi per molti ebrei che sarebbero finiti nei campi di sterminio nazisti.
Una prova è che l'attuale sede della Nunziatura Apostolica d'Italia fu donata da un ebreo, in segno di ringraziamento proprio a Papa Pio XII.
Allora, perché questo Papa ebbe un'immagine così negativa?
Provo a spiegare. Papa Pio XII fu colui che scomunicò i comunisti!
Forse, questa immagine così negativa potrebbe essere stata creata dai comunisti, che con l'apparato che avevano (e di cui ho parlato prima) si sarebbero vendicati contro "l'affronto" di questo Papa.
Ricordo anche che molti ebrei furono vittime dei comunisti, in Russia e nei Paesi dell'Est.
Concludo, dicendo che oggi c'è un antisemitismo larvato e nascosto.
Esso può essere molto pericoloso.
In un certo senso, il Nazismo ed il Comunismo sono le due facce della stessa medaglia.
Oggi, molti comunisti appoggiano chi vorrebbe distruggere lo Stato di Israele.
Rifletteteci!
Cordiali saluti.



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