Riporto uno stralcio di un articolo di Davide Lovat sul blog di Aldo Maria Valli, articolo che è intitolato "Fenomenologia del “baizuo”. L’Uomo Sinistro è cambiato così. E dobbiamo conoscerlo":
"C’è un termine coniato dai cinesi per definire il tipico elettore di Sinistra del mondo occidentale: baizuo (letteralmente significa: “Sinistra dei bianchi”). Il termine è in parte dispregiativo e in parte sarcastico, ma particolarmente utile come neologismo che potremmo recepire anche noi, perché dà un nome preciso a una categoria sociale che nella nostra lingua ancora non ce l’ha. Infatti, nel linguaggio comune gli elettori di Sinistra vengono ancora chiamati da tutti gli altri “comunisti”, come quando aderivano collettivamente al marxismo e alla lotta proletaria, ma è un retaggio linguistico assolutamente sorpassato e inadeguato.
Il baizuo è il risultato storico sociale dell’elaborazione del lutto per il fallimento storico del marxismo da parte dei sostenitori della lotta di classe, rimasti orfani tanto del proletariato, che si è fuso con la piccola e media borghesia in tutto l’Occidente, quanto del blocco comunista contrapposto a quello capitalista, poiché l’Urss è implosa e la Cina ha convertito il suo sistema economico produttivo alla logica del mercato, pur mantenendo il dirigismo monopartitico a fondare il suo sistema politico. Pertanto, per continuare a “essere contro”, che è poi la sua condizione esistenziale, il baizuo ha dovuto reinventarsi. Ma “essere contro” a che cosa? Semplicemente essere contro quello che ha sempre combattuto: la civiltà cristiana e i suoi valori.
Il baizuo è post-marxista e ha sostituito la difesa del proletariato e la lotta di classe con la difesa delle minoranze e la destrutturazione dell’umano. Infatti, i temi su cui fonda la sua militanza ideologica sono: l’ambientalismo radicale ateo, che considera l’essere umano come il cancro del pianeta e attribuisce all’attività umana la colpa delle variazioni metereologiche o climatiche; il femminismo più divisivo che punta alla “guerra tra i sessi” e nega la specificità dei generi maschile e femminile e la loro complementarietà virtuosa; il migrazionismo più spinto per ottenere l’abolizione delle frontiere e la cittadinanza per ius soli, in sostituzione del vecchio internazionalismo comunista; l’esaltazione dell’ideologia del gender che crea dozzine di nuove categorie dell’umano, nuove minoranze da promuovere a discapito della famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna; il volontarismo più intransigente, per imporre un modello sociale nel quale la cultura prescinda dalla Natura e sia essa sola a fondare i paradigmi della società; la normalizzazione delle devianze, dal consumo di droghe alle pratiche che ogni civiltà di ogni epoca ha definito perversioni (sodomia, pedofilia, zoofilia, coprofagia e chissà cos’altro); la regolamentazione statale delle funzioni vitali, ovvero la riproduzione (fecondazione artificiale, gestazione surrogata, aborto), l’alimentazione (cibi consigliati e cibi sconsigliati, in attesa di farli diventare consentiti e proibiti), la salute (vaccinazioni di massa ripetute e sempre più spesso obbligatorie) la morte (eutanasia, che evolve sempre più verso forme di omicidio del consenziente, in vista delle soppressioni programmate a condizioni prestabilite che è il naturale approdo di questo processo); il controllo sociale attraverso la tecnologia; l’educazione e l’istruzione da sottrarre alle famiglie per consegnare i figli allo Stato fin dalla più tenera età".
Il baizuo è il risultato storico sociale dell’elaborazione del lutto per il fallimento storico del marxismo da parte dei sostenitori della lotta di classe, rimasti orfani tanto del proletariato, che si è fuso con la piccola e media borghesia in tutto l’Occidente, quanto del blocco comunista contrapposto a quello capitalista, poiché l’Urss è implosa e la Cina ha convertito il suo sistema economico produttivo alla logica del mercato, pur mantenendo il dirigismo monopartitico a fondare il suo sistema politico. Pertanto, per continuare a “essere contro”, che è poi la sua condizione esistenziale, il baizuo ha dovuto reinventarsi. Ma “essere contro” a che cosa? Semplicemente essere contro quello che ha sempre combattuto: la civiltà cristiana e i suoi valori.
Il baizuo è post-marxista e ha sostituito la difesa del proletariato e la lotta di classe con la difesa delle minoranze e la destrutturazione dell’umano. Infatti, i temi su cui fonda la sua militanza ideologica sono: l’ambientalismo radicale ateo, che considera l’essere umano come il cancro del pianeta e attribuisce all’attività umana la colpa delle variazioni metereologiche o climatiche; il femminismo più divisivo che punta alla “guerra tra i sessi” e nega la specificità dei generi maschile e femminile e la loro complementarietà virtuosa; il migrazionismo più spinto per ottenere l’abolizione delle frontiere e la cittadinanza per ius soli, in sostituzione del vecchio internazionalismo comunista; l’esaltazione dell’ideologia del gender che crea dozzine di nuove categorie dell’umano, nuove minoranze da promuovere a discapito della famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna; il volontarismo più intransigente, per imporre un modello sociale nel quale la cultura prescinda dalla Natura e sia essa sola a fondare i paradigmi della società; la normalizzazione delle devianze, dal consumo di droghe alle pratiche che ogni civiltà di ogni epoca ha definito perversioni (sodomia, pedofilia, zoofilia, coprofagia e chissà cos’altro); la regolamentazione statale delle funzioni vitali, ovvero la riproduzione (fecondazione artificiale, gestazione surrogata, aborto), l’alimentazione (cibi consigliati e cibi sconsigliati, in attesa di farli diventare consentiti e proibiti), la salute (vaccinazioni di massa ripetute e sempre più spesso obbligatorie) la morte (eutanasia, che evolve sempre più verso forme di omicidio del consenziente, in vista delle soppressioni programmate a condizioni prestabilite che è il naturale approdo di questo processo); il controllo sociale attraverso la tecnologia; l’educazione e l’istruzione da sottrarre alle famiglie per consegnare i figli allo Stato fin dalla più tenera età".
Io sono e sarò sempre un feroce anticomunista.
Io sono anticomunista come il presidente messicano (comunista) Plutarco Elias Calles era anticristiano.
Non debbo certamente farmi pagare per parlare male dell'ideologia comunista.
Lo faccio con molto piacere.
Ho scelto come immagine di codesto mio articolo il dipinto di Jean François de Troy per dare l'idea di quello che è oggi il comunismo.
Il comunismo nacque come "difesa del proletariato e dei più deboli contro i soprusi dei potenti".
In realtà, tale idea nacque già malata poiché essa trovò il suo fondamento nell'invidia e nell'odio sociale.
Tuttavia, l'immagine del comunismo era rappresentata dall'operaio in tuta da lavoro con la prole.
Oggi, l'immagine del comunista è quella del signorotto in giacca e cravatta che ha un aspetto più borghese.
Egli non mangia più pane e cicoria e non beve più il vino rosso (magari annacquato) ma mangia ostriche e caviale e beve champagne.
Il comunista di oggi non parla più di lavoro ma è quello che parla di matrimoni tra persone dello stesso sesso, di aborto, di eutanasia e che vuole normalizzare le devianze come la prostituzione e la tossicodipendenza.
Per il comunista di oggi i nuovi proletari sono gli immigrati, i quali servono al business delle cooperative.
Da mangiapreti anticattolico, il comunista è diventato difensore dell'Islam.
Basti pensare a come viene trattato chi critica la religione islamica o chi fa notare certe incongruenze tra ciò che è scritto nel Corano ed il nostro ordinamento.
Certo tra il comunista dei tempi che furono e quello attuale ci sono dei punti in comune.
Uno di questi è l'odio verso la famiglia.
Il fatto che il comunista di oggi sia difensore strenuo della scuola pubblica, una scuola che serve più ad indottrinare che ad istruire.
Per il comunista di oggi i figli non appartengono a sé stessi e alle proprie famiglie ma allo Stato.
Il comunista di oggi ripropone il paternalismo di uno Stato che arriva ad imporre anche i cibi che si debbono mangiare.
Il comunista di oggi sostituisce la religione con la scienza, attribuendole dei dogmi che non ha.
Quanto accaduto in questi due anni di pandemia ne è la dimostrazione, con le vaccinazioni coatte e le discriminazioni per chi ha scelto di non vaccinarsi.
L'ideologia comunista è un vero e proprio cancro che sta distruggendo la nostra società dall'interno.
Mi si perdoni questo modo duro di esprimermi ed i termini usati (ho il massimo rispetto per i malati di cancro) ma voglio rendere l'idea dello schifo che fa il comunismo.
Quell'ideologia è la stessa che due anni fa fece sì che negli USA si buttassero giù le statue.
Il comunismo è l'odio verso la nostra società.
Questo è il nuovo volto della sinistra.
Anche con un volto nuovo, la sinistra resta sempre la stessa.
Questo è il dato di fatto.
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