Chi ha fatto saltare il Nord Stream?

Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Federico Punzi intitolato "Chi ha fatto saltare i gasdotti Nord Stream? La pista americana e quella russa".

Ne riporto questo stralcio:

"Partiamo dai fatti, dalle poche certezze. Le perdite di gas dai due gasdotti Nord Stream, 1 e 2, affiorate simultaneamente in tre punti nel Mar Baltico, non sono dovute a malfunzionamenti o incidenti. Sono state provocate da due esplosioni sottomarine avvenute in acque internazionali.

Due esplosioni molto potenti (1,9 e 2,3 gradi della scala Richter) registrate lunedì, nelle stesse aree in cui il gas ha iniziato ad affiorare, dai sismografi svedesi, che hanno escluso potesse trattarsi di terremoti.

È stato dunque un atto deliberato di sabotaggio: qualcuno ha fatto saltare quei gasdotti".

A questo punto, sorge spontanea una domanda: chi ha compiuto questo atto di sabotaggio?

Americani e russi si lanciano accuse.

Ora, deve essere ricordato che Nord Stream avrebbe aperto la strada ad una realizzazione di un hub russo-tedesco.

Deve essere ricordato anche che oggi la Russia sta guardando alla Cina come acquirente del suo gas.

Dunque, a chi sarebbe convenuto di più sabotare Nord Stream?

Certamente, solo un'organizzazione statuale (la quale è dotata di mezzi militari in grado di fare certe cose) avrebbe potuto fare una cosa del genere.

Un privato cittadino non avrebbe potuto fare una cosa del genere, anche se fosse stato ricco e potente. 

Il problema è trovare il colpevole.

Potrebbero essere stati gli USA, potrebbe essere stata la Russia o potrebbe essere stato qualcun altro.

Gli USA avrebbero avuto l'interesse a fare ciò per portare il gas in Europa, la Russia avrebbe potuto fare ciò per ripicca verso l'Europa e per dimostrare che potrebbe dare il suo gas alla Cina ma ci possono essere anche altri attori in questa vicenda.

Non ci sono prove che ci possano dire chi sia stato a fare ciò.

Vi è una serie di interessi che vanno ben al di là della guerra russo-ucraina.