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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 29 settembre 2022

Giovani, "resistenti" e privi di cultura


Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Lorenzo Gioli che è intitolato "I giovani “resistenti” contro la Meloni, ma muti sui diritti violati durante il Covid".

Ne riporto questo stralcio:

"Non passano nemmeno 48 ore dalla vittoria di Giorgia Meloni. Nemmeno il tempo di elaborare il lutto, di convocare una riunione con le milleseicentocinquantadue correnti del Pd che la meglio gioventù cresciuta a pane e Maneskin decide di occupare il liceo Manzoni di Milano, crème della crème del progressismo italico, col cuore a sinistra e il portafoglio ben assestato a destra, coltivato nelle redazioni di alcuni quotidiani

Alla quale gioventù non interessa comprendere, senza per forza condividere, il malessere della maggioranza (26 per cento in totale per Fratelli d’Italia, più gli elettori di Lega e Forza Italia che insieme fanno il 16 e passa per cento: ovviamente tutti deplorables, per dirla con Hillary Clinton). Perché, in fondo, il voto è una zavorra, un intralcio burocratico con cui, ahimè, talvolta tocca confrontarsi.
Qualunque destra un pericolo

La demonizzazione del centrodestra, che come previsto non ha avuto alcun impatto sull’esito elettorale ma lo avrà eccome sulla reputazione dell’Italia all’estero, non sembra aver insegnato nulla: i giovani progressisti della Milano bene persistono negli errori dei padri.

Contrasteremo con tutte le nostre forze le politiche fasciste-classiste-razziste – ormai sono un tutt’uno – di questa destra. E pazienza se la destra, qualunque destra, in Italia, non ha mai avuto diritto di cittadinanza: da Berlusconi a Meloni, passando per Matteo Salvini. Ciascuno, a modo suo, è stato vittima di campagne d’odio"
.

Mi ricordo che quando andavo alle scuole superiori si facevano scioperi ad autogestioni.
Correva l'anno 1994, io frequentavo la I A del settore chimico-biologico dell'Istituto Professionale per i Servizi Sociali "Don Primo Mazzolari" di Mantova e si decise di fare un'autogestione per protestare contro l'allora governo presieduto da Silvio Berlusconi, al quale vanno i miei auguri di felice compleanno.
Il ministro dell'Istruzione di allora era Francesco D'Onofrio.
Io mi opposi e non partecipai.
Se potessi tornare indietro, rifarei la stessa.
Ora, questi ragazzotti col cuore a sinistra ed il portafogli a destra che hanno deciso di occupare il Liceo Classico "Alessandro Manzoni" di Milano hanno idea di cosa sia il comunismo a cui tanto inneggiano?
Il comunismo fu quell'obbrobrio che governò l'Unione Sovietica ed è quello scempio che tuttora è presente in Paesi come la Cina, Cuba e vari Paesi dell'America del Sud.
Comunisti furono anche quegli jugoslavi che uccisero e gettarono nelle foibe i nostri connazionali in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia.
Il comunismo promette la libertà ma porta dittatura, promette ricchezza e riscatto sociale ma porta morte e rovina.
Dire queste cose comporta il rischio di essere accusati di "revisionismo" e di "fascismo" dai "benpensanti".
A me non interessa perché la storia mi dà ragione.
Non mi dà ragione per il fatto che sia io (un signor nessuno) a dire queste cose ma perché ci sono fatti che lo dimostrano. 
Esistono testimonianze che parlano degli orrori del comunismo. 
I ragazzi che hanno occupato il liceo milanese sanno ciò?
Quei ragazzi che hanno occupato il liceo hanno idea di cosa sia stato, per esempio, l'Holodomor in Ucraina?
Quei ragazzi sanno dei laogai cinesi?
Quei ragazzi dicono di manifestare per la democrazia contro un fascismo che starebbe tornando quando il vero pericolo per la democrazia è rappresentato dalla loro parte politica.
Lo dimostra anche l'esperienza di questi due anni in cui si sono negati diritti fondamentali in nome del "diritto alla salute".
Le misure repressive adottate in questi due anni non avevano nulla di sanitario e di scientifico.
I pessimi risultati riguardo ai contagi e alla mortalità lo dimostrano.
Appare chiaro che ministri come Roberto Speranza abbiano agito in maniera ideologica.
Eppure, quei ragazzotti non hanno manifestato.
Non hanno protestato.
Però, oggi protestano contro un governo eletto democraticamente che vuole togliere certe misure.
Sembra che l'Italia sia diventata un mondo alla rovescia, un mondo nel quale chi dice di voler tutelare la libertà è il primo a minacciarla e in cui si protesta contro chi il popolo ha scelto democraticamente per il proprio governo. 
Questo è triste. 
Appare chiaro che siamo di fronte ad una massa di giovani privi di cultura.
Se avessero letto di più, avrebbero maggiore senso critico. 
Invece, il capetto rosso dice a loro che si deve protestare contro il governo di destra di turno e loro obbediscono. 
Come ho scritto prima, questo è triste.  


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