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mercoledì 27 aprile 2011

LIBIA, DOBBIAMO RIMPIANGERE GLI USA DI BUSH?



Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questo articolo scritto su "Italia chiama Italia" da Leonardo Pezzuto e fare una bella riflessione.
Il link di questo articolo è http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/25832/2011-04-26.html.
In questo articolo, Pezzuto fa una riflessione che non condivido ma ritengo giusto commentare.
Pezzuto parla di una certa "schizofrenia" della politica estera riguardo al caso della Libia.
Io penso che, riguardo al caso della Libia e all'ultima decisione presa dall'Italia di passare agli attacchi mirati contro gli obiettivi militari del regime di Gheddafi, vi sia una situazione più complessa di quanto si possa immaginare.
Con Gheddafi hanno parlato tutti, anche i governi di centro-sinistra di Romano Prodi.
Quindi, il centro sinistra (che oggi è all'opposizione) farebbe bene a tacere.
Quando il presidente Berlusconi allacciò le relazioni con Gheddafi fece della realpolitik.
In politica serve anche quest'ultima.
Il trattato con Gheddafi serviva a fare in modo che, da una parte, quest'ultimo fermasse il flusso di immigrati clandestini e, dall'altra, facesse in modo che le imprese italiane potessero investire in Libia ed espandersi.
Il vero problema è che, in realtà, vi è stato un grosso cambiamento della politica internazionale e l'Unione Europea si è trovata impreparata ed è crollata a causa delle pulsioni egoistiche di certi Stati nazionali.
Il grosso cambiamento è rappresentato dalla politica di disimpegno che gli USA, guidati dall'aministrazione di Barack Hussein Obama, hanno approntato. Proprio quanto sta succedendo riguardo alla questione libica lo dimostra.
In pratica, gli USA hanno, di fatto, abdicato dal loro ruolo di protagonisti nella politica internazionale.
L'Europa come ha reagito?
Si è disintegrata!
Le pulsioni dei singoli Stati membri (Francia in testa) hanno prevalso sul comune sentire europeo.
Alcuni Stati (Francia in testa) hanno, di fatto, preso l'iniziativa riguardo alla questione libica.
Questa manovra è però farraginosa perché anche in questo insieme di Stati (che con la Francia hanno preso parte alle operazioni in Libia) vi sono posizioni che non vanno d'accordo tra di loro.
L'Italia si è quindi trovata in mezzo a questo guazzabuglio e di fronte a certi Stati che (come la Francia) vogliono allargare la propria influenza economica e politica si è trovata costretta ad agire così, per non restare tagliata fuori da tutto il sistema.
Forse, noi dovremmo rimpiangere la politica degli USA amministrati da George W. Bush.
Infatti, con Bush gli USA si prendevano tutte le responsabilità ed il peso di certe situazioni e garantivano così un certo equilibrio.
Questo evitava tutte le situazioni poco edificanti di oggi.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.