The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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venerdì 8 aprile 2011
LA ROCCHETTA MATTEI, IL SIMBOLO DI UN'ERA
Cari amici ed amiche. Da appassionato di arte, quale sono, domenica scorsa ho visto una puntata di "Passepartout", una trasmissione condotta da Philippe Daverio che va in onda su RAI3. E' una delle poche trasmissioni che vedo su quella rete. In quella puntata di "Passepartout", ho visto una cosa molto interessante, la Rocchetta Mattei. Essa si trova sull'Appennino Tosco-Emiliano , a Grizzana Morandi, un Comune della Provincia di Bologna. La sua fama è legata al conte Cesare Mattei (1809-1896) che fu un ricco possidente della Bologna papalina e che da Papa Pio IX ebbe il titolo di conte e lo fece deputato, dopo che questi gi donò un castello a Comacchio, castello con cui il Papa difese lo Stato Pontificio dagli Austriaci. In seguito alla morte della madre (che avvenne a causa di un tumore), Mattei lasciò la politica e si dedicò alla medicina. Fu lui colui che diede inzio all'elettromeopatia e studiò le erbe. Con i soldi che ebbe, Mattei acquistò i terreni della rocca di Savignano, una rocca in rovina che fu prima ancora un santuario di Matilde di Canossa ed il 05 novembre dello stesso anno pose la prima pietra della sua opera, per l'appunto, la Rocchetta Mattei. In essa confluiscono tutti gli stili delle epoche passate e di luoghi esotici. In questa opera si possono vedere i particolari di tutti gli stili, dai portali romanici agli archi gotici, fino ad arrivare ai merli, agli archi moreschi e alle cupole a forma di cipolla, tipiche del mondo orientale indo-islamico. All'interno vi sono finti soffitti lignei che in realtà sono fatti di carta. Purtroppo, la II Guerra Mondiale fece danni. Essa si trova vicino a quella che era la "Linea gotica" ed i tedeschi fecero razzie. Questo edificio non deve essere visto come l'opera di un eccentrico riccone ma come qualcosa di più "profondo". In essa vi sono tutte le inquietudini ed i pensieri dell'uomo nell'epoca del Romanticismo, movimento artistico che si diffuse nel XIX secolo. Il Romanticismo fu molto complesso. Esso si contrappose all'Illuminismo. Mentre quest'ultimo premiava la ragione, il Romanticismo premiava il sentimento. Esso fu una vera e propria "reazione" all'Illuminismo e alla cultura portata dalla Rivoluzione francese. Mentre l'Illuminismo si rifaceva al razionalismo, spesso usato in chiave antireligiosa, il Romanticismo premiava la religione. Inoltre, sul piano artistico, l'Illuminismo era legato al mondo classico mentre nel Romanticismo venivano rivalutati gli stili e le culture del Medio Evo, come lo stile bizantino, quello romanico e quello gotico. Sorse così nuove cattedrali e monasteri gotici. Un esempio fu l'abbazia di Fonthill, in Inghilterra, di cui scrissi nell'articolo che potrete leggere, seguendo il link http://thecandelabra.blogspot.com/2010/06/fonthill-abbey-sogno-pazzia-o.html. Di certo, molte di queste arti furono frutto di menti visionarie che però vollero recuperare quel patrimonio che l'Illuminismo e la Rivoluzione francese tentarono di distruggere. Tra l'altro, nel Romanticismo vi erano più tensioni e ciò si vide nell'arte. Dal un lato, vi era il nazionalismo. Ad esempio, i fratelli Grimm fecero dei libri prendendo spunto di antiche fiabe tedesche. Dall'altro, vi era la volontà di esotismo. Provate a guardare il quadro di Eugene Delacroix che è intitolato "La morte di Sardanapalo" o la stessa Rocchetta Mattei. Nei Paesi anglosassoni si sviluppò il romanzo gotico che portò all'attenzione l'aspetto del soprannaturale e che ebbe un rapporto particolare con il cattolicesimo. Ci fu anche un intreccio particolare con la massoneria. Infatti, molti di coloro che fecero grandi opere monumentali erano massoni. Lo stesso conte Mattei era un "franco muratore". Del resto, la massoneria nacque nel Medio Evo, tra le gilde degli architetti che costruivano le cattedrali. Pensiamo alla compagnia di Padre Soubise, compagnia che contribuì a fare la cattedrale di Chartres. Se guardiamo oggi quel periodo, sembra che vi fosse stata una sovrapposizione tra l'Essere Supremo e il Dio cristiano che è fonte di amore. Certo, è fondamentalmente questo il punto di divisione tra i massoni e noi cristiani. Per i massoni, Dio è il "Grande Architetto dell'Universo" o l'"Essere Supremo". In questo senso, si può essere d'accordo con i massoni. Dio, infatti, è Creatore e, come tale, è un essere pensante e che progetta. Per noi cristiani, però, Dio non è solo il Creatore ma è anche Colui che, per amore verso l'umanità, diede il suo unico Figlio in sacrificio e che punta alla Salvezza dell'uomo. Nella massoneria non c'è questo concetto. Eppure ci furono massoni cattolici, come il poeta inglese Alexander Pope (1688-1744) e ci furono architetti massoni che fecero chiese, come Christopher Wren (1632-1723), a cui dedicai una poesia che potete leggere, seguendo il link http://thecandelabra.blogspot.com/2009/10/littera-di-mastru-christopher.html. Quindi, la Rocchetta Maffei è un simbolo di tutte la complessità del Romanticismo, un movimento che va rivalatato. Del resto, quel movimento fece capire che l'uomo non può avere solo una mente razionale ma anche un sentimento, come la gioia, la rabbia, l'inquietudine, la pace, la paura e l'ambizione. Personalmente, non posso dare torto al conte Mattei. Egli ebbe il sogno di volere avere tutto il mondo vicino a sé. Anch'io provo la stessa cosa, ad esempio, quando guardo la mia collezione di monete ed aggiungo un pezzo nuovo ad essa o quando leggo un libro interessante. Questo sentimento si chiama curiosità e quando questa manca vi è una vera e propria cecità, quella cecità di cui parlava il Vangelo di domenica scorsa, che è citato anche nell'articolo intitolato "Commento alle letture della IV domenica di Quaresima", http://thecandelabra.blogspot.com/2011/04/commento-alle-letture-della-iv-domenica.html. Io non voglio diventare cieco. Cordali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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