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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 3 aprile 2011

AGRICOLTURA ED ENERGIA, SERVE LA TECNOLOGIA

Cari amici ed amiche. Mi ricordo una frase detta tanti anni fa dall'attuale presidente della Camera Gianfranco Fini, prima della sua "trasformazione" in una figura oramai allineata con la sinistra. Fini aveva detto questa frase: "Importiamo braccia ed esportiamo cervelli.". Questa frase è pienamente veritiera. Peccato che oggi Fini si stia comportando nel modo contrario. E' vero che noi stiamo importando braccia (gli immigrati) ed esportando cervelli e l'agricoltura è un esempio di ciò. Com'è noto, l'agricoltura ha fatto passi da gigante. Sono migliorate le tecnologie ed anche le rese. Eppure, qui in Italia, il tutto è rimasto eguale. Ora, molti imprenditori agricoli dicono che noi giovani non vogliamo fare l'agricoltura. Ciò è vero ma si spieghino il perché! Il perché è molto semplice. Molti imprenditori agricoli non investirono in tecnologia e in innovazione ma preferirono mantenere lo status quo. Il risultato fu che l'attività agricola rimase arretrata e, per lo più, un lavoro di fatica e, spesso remunerato poco. Questa situazione favorì gli immigrati che rispetto a noi giovani erano più favorevoli a lavorare in queste condizioni. Quindi, mentre gli immigrati lavorano le nostre terre, molti di noi giovani (me compreso) sono disoccupati o costretti a lasciare l'Italia. Tutto avvenne perché vi è una scarsa cultura dell'"agricoltura imprenditoriale". Invece, gli imprenditori agricoli avrebbero dovuto investire di più nella tecnologia. Allora sì che ci sarebbe stata una maggiore attrazione verso l'agricoltura mondo giovanile, cosa che avviene in altri Paesi, come Israele. Vi invito a leggere questo documento dell'Ambasciata israeliana a Roma, seguendo il link http://roma.mfa.gov.il/mfm/Data/91033.pdf. Gli Israeliani hanno saputo portare avanti un'agricoltura efficiente, usando la tecnologia che ha permesso loro di trarre il meglio da un terreno arido come quello israeliano. Questa è una seria agricoltura! A mio modo di vedere, essa va presa come modello, tenendo conto del fatto che anche noi abbiamo zone simili a quelle israeliane. E poi, oggi noi abbiamo conoscenze. Ad esempio, io ho la passione per la genetica. Mi piace molto fare gli incroci tra le varità di piante, specie le cucurbitacee, zucche, cetrioli, angurie e meloni, per intenderci. Prendo il polline da un fiore maschile di una determinata varietà di zucca ed impollino un fiore femminile di un'altra varietà di zucca. E' molto semplice, perché i fiori delle cucurbitacee sono unisessuati e grandi. Certo, devono essere presi certi accorgimenti. Io ho fatto domande di lavoro ad imprese agricole, anche puntando su ciò. Mi sono visto chiudere la porta in faccia. Inoltre, riguardo agli OGM (organismi geneticamente modificati) si troppo poco e troppo poca è l'informazione. Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Ingegneria genetica e OGM? Sono risorse!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/ingegneria-genetica-e-ogm-sono-risorse.html. Troppo spesso vi è un pregiudizio ideologico verso gli OGM,, un pregiudizio che va sfatato, così come va sfatato il pregidizio ideologico verso la politica energetica. Posto il fatto che oggi l'energia nucleare sia la più efficiente e che sostenere che essa sia contro la natura sia un errore di valutazione (se non una baggianata), parliamo delle fonti alternative. Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "La Terra e l'energia nucleare", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/la-terra-e-lenergia-nulceare.html. Per quanto riguarda le fonti alternative, non è così vero il fatto che esse siano a basso impatto ambientale. Vi invito a leggere questa notizia che mi è stata segnalata dall'Associazione Civica Mantovana (ACM), seguendo il link http://www.associazionecivicamantovana.it/acmprovinciale/index.php/ecologia-a-ambiente/203-nuova-centrale-a-biogas. Questo articolo dell'ACM parla di una centrale a biogas che si vorrebbe costruire a Villimpenta. Non ho pregiudizi sul biogas. Io stesso ne fui (e tuttora ne sono) un sostenitore. Ne parlai nell'articolo intitolato "Biogas e fonti rinnovabili", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/biogas-e-fonti-rinnovabili.html. Però, fare una centrale a biogas vicina alle abitazioni (infatti si trova nella frazione di Pradello) e in una zona poco ventilata (qual è la Pianura Padano-Veneta) ed usando terreni agricoli solo per fare del ceroso (spezzato di mais giovane) da mettere insieme ai liquami nel digestore mi sembra impattante sia a livello ambientale (tenendo conto anche del rumore) e sia a livello economico. Io avrei fatto una simile centrale vicino al depuratore, che è lontano dal centro abitato ed ove vi sono i fanghi di supero (che, insieme ai liquami zootecnici, sono un ottimo substrato) e non usando il ceroso, ma gli scarti di lavorazioni, come il melasso o la frutta scartata. Così non si sarebbero tolti i terreni all'agricoltura. Rispetto all'ACM, ho delle posizioni differenti, specie per quello che concerne il fotovoltaico. Infatti, come non è giusto non togliere terreni all'agricoltura per fare il ceroso, così è altrettanto ingiusto togliere terreni agricoli per creare i parchi solari. Tanto vale che si faccia una centrale nucleare che sostituisca quelle termoelettriche. Tra l'altro, l'ACM mi invitò a sentire il consigliere comunale di Villimpenta Zaghini e mentre parlavo con alcune persone lì presenti, una ragazza mi chiese se avessi paura o meno di una centrale nucleare vicino casa. Io le risposi di no. Se una centrale nucleare è fatta bene, NON C'E NESSUN PROBLEMA! Tra l'altro, il noto oncologo ed ex-senatore del Partito Democratico, il dottor Umberto Veronesi (che non può essere tacciato di berlusconismo) , ha detto che nessuna centrale nucleare occidentale ha mai creato situazioni di pericolo. Quindi, per favore, smettiamola con le paure! Cordiali saluti.

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Beatrice Venezi boicottata perché è di destra

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.