Vi invito a leggere questo articolo, seguendo il link http://www.asianews.it/notizie-it/Ebrei-e-cattolici-contro-la-società-secolare,-nichilista-e-barbarica-21188.html.
Ringrazio l'amico Riccardo Di Giuseppe (http://riccardodigiuseppe.blogspot.com/) che l'ha messo su Facebook.
Mi trovo sostanzialmente d'accordo con quanto scritto in quell'articolo ma voglio sottolineare un punto.
Nell'articolo vi è scritto che si deve puntare sui giovani.
Questo è un punto molto importante e va sottolineato.
Innanzitutto, bisogna creare il dialogo tra i giovani ebrei e noi, coetanei cattolici.
Bisogna puntare sia sui mass media ed i social-network e sia "sul campo" , ossia condividendo esperienze, magari anche nel campo sociale e non solo culturale.
Così si potrà creare l'"humus culturale" per potere dare (insieme) una risposta a questa società che, effettivamente, è sempre più nichilista.
Io penso che, se non si facesse questo, tutto il discorso fatto rischierebbe di essere privo di valore.
Noi giovani siamo il futuro e, soprattutto, abbiamo accesso a tecnologie che mettono in contatto una parte del mondo con quella ad essa opposta.
Dobbiamo sfruttare questa tecnologia per fare ciò perché ciò è utile all'umanità.
Io penso che, a livello di noi giovani, il dialogo tra ebrei e cattolici sia buono.
Cito, per esempio, Morris Sonnino che è uno dei miei interlocutori su Facebook e che spesso mi dà delle idee da mettere negli articoli su questo blog.
Se lo conoscessi direttamente, potrei definirlo amico (nel senso stretto del termine, poiché l'amicizia non si fa sui social network) ma con lui il dialogo è molto positivo.
I social-network e tutti gli altri mass-media possono essere utili ma credo che il "lavoro sul campo" sia il modo migliore per creare un vero dialogo tra giovani, dialogo che sta alla base di tutto.
Sarebbe il modo migliore per mettere in pratica le parole del Venerabile Papa Giovanni Paolo II, parole che ho citato nell'articolo intitolato "Papa Giovanni Paolo II, San Gabriele e i giovani" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/papa-giovanni-paolo-ii-san-gabriele.html).
Si dimostrerebbe così che noi giovani non abbiamo paura.
Cordiali saluti.
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