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lunedì 4 aprile 2011

KARL MARX ERA ATEO? NO, ERA UN SATANISTA!





Cari amici ed amiche.


Vi invito a leggere la nota fatta su Facebook dall'amico Filippo Giorgianni.


E' una nota interessante che tocca una nota del filosofo Eric Voegelin (1901-1985) che tratta il tema dello "gnosticismo rivoluzionario", quell' insieme di idee di Stato e della società in cui tutti i valori tradizionali della società stessa venivano di fatto sradicati, in nome di un'ideologia progressista.

Nella nota di Giorgianni è stato citato anche Karl Marx che fu uno di questi "gnostici".

Proprio questo è il tema di questo mio articolo e voglio cominciare ad esporlo con una domanda.

Karl Marx era ateo?

Molto spesso (anzi, troppo spesso) i comunisti mi attaccano quando definisco il comunismo come "satanico".

Addirittura, mi accusano di neo-nazismo e, addirittura, di eversione perché, a loro dire, le mie idee sono pericolose e contro la nostra Costituzione. Addirittura, sono stato accusato anche di antisemitismo.

Quindi, c'è il rischio che il mio profilo su Facebook possa essere cancellato.

Ora, io non sono nazista (anzi, condanno il nazismo), non sono un clerico-fascista e, tanto meno, un eversore. Inoltre, condanno l'antisemitismo, anche come cattolico. Io sono di destra.

Io cerco solo di fare capire alla gente che i marxismo non è l'idea dei diritti civili e quant'altro ma è un'idea perversa.

Quella di Karl Marx è un'idea oscura.

Quando Marx definì la religione "oppio dei popoli", non si riferì solo alle strutture religiose (come la Chiesa) che, a suo dire, proponevano una salvezza dopo la morte e, facendo ciò, distraevano l'uomo dai bisogni terreni, favorendo l'opera degli sfruttatori sugli sfruttati, ma anche al contenuto della religione, quindi a Dio stesso.

Quindi, il marxismo si pose contro Dio.

Il marxismo non era semplicemente un'ideologia anticlericale ma contro Dio.

Quindi, tutto quello che è contro Dio è con chi si è ribellato a Dio, il diavolo.

In pratica, il Comunismo (che fu il prodotto del socialismo scientifico di Marx) puntava a sradicare Dio, sostituendolo con l'uomo.

Questo è già satanismo!

Un esempio fu la vicenda della Cattedrale del Cristo Salvatore che si trova a Mosca. Questa chiesa fu fatta demolire da Stalin nel 1931. Il video qui sopra mostra il fattaccio,

Al posto di questa cattedrale, Stalin voleva realizzare il Palazzo dei Soviet, un palazzo alto, alla cui sommità vi era un'enorme statua di Lenin.

Questo palazzo, in realtà, era un simbolo.

Era il simbolo dell'uomo che voleva arrivare al cielo e sfidare Dio, proprio come nella vicenda della Torre di Babele. Tra l'altro, per assurdo, il palazzo progettato era simile a quella torre.

L'enorme statua di Lenin era quindi il nuovo idolo.

Grazie a Dio, Stalin non poté fare quell'opera. Infatti, la II Guerra mondiale gli impedì di portare avanti il progetto.

Pensiamo alle varie uccisioni di preti e vescovi nei Paesi in cui vinse il comunismo.

Pensiamo alle torture e ai "campi di rieducazione" nei Paesi comunisti.

Del resto, vi invito a leggere questo articolo, seguendo il link http://mondomistero.blogspot.com/2008/06/karl-marx-era-satanista.html.

I comunisti, quando dicono che la loro ideologia è atea, dicono una cosa difforme dal vero.

Il comunismo è nichilista che vede un uomo che a parole è libero ma nei fatti è schiavo di sé stesso.

Il comunismo propone un egualitarismo in cui chi emerge e mostra di avere un pensiero proprio viene visto come un nemico.

Ora, ogni uomo è diverso da un suo simile. Quindi, questo concetto di eguaglianza proposto da Marx cela una volontà di distruggere ogni massa critica.

Il comunismo è contro l'idea della famiglia (cellula fondante della società) perché la vede come una forma di schiavitù domestica.

Ecco cosa scrisse Engels (collaboratore ed amico di Marx) sulla famiglia:

" La moderna famiglia singola è fondata sulla schiavitù domestica della donna, aperta o mascherata, e la società è una massa molecolare composta da più famiglie singole. Al giorno d'oggi l'uomo, nella maggioranza dei casi, deve essere colui che guadagna, alimenta la famiglia, per lo più nelle classi meno abbienti; il che gli dà una posizione di comando che non ha bisogno di alcun privilegio giuridico straordinario. Nella famiglia, egli è il borghese e la donna rappresenta il proletariato.".

Ora, questa affermazione è scioccante perché non tiene conto dei valori come gli affetti e del fatto che la famiglia sia la prima "agenzia" in cui si formano e le persone e, crescendo, fa crescere anche la società.

Bisogna capire bene le cose perché spesso non sono quelle che sembrano.

Cordiali saluti.







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