Su "Amazon", ho pubblicato il mio XXI ebook, il quale è intitolato "Da Milano a Salerno" ed è una sorta di "viaggio" virtuale tra le bellezze d'Italia lungo le autostrade A1 ed A30.Per questo motivo, oggi non sono stato presente in questo blog.
Infatti, ho dovuto rivedere e correggere il tomo.
Ora, ci sono alcuni che mi dicono che dovrei smettere di scrivere e di pubblicare articoli perché "potrei non trovare lavoro".
Ora, ci sono alcuni che mi dicono che dovrei smettere di scrivere e di pubblicare articoli perché "potrei non trovare lavoro".
Per quale motivo, io non dovrei più scrivere e pubblicare articoli e libri?
A me sembra che qui ci sia un ricatto che non posso accettare.
In primo luogo, io non offendo nessuno.
Una persona è libera di dire e di scrivere ciò che vuole, finché non fa del male ad altri.
Se facesse del male ad altri, ci sarebbe la legge.
In secondo luogo, io tratto temi come la cultura, la politica e la scienza,
Non mi piacciono le frivolezze.
Si può non condividere il mio pensiero.
Questo ci sta ed io ho sempre rispettato tutti.
Dunque, che diritto hanno gli altri di dirmi: "Non scrivere più nulla"?
Pensano che io non sappia cosa sia giusto e cosa sia sbagliato?
Inoltre, non penso che un potenziale datore di lavoro guardi le idee politiche di una persona, se è serio.
Un datore di lavoro serio guarda solo tre cose in un suo potenziale dipendente.
Le tre cose che guarda in un potenziale dipendente sono la buona volontà, le capacità di fare il lavoro che gli viene affidato e le qualità morali.
Il fatto che io scriva e che esprima determinanti non fa di me una persona cattiva.
Certo, posso commettere errori ma non sono un appestato né un delinquente.
Il mio casellario giudiziario è immacolato.
Dunque, piantiamola con certa retorica.
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