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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 21 luglio 2021

Lo sceriffo alla pummarola


Su "Panorama", vi è un articolo di Simone De Meo che è intitolato "Benvenuti nel DeLucastan".
In Campania, vi è un signore tanto vanesio che è stato votato a larghissima maggioranza, anche grazie alle numerose liste con pezzi del centrodestra.
Il suo nome è Vincenzo De Luca.
Egli amministra la sua regione come se fosse un'entità nazionale.
Ogni venerdì, attraverso la diretta Facebook, egli annuncia le sue ordinanze regionali, con le quali vuole farsi vedere cazzuto e virile.
De Luca ha deciso di giocare una partita indipendentista che farebbe la gioia dei Borboni.
L'ultima trovata dello sceriffo alla pummarola è quella dell'obbligo di mascherine all'aperto fino ad agosto, quando nel resto d'Italia le restrizioni sono cadute. 
Ne ha sempre per tutti.
A volte, se la prende con il ministro della Salute Roberto Speranza (che non è certo irreprensibile nell'operare) altre con il generale Figliuolo.
Speranza è stato invitato a dimettersi dopo la sua recente visita a Napoli.
A Figliuolo, De Luca ha chiesto di togliersi la divisa. 
Ha vietato l'asporto del cibo dopo le 22.00, anche se il coprifuoco non c'è più.
Insomma, l'uomo di Salerno (che, in realtà, è lucano) vuole fare lo sceriffo.
De Luca ragiona come un capo di Stato e non come un presidente di una regione italiana.
Per esempio, egli ha voluto acquistare ben 3,5 milioni di dosi di vaccino russo "Sputnik" ,  nonostante gli organi europei ed italiani non lo abbiano approvato.
Oramai, siamo alla follia pura.
L'idea dell'uomo solo al comando è stata criticata da Maurizio Manfellotto, presidente dell'Unione degli Industriali di Napoli e chairman dell'Hitachi.
De Luca si sarebbe lamentato con l'azienda di cui Manfellotto è chairman.
Insomma, abbiamo a che fare con un istrione che si prende ogni libertà.
Se non facesse politica e non avesse in mano una regione, De Luca farebbe anche ridere.
Sarebbe un ottimo attore comico.
Il problema è che egli gestisce una regione come se fosse un'entità statale completamente nelle sue mani e che nessuno gli dice nulla. 
Fino a dove vorrà arrivare?



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.