Vi è la questione del DDL Zan, il quale sta dividendo la maggioranza di Governo.Il centrodestra è contrario ed il centrosinistra (con il Movimento 5 Stelle) è favorevole ad esso.
La questione sta creando molto dibattito, non solo tra i partiti ma anche tra lo Stato e la Chiesa, per via del Concordato.
Ora, ci si deve chiedere se il DDL Zan sia veramente la soluzione del problema dell'omofobia.
Infatti, tale problema si potrebbe risolvere semplicemente modificando una legge già esistente, la famosa "legge Mancino" del 1993.
La "legge Mancino" sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all'odio, l'incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di emblemi o simboli.
Basterebbe aggiungere a tale legge una postilla atta a trattare la questione dell'orientamento sessuale.
Dunque, non servirebbe fare una nuova legge se già ne esiste una che può essere modificata per condannare anche l'omofobia.
Appare chiaro che vi siano altre implicazioni nella vicenda.
Forse, non è che abbia ragione chi dice che il DDL Zan sia stato proposto per portare avanti una certa campagna ideologica che nulla ha a che fare neppure con i diritti individuali degli omosessuali?
Infatti, sembra che le priorità della sinistra siano il DDL Zan, lo ius soli ed il voto ai sedicenni e non la questione del fisco, quella del lavoro, quella della giustizia e quella sicurezza.
Sono tutte questioni ideologiche che, almeno in teoria, non hanno nessuna attinenza con lo spirito con il quale è nato Governo Draghi, il quale, sempre in teoria. è nato per risolvere le questioni più impellenti, come quella del lavoro.
Quello del DDL Zan è un tema divisivo.
Se tutto ciò corrispondesse a verità ci sarebbe l'ennesima dimostrazione del fatto che questa sinistra non sia in sintonia con il sentire di una larga parte della popolazione.
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