Non voglio tirare in ballo il Signore ma dico una cosa con cuore: ringrazio Dio di avermi dato il cervello e di non essere comunista. Non mi sono mai piaciute le idee totalitarie.
Oltretutto, ai comunisti piace la mistificazione.
Basti pensare alla questione della liberazione dell'Italia, che i comunisti si intestarono indebitamente.
Infatti, se non fosse stato per gli Alleati, noi avremmo iniziato a parlare tedesco o, proprio per colpa dei comunisti, saremmo finiti nell'orbita sovietica.
Comunque, ieri, i comunisti hanno manifestato a Genova, per commemorare le violenze del G8 del 2001.
Ebbene, nella manifestazione, è comparso uno striscione con scritto: "No foibe. No party".
Queste parole sono vergognose ed offendono la memoria di tanti cittadini italiani.
Nelle intenzioni, quello che fecero Tito ed i suoi partigiani (comunisti) jugoslavi non fu diverso da quello che fecero Adolf Hitler ed i suoi o da quello che fecero i Turchi nel Genocidio armeno.
Tito fece uccidere ed infoibare tanti cittadini italiani innocenti che ebbero la "colpa" di trovarsi in un territorio che credevano loro ma che loro non era.
Purtroppo, certi compromessi politici portarono alla perdita da parte dell'Italia di parte di quei territori.
Del resto, l'Italia fu un Paese sconfitto nella II Guerra Mondiale.
Anzi, Tito voleva anche Trieste.
Così, tanti cittadini innocenti morirono massacrati o furono costretti a lasciare le loro case, perdendo così le proprie radici.
Quello striscione offende l'intelligenza delle persone perbene .
Questa è la vergogna rossa, la vergogna di chi non vuole fare i conti con la storia.
Nessun commento:
Posta un commento