Ho fatto qualche accenno sul blog "Il Gran Candeliere di Antonio Gabriele Fucilone".Oggi, è la Giornata Mondiale dell'Amicizia.
Questa ricorrenza è molto sentita nell'Uruguay dell'amica Stephanie Caracciolo e negli altri Paesi latino-americani.
Oggi, l'amicizia è messa molto in discussione da dinamiche umanamente anomale.
Il leitmotiv è stato: "Vi è la la pandemia! State a casa, per tutelare voi stessi e gli altri".
La scuola è stata fatta con la didattica a distanza, la cosiddetta DAD.
Purtroppo, gli effetti di ciò si sono visti.
In primis, la DAD ha creato diseguaglianza.
Infatti, quegli studenti che, per situazione familiare, non hanno accesso ad internet non hanno potuto presenziare alle lezioni.
In secundis, la socializzazione ha risentito molto del fatto che una persona non abbia potuto assistere alle lezioni e fare tante altre cose.
Insomma, stiamo diventando una "società di asociali".
Mi si faccia passare questo ossimoro ma il dato di fatto è questo.
La paura sta uccidendo il gusto dello stare insieme.
Anzi, si arriva anche alla cattiveria esplicita.
Per esempio, due o tre amici stanno insieme e parlano ma arrivano altre persone pronte a giudicarle e farle passare per "gente pericolosa".
Insomma, l'amicizia è diventata un disvalore.
Servirà tanta psicoterapia per risistemare le cose.
Io so cosa significa perdere gli amici nel peggiore dei modi, per esperienza diretta.
Non è bello, anche se questo fece maturare in me l'idea liberale dell'individuo che viene prima della comunità.
Oggi, in nome della "tutela della comunità" si sta mettendo in discussione uno dei valori fondanti di una società.
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