Sul blog di Nicola Porro, vi è un articolo di Giuseppe De Lorenzo che è intitolato " Cosa c’entra con la libertà chi rifiuta il vaccino".
Ne riporto questo stralcio:
"I vaccini sono importanti, nessuno lo mette in dubbio. Ma anche la libertà lo è altrettanto. La libertà di disporre del proprio trattamento sanitario come meglio si crede, senza ideologie, decidendo – giusto o sbagliato che sia – di non sottoporsi alla punturina di AstraZeneca, Pfizer o Moderna. Lo so, è vero: per alcuni appare maledettamente difficile da accettare. Tuttavia in uno Stato democratico bisogna pur tener conto della volontà di chi non intende sottoporsi alla campagna di vaccinazione di un farmaco tutto sommato sperimentale, di cui neppure gli esperti del Cts oggi conoscono esattamente gli effetti a lungo termine né la durata degli anticorpi".
Criminalizzare chi non si vaccina non è da società democratica ma da dittatura.
Sia chiaro, sostenere ciò non è da "No vax".
Noi assistiamo ad un paradosso nel quale chi dice di sostenere la libertà parla di eutanasia come diritto ma criminalizza chi dice di non volere vaccinarsi.
Vi è una grande schizofrenia in questa visione.
Chi scrive ha ricevuto la prima dose e dunque non può essere tacciata di essere "No vax".
Infatti, si parla del diritto all'eutanasia ma non del diritto di dire no ad un vaccino.
Se non è schizofrenia questa...non si sa cos'altro sia.
Intanto, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha detto di accettare l'idea dell'obbligo vaccinale.
Oramai, è chiaro che il partito di Letta sia "democratico" di nome ma non di fatto.
Dunque, non c'è nulla di nuovo sotto il Sole.
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