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venerdì 3 giugno 2011

TOLKIEN, IL CATTOLICESIMO E LA LETTERATURA GOTICA


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questa nota redatta da Stefania Ragaglia su Facebook.
Il suo link è http://www.facebook.com/notes/stefania-ragaglia/tolkien-e-il-cattolicesimo/10150650172030721.
Per scrivere questa sua bellissima nota, Stefania ha preso spunto da uno degli articoli di Marco Respinti, il cui sito è http://www.marcorespinti.org.
Il sito è anche nella voce dei "Link preferiti" di questo blog.
La nota parla della presenza del pensiero cattolico nelle opera di John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), come il "Signore degli Anelli".
Ora, però, voglio estendere la cosa ad un campo più ampio.
In realtà, la letteratura di Tolkien fa parte di un genere narrativo iniziato nel XVIII secolo, il romanzo gotico. Questo genere narrativo nacque con Horace Walpole (1717-1797) che scrisse il celebre romanzo intitolato "Il castello di Otranto" e si rifece al periodo delle Crociate. Fu particolarmente forte nel Regno Unito e nei Paesi anglosassoni.
Nacque così un genere che rivalutò la visuione medioevale.
Un altro esempio fu Walter Scott (1771-1832), l'autore del celebre "Ivanohe".
E così, nacque questo genere letterario in cui vi si scrissero romanzi ambientati in castelli (spesso diroccati) monasteri ed atmosfere cupe.
Ci fu un afflato del Medio Evo. Venne rivalutati tutti i passaggi storici, personaggi, le leggende e le saghe di quel periodo.
Venne anche rivalutato il soprannaturale.
Guarda caso, tra le opere più rilevanti vi furono quelli di Mary Shelley (l'autrice di "Frankenstein", 1797-1851) e Bram Stocker (l'autore di "Dracula" 1847-1912). Temi del romanzo gotico furono la morte, il male, la possessione demoniaca e le profezie.
Inoltre, vi fu anche un legame con la tradizione cristiana e, in particolare, con quella cattolica.
Proprio tra cattolicesimo e letteratura gotica ci fu rapporto molto stretto.
Questa fu una visione sofferta, divisa tra la fedeltà alla corona inglese e l'obbedienza al Papa.
Nel XVIII i cattolici inglesi erano ancora discriminati.
L'esempio, fu il poeta Alexander Pope (1688-1744).
Egli non poté accedere agli studi, a causa del monopolio anglicano. Infatti, solo nel XIX, i cattolici inglesi riacquisirono i diritti.
Egli rivalutò sia le opere dei poeti greci e latini, come Orazio, e sia quelle dei poeti medioevali come Geoffrey Chaucer.
Rivalutando il Medio Evo, si rivalutò anche la tradizione cattolica.
Ora, sorge spontanea una domanda.
Perché nacque questo genere letterario?
Questo genere letterario nacque come reazione al razionalismo e di conseguenza all'Illuminismo.
Infatti, in nome della ragione, l'Illuminismo mortificò la ricerca del sacro e di ciò che sta al di fuori del mondo materiale.
Questo generò il romanzo gotico perché ad ogni azione corrisponde sempre una reazione che fu portata spesso all'eccesso.
E' giusto fare una riflessione a riguardo.
Cordiali saluti.

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