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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 10 giugno 2011

LA MASSONERIA, IL TRONO E L'ALTARE





Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere l'articolo del blog dell'Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie.
L'articolo è intitolato "La massoneria sotto il primo Impero. L'opera immortale di Henry Delassus/1".
Questo articolo ma i ha dato uno spunto per fare una mia considerazione.
Sulla massoneria, penso di avere detto molte cose.
Vi invito a rileggere i miei articoli intitolati "Massoneria e cattolicesimo, dov'è la divergenza?" e "Massoneria e cattolicesimo, parte II".
Ora, voglio riproporre le due discussioni su un versante diverso, ossia sul rapporto tra la massoneria, il trono e l'altare.
Ora, nel 1717, a Londra, fu ufficialmente fondata la Gran Loggia. In realtà, essa derivò dalle antiche corporazioni che costruivano le cattedrali e che erano, di fatto, degli ordini iniziatici.
Questo smentisce chi dice che la massoneria ha un'origine giudaica, a prescindere dalla leggenda di Hiram Abif.
Infatti, non mi risulta che gli ebrei avessero costruito delle cattedrali.
Nel XVIII secolo, la massoneria assunse i connotati che noi conosciamo.
Si pose come "ordine iniziatico del perfezionamento del'individuo" in cui gli affiliati condivisero ideali morali e metafisici ed il credere in Dio come "Grande Architetto dell'Universo".
Possiamo dire che la Gran Loggia di Londra pose le basi del teismo, ossia del credere nell'esistenza di un dio o di tanti dei e di realtà trascendenti.
Per la Gran Loggia di Londra il credere in Dio è un landmark.
Ora, la Gran Loggia di Londra, come la massoneria originaria, non era in sé antireligiosa.
Nella Gran Loggia di Londra, vi erano anglicani e cattolici. Questi ultimi videro nella massoneria un modo per avere visibilità e diritti.
Nelle logge francesi ed italiane vi erano monaci di vari ordini. Molte logge avevano anche il cappellano a cui facevano dire Messa.
Tuttavia, proprio perché la massoneria credeva in questo teismo, un credere in un dio svincolato dalle religioni rivelate, le forze anticlericali videro in essa un punto di riferimento e un mezzo per fare circolare le loro idee.
Questa cosa divenne particolarmente forte in Francia.
Il XVIII fu il secolo degli avventurieri.
Uno di questi fu il palermitano Giuseppe Balsamo, detto "Conte di Cagliostro", di cui parlai nell'articolo intitolato "Come morì Cagliostro?".
Il video che ho preso da Youtube parla di lui e della rocca di San Leo, rocca che visitai personalmente e che consiglio di visitare, come tutta la Valmarecchia riminese e le Marche.
Personaggi come Cagliostro proliferarono e si proposero come profeti e taumaturghi.
Un altro esempio fu un certo cavaliere Ramsay, uno scozzese protestante che si convertì al cattolicesimo, si schierò con gli Stuart e che si credette un mistico e dettò la linea della massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato. Lui, in realtà avrebbe voluto proporre la massoneria come un proseguimento dell'Ordine Templare.
In un secolo in cui ci furono una cristianità spaccata tra cattolici e protestanti ed una Chiesa cattolica dilaniata dalle lotte intestine tra gesuiti, gallicani, francescani, molinisti, agostiniani, giansenisti e tomisti ed in cui i realismi (ossia i poteri delle monarchie sulle Chiese nei vari Stati) si fecero sentire, personaggi simili proliferarono e fondarono delle loro logge.
Inoltre, con un minore potere della Chiesa iniziarono ad affermarsi il deismo, ossia una corrente di pensiero in cui il Dio è definito come "Essere Supremo" ed identificata anche l'ateismo.
In certi circoli iniziò a diffondersi anche il satanismo. Fu il caso, ad esempio, di madame Voisin, un oscuro personaggio vissuto nell'epoca di re Luigi XIV.
Quindi, la situazione pre-Rivoluzione francese non fu rosea.
Quindi, forse senza volerlo, la massoneria inglobò anche correnti di pensiero apertamente anticristiane.
Fu proprio questo suo teismo a fare sì che ciò avvenisse e in Francia questa tendenza divenne particolarmente marcata.
Quindi, la massoneria si divise tra chi era conservatore e favorevole a mantenere un certo tipo di rapporto tra il potere civile e quello religioso e chi, invece, rinnegò la religione e volle sovvertire l'ordine statuale. Questi ultimi diedero una forte spinta alla Rivoluzione francese.
Questa situazione si protrasse a lungo.
Nel XIX secolo la spaccatura fu palese. Il principe di Galles e futuro re Edoardo VII (nella foto, 1841-1910) fu un massone convinto, Gran Maestro della Grande Loggia di Londra, ma fa anche un fautore dell'alleanza tra trono ed altare e in ciò fu intransigente.
Non fu così in Francia e in Italia, ove la massoneria assunse un carattere decisamente anticlericale.
Edoardo decise di rompere con il Grand'Oriente di Francia perché quest'ultimo iniziò ad accettare anche gli atei.
Questo è proprio il problema della massoneria, il relativismo.
Noi cattolici non dobbiamo attaccare i massoni insultandoli ma sfidarli nel concetto stesso di verità assoluta.
Loro credono in un Dio svincolato della religioni e che le religioni siano tutte eguali.
Da qui nasce l'equivoco che porta al relativismo, ossia alla negazione delle verità assolute.
Ora, se si nega la verità assoluta si nega anche Dio perché Dio è la verità assoluta per antonomasia.
Gesù non insultò i suoi avversari ma li sfidò usando le parole giuste ed essendo costruttivo nei toni.
Ora, termino con una mia poesia.

U CAVALERI DI RAMSAY

Antiqui...l'anni ebbe di li Santi...
iddu, figghiu di Ramsay et cavaleri,
accussì 'n Roma chì vinni...chì fù prutistanti...
et a la casa di Stuart fici iddu sirvizzziu...
et di lu mondu...di fari dissi una Nova Terra Santa...
accussì 'n vuluntati et mystica...
picchì d'Alba christiana...esse vuliti una nova vuci...
ma chiddi chi vinniru...cù li lumi funu...et murìu lu cavaleri...
et anni desiru di tenebrìa...
et vinniru Diu, Cristu, la Maronna et li Santi furasteri...
et martyr vinni...comu eni oghje onne omu chì pria!

Cordiali saluti.



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