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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 19 giugno 2011

MARONI VS TREMONTI? HANNO RAGIONE ENTRAMBI!



Cari amici ed amiche.

Da Pontida (Bergamo), tuona la Lega Nord e, tra le varie richieste, vi è quella di un taglio delle tasse.
L'ha detto il Ministro delle Riforme e leader del Carroccio, Umberto Bossi, che ha confermato la richiesta il presidente Berlusconi di cambiare il passo, cosa più volte richiesta anche dal Ministro degli Interni, Roberto Maroni.
Il riferimento è alla politica economica.
Qui, la Lega Nord chiede al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti di ridurre le tasse.
Il ministro Tremonti, invece, vuole mantenere la linea del rigore.
Io penso che entrambi abbiano ragione.
Ha ragione il ministro Maroni. Infatti, serve una riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese.
L'Italia ha tante piccole imprese che non riescono ad assumere perché oberate dal fisco.
Questo alimenta la disoccupazione giovanile.
Schiacciate dal fisco, le famiglie fanno fatica a comperare e ciò blocca l'economia.
Ha ragione anche il ministro Tremonti perché con la situazione internazionale che c'è non c'è molto da scherzare.
Infatti, l'Italia ha il terzo debito pubblico più alto al mondo e vive in un contesto, quello dell'Unione Europea, che si trova in cattive acque, a causa della crisi in Grecia.
Infatti, la Grecia è oggi un Paese tecnicamente fallito, a causa della crisi economica e della speculazione.
Tra l'altro, il Paese ellenico è anche sull'orlo di una guerra civile.
Ora, la crisi greca potrebbe contagiare anche altri Paesi, come il Portogallo, l'Irlanda, il Belgio e l'Italia.
Per il nostro Paese sarebbe un autentico disastro, se le cose dovessero mettersi male.
Quindi, per evitare il peggio serve anche il rigore.
Servirà, quindi, una posizione di compromesso che faccia sì che, da un lato, sia ridotta la pressione fiscale e, dall'altro, che siano mantenuti i conti in ordine.
Si può già iniziare a fare ciò riducendo la spesa pubblica e facendo sì che i Comuni virtuosi possano spendere i loro soldi d'avanzo, che oggi non possono toccare, a causa del "Patto di stabilità".
Non c'è molto da scherzare.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.