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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 18 giugno 2011

MALTA, COSA STA SUCCEDENDO?


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questo articolo scritto sul giornale "Papale Papale", seguendo il link http://www.papalepapale.com/sdt/2011/06/e-se-malta-diventa-la-nuova-isola-di-white/.
Alla redazione di questo articolo ha collaborato anche l'amico Ivan Vassallo, che mi segue su Facebook.
La vittoria dei sì al recente referendum sul divorzio che si è tenuto ha fatto molta impressione sia agli stessi maltesi che a noi italiani e al resto del mondo.
Coloro che sono a favore del divorzio vedono in tale risultato un vero trionfo, il trionfo della civiltà.
In realtà, non è così!
L'articolo di Vassallo, che è ben scritto, recita:

"Proprio la nazione dove la cattolica è la "religione di Stato", l'isola sulle cui coste naufragò San Paolo, il quale invitava a "combattere la buona battaglia" conservando la fede", proprio qui (come ampiamente previsto dai più smaliziati grandi Paesi occidentali, ormai vecchi in questi trucchi) si sta usando il divorzio come clava per farsi strada precipitosamente fra tutte le altre tappe della rivoluzione radicale appena iniziata.
E così la cattolicissima si avvia, come da copione, a concludere tutti i salmi...in orgia: infatti già qualcuno accenna alla questione delle coppie omosessuali, altri "all'ignominia" del cattolicesimo come "religione ufficiale". Se per San Paolo, quando disse le succitate parole, la "corsa" era giunta al termine, qui la "corsa" è appena iniziata: "Malta saprà "combattere la buona battaglia conservando la fede"?".

L'articolo di Vassallo è condivisibile.
Tra l'altro, nel resoconto della Messa (dedicata alla Trinità) che, a Dio piacendo, scriverò domani, avrei voluto trattare anche il tema della famiglia.
La famiglia è tutti gli effetti la cellula della società e "Chiesa domestica".
In essa, la persona non nasce solo fisicamente ma si forma anche sul piano culturale e spirituale.
Purtroppo, il valore della famiglia è seriamente a rischio.
I giovani di oggi sono sempre più individualisti e, di fronte ad una scuola che spesso (almeno qui in Italia) è poco meritocratica ed incapace di trasmettere dei valori, essi crescono senza apprezzare il valore della vita, come comunione con gli altri e con Dio.
E così, i giovani si rinchiudono nelle loro stanze e di fronte ad un computer si creano una "vita parallela" su social-network.
Diventano sempre più egoisti e spesso arrivano a fare anche cose gravi come bullismo nelle scuole e le violenze di vario tipo.
Molto spesso, un giovane che è figlio di coniugi separati o divorziati si trova con un solo genitore, che magari lavora, mentre l'altro (che non è contatto con il figlio) lo vizia, per "compensare" la sua assenza.
Che valore possono avere dei giovani che vivono in queste condizioni?
Ogni uomo è il prodotto dell'ambiente da cui proviene.
Io penso che spesso due genitori che divorziano lo fanno per loro personali egoismi e non si rendono conto del male che fanno ai loro figli.
Certo, fa specie che a Malta, una terra di grande e nobile tradizione cristiana, abbia vinto il sì al divorzio.
Tra l'altro, nell'isola di Gozo ha vinto il no. Quindi, il sì non è stato generalizzato e qui si rischia una spaccatura nella società maltese, qualora il Parlamento facesse una legge troppo spinta in favore del divorzio.
Del resto, il 46% dei Maltesi ha votato no e di questo non si può non tenere conto.
Inoltre, come ha scritto giustamente Vassallo, vi è il rischio di un'"escalation".
Ora, i laicisti hanno chiesto che si istituisse il divorzio.
Dopo cosa vorranno?
Vorranno togliere i crocifissi dalle pubbliche vie?
Vorranno istituire i matrimoni gay?
Vorranno impedire ai preti di indossare l'abito talare in pubblico?
Ci si rende conto della direzione che si sta prendendo?
Qui in Italia, il nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si è detto favorevole a patrocinare il Gay Pride.
Spero che i cattolici che l'hanno votato si rendano conto dell'errore commesso.
E allora, riflettiamo!
Termino, segnalandovi la rivista "L'Eco di San Gabriele", rivista collegata al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, santuario che si trova in provincia di Teramo, in Abruzzo.
Il link è http://www.sangabriele.org/leco_completo.asp.
A questo grande Santo, io sono molto legato.
Invito a leggere questa rivista che parla anche di queste questioni. Se volete, potete anche abbonarvi ad essa.
Cordiali saluti.








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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".