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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 20 giugno 2011

SAN LUIGI GONZAGA E SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA, I SANTI DEI GIOVANI





Cari amici ed amiche.

Oggi, 21 giugno, è la festa di San Luigi Gonzaga, Patrono dei Giovani. Questo Santo mantovano nacvque nel 1568 e morì nel 1591. Egli fu il figlio del marchese di Castiglione delle Stiviere Ferrante I Gonzaga e di Marta Tana di Santena. Nacque nel castello di Castiglione delle Stiviere, nell'attuale provincia di Mantova.
San Luigi fu il figlio primogenito e, in quanto tale, erede del titolo di marchese.
Forse, già da subito si poteva intuire quello che sarebbe diventato.
Nel 1580 ricevette la Prima Comunione da San Carlo Borromeo, che fu in visita alla diocesi di Brescia, a cui Castiglione delle Stiviere apparteneva.
Nel 1581 andò a Madrid, come paggio di corte, presso re Filippo II.
Il padre lo volle educare alla vita militare ma egli fece un'altra scelta e a diciassette anni entrò nella Compagnia di Gesù (l'Ordine Gesuita) e si trasferì a Roma. Nel 1585 rinunciò al titolo di marchese, in favore del fratello minore Rodolfo.
Studiò teologia e filosofia. Tra i suoi insegnanti ci fu il cardinale Roberto Bellarmino.
Dal 1590 al 1591, una pestilenza fece morire molte persone, tra cui tre Papi (Sisto V, Urbano VII e Gregorio XIV). Con il confratello Camillo de Lellis (che venne poi canonizzato) si impegnò a soccorrere i malati.
Ammalatosi da tempo, Luigi soccorse solo i malati non contagiosi ma una volta trovò un malato per strada, se lo caricò sulle spalle e lo portò all'ospedale.
Morì pochi giorni dopo. Aveva solo 23 anni.
Nel 1605, Papa Paolo V lo beatificò e nel 1726, Papa Benedetto XIII lo canonizzò.
Papa Pio XI lo fece "Patrono dei giovani e degli studenti".
Il suo corpo riposa nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma. Il suo cranio, invece, è nella basilica a lui intitolata che si trova Castiglione delle Stiviere mentre la sua mandibola è a Rosolini, in provincia di Siracusa.
Negli USA esiste un'università inititolata a lui. L'università in questione è quella di Spokane.
Ora, voglio fare delle considerazioni a riguardo.
San Luigi Gonzaga fu il classico esempio di giovane rampollo di una famiglia potente, una persona che avrebbe potuto avere tutto dalla vita.
Invece, scelse di rinunciare a tutto e votò la sua gioventù a Cristo e si mise al servizio del prossimo.
Questo dimostra due cose.
La prima è che un'esperienza simile smentisce chi parla del "potente egoista", facendo certi discorsi pseudo-politici.
Giusto ieri, ero stato invitato ad una riunione dall'Associazione Civica Mantovana (http://www.associazionecivicamantovana.it) e discutendo con uno dei ragazzi di tale associazione era saltata fuori la "questione della classe". Intendiamoci, io non faccio parte dell'Associazione Civica Mantovana.
Il mio interlocutore, infatti, mi diceva di avere un parere molto negativo verso gli imprenditori in politica.
Io gli avevo risposto dicendo che il valore di una persona non si vede dal suo portafogli ma dai suoi valori più profondi.
Ergo, il bene che c'è in una persona prescinde dalla condizione sua o della sua famiglia.
Quindi, una persona ricca non è necessariamente una persona malvagia.
La ricchezza in sé non è malvagia. Il denaro non è lo "sterco del diavolo" o qualcosa di immondo, come non è immondo il potere. Malvagio può essere il rapporto che si instaura tra l'uomo e la sua ricchezza. Se l'uomo pone la sua ricchezza ed il suo potere come fini, allora sì che la ricchezza ed il potere assumono una connotazione negativa.
Un uomo del genere non è libero ma è schiavo della ricchezza e del potere materiale.
Però, se l'uomo pone la ricchezza ed il potere come mezzi per fare delle cose buone e come suoi fini sceglie valori più nobili ed alti, la ricchezza ed il potere diventano dei "valori aggiunti".
Il caso di San Luigi Gonzaga fu esemplare in ciò.
Lui, figlio di potenti nobili, ebbe un'ottima istruzione.
Avere come precettore il cardinal Bellarmino non fu cosa da poco.
Eppure, lui mise tutto questo patrimonio al servizio del prossimo e di Dio, accumulando un patrimonio più alto, in cielo.
Un'altra considerazione che faccio riguarda il contesto storico in cui questo Santo operò.
Il XVI secolo fu un periodo drammatico per la Chiesa cattolica.
Infatti, ci fu la Riforma protestante, che certamente fu istigata anche da situazioni negative dentro la Chiesa di allora ma che rischiò anche di disintegrare la cristianità europea.
L'Europa fu tutta una guerra tra cristiani, sia tra cattolici e protestanti, sia tra protestanti e sia tra gli stessi cattolici. I principi ed i re abbracciavano il protestantesimo e costringevano i sudditi a fare altrettanto o a lasciare tutto e ad andarsene. Era il principio del "Cuius regio, eius religio".
A ciò, si unì anche il pericolo dell'espansione turca in Europa, espansione che fu favorita anche dalle spaccature nella cristianità che furono causate dalla Riforma.
Personalità come San Luigi Gonzaga contribuì quindi a mantenere forte la Chiesa cattolica. Fu un marinaio in una barca nella tempesta. Del resto, la storia ce lo insegna.
Nei momenti difficili della Chiesa cattolica, le personalità grandi al suo interno emergono.
Avvenne ciò nel Medio Evo, con San Francesco d'Assisi e nel XVI secolo, con San Luigi Gonzaga ma la cosa si ripeté anche nei secoli successivi. Fu il caso di San Gabriele dell'Addolorata, un Santo a cui sono legato, per ovvi motivi.
La figura San Gabriele emerse in un periodo difficilissimo per la Chiesa, una Chiesa che fu già provata dagli scismi del XVI secolo, dai realismi del XVIII secolo, dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione francese.
Inoltre, San Gabriele visse nel periodo in cui ci fu l'unità d'Italia, un'unificazione che, però, fu innescata e promossa da forze anticlericali, logge massoniche e forze settarie. Vi invito a leggere questo articolo che mi è stato portato all'attenzione da Alessandra Spanò, che ringrazio, seguendo il link http://www.totustuus.me/modules.php?name=News&file=article&side=188.
Fu un'unificazione fatta contro la Chiesa.
San Gabriele emerse in questo contesto.
Ciò non è un caso, così come non può essere casuale il fatto che oggi San Gabriele dell'Addolorata e San Luigi Gonzaga siano i patroni di giovani, che rappresentano il futuro di una società.
Oggi, dobbiamo proporre modelli simili ai nostri giovani. Anzi, i giovani di oggi hanno ancora più bisogno di riferimenti simili.
Infatti, è pur vero che vi è stato un progresso scientifico e tecnologico ma vi è stata anche una regressione dei valori.
La famiglia è in crisi e la scuola non è in grado di trasmettere certi valori.
I giovani, molto spesso, si trovano con un solo genitore che spesso è assente, perché lavora.
E così, essi si chiudono nelle loro stanze e si mettono davanti ad un computer e navigano su Facebook e su altri social-network, ove conducono una sorta di "vita parallela".
Qualcuno mi darà dell'ipocrita perché anch'io ho un profilo su Facebook. Vorrei fare notare, però, che il mio profilo è collegato alla mia attività politica e culturale sul mio territorio. Tra l'altro, visto che la mia attività politica sul territorio è in crisi, avrei anche l'intenzione di chiudere il profilo su Facebook.
Purtroppo, molti giovani usano Facebook per colmare il vuoto che c'è nella vita reale.
Questo è sbagliato!
La vita è fatta di condivisione di valori e Facebook (come tutti gli altri social network) non offre ciò.
E così, i giovani diventano sempre più individualisti ed intenti a curare il proprio ego, anche a scapito degli altri.
A questo, si unisce anche la precarizzazione del lavoro, una precarizzazione dovuta ad una società poco meritocratica, incapace di cogliere i cambiamenti dell'economia e dei mercati e che pensa più a sopravvivere che non a vivere. Da tutto ciò nasce anche la disoccupazione, cosa che conosco bene, essendo anch'io attualmente disoccupato.
Della precarietà, ha parlato anche Sua Santità, Papa Benedetto XVI, durante l'omelia della Messa che ha celebrato domenica nella Repubblica di San Marino.
Tutto ciòà non va bene perché inficia la forza di tutta la società.
E allora, credo che sia il caso di guardare a figure come San Luigi Gonzaga e San Gabriele dell'Addolorata.
Sono esempi per tutti.
Se entrate nelle chiese, pregate per i giovani e chiedete le intercessioni a questi due grandi Santi.
Se volete, pregate anche per me.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Scusa Fucilone, quando nel tuo cosiddetto articolo (ancora non capisco perchè definisci come articoli ciò che scrivi su questo blog) dici "Il mio interlocutore, infatti, mi diceva di avere un parere molto negativo verso gli imprenditori in politica.
    Io gli avevo risposto dicendo che il valore di una persona non si vede dal suo portafogli ma dai suoi valori più profondi".... non è che per caso (ma giusto per puro caso) ti riferisci a qualche politico-imprenditore in particolare??? Giusto uno a caso??? e secondo te questo politico-imprenditore è una persona che ha dei valori profondi?????

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHHHHHHHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAAAAAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

    da cattolico quale ti definisci, solo per questo motivo non dovresti vedere di buon occhio il tuo politico-imprenditore di riferimento!

    saluti

    RispondiElimina
  2. Pasquale, vuole un consiglio spassionato?
    Guardi a quello che succede in casa sua!
    Si rilegga il brano del Vangelo che parla della pagliuzza e della trave.
    E' meglio per lei, mi creda!

    RispondiElimina

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