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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 18 giugno 2011

LA SANTISSIMA TRINITA'

Cari amici ed amiche.

Oggi è la solennità della Santissima Trinità. I brani che saranno letti nelle chiese sono quelli del libro dell'Esodo (capitolo 34, versetti 4b-6,8-9), del libro di Daniele (capitolo 3, versetti 52-56) della II lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 13, versetti 11-13) e del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 3, versetti 16-18).
Quello della Santissima Trinità è un dogma fondamentale della nostra religione.
Esso è riconosciuto dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa, da quelle protestanti storiche (luterani e calvinisti), da quella anglicana e da quella vetero-cattolica.
A qualcuno è difficile comprendere tutto ciò. Per i musulmani, noi siamo addirittura blasfemi, se non politeisti, quindi pagani. Quando diciamo il "Gloria" e il "Credo" e ci facciamo il segno della croce, per i musulmani, noi bestemmiamo.
La realtà non è così ed i musulmani dovrebbero spiegarci chi fu lo "spirito perfetto" che è citato nel Corano ebbe parte nel concepimento di Gesù, che per nella visione islamica è visto come un profeta. Forse, se capissero meglio il significato di ciò non ci accuserebbero più di blasfemia.
Noi riconosciamo Dio come Uno e Trino.
In realtà, non esistono tre divinità e non si può dire che le tre Persone in cui Dio opera siano semplicemente tre aspetti di Dio stesso.
In pratica, le tre Persone sono pienamente distinte ma consustanziali tra loro.
Sono fatte della stessa sostanza.
Le tre Persone della Trinità sono:
  1. Dio Padre, che è creatore del cielo e della Terra e di tutte le cose visibili ed invisbili.
  2. Il Figlio, che fu generato dal Padre prima di tutti i secoli e che si fece carne nella Vergine Maria e che salvò il mondo, morendo sulla croce e resuscitando.
  3. Spirito Santo, che è l'Amore perfetto e divino (agàpe) che il Padre ed il Figlio mandarono ai discepoli per renderli capaci di capire le Scritture.
Già nel Vecchio Testamento, la Bibbia ebraica, si poteva intendere questa natura di Dio che è Una e Trina.
Ad esempio, nel libro della Genesi (capitolo 1, versetto 26) Dio disse:

"Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza
...".

Quel "facciamo" può non essere identificato come un "plurale maiestatis".
Infatti, in altre occasione, Dio si rivolge ai patriarchi e ai profeti anche con la prima persona singolare.
Lo Sh'ma Yisrael è un esempio di ciò.
Un altro esempio è il primo comandamento. Dio si rivolse a Mosè, dicendogli:

"Non avrai un altro Dio all'infuori di me." e "Io sono il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione d'Egitto. Non avere altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo, né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto terra."

In altri passi del Vecchio Testamento, Dio usò sia la prima persona singolare che quella plurale.
L'ipotesi del "plurale maiestatis" sarebbe accettabile, se Dio si rivolgesse sempre con il "noi", quando parla di sé nelle Scritture.
Nel Nuovo Testamento, si parla di Gesù ma le altre due Persone della Trinità sono presenti.
Nel Vangelo secondo Giovanni, ciò è particolarmente marcato.
Nel Vangelo secondo Giovanni (capitolo 14, versetti 15-18) vi è scritto:

" Gesù disse: "Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito, affinché sia sempre con voi, lo Spirito di verità, che il mondo non può accogliere, perché non lo vede né lo conosce."".

La Santissima Trinità è quindi la perfetta comunione tra Padre, Figlio e Spirito, tre Persone distinte che sono fatte della stessa sostanza e che vivono in perfetta comunione ed armonia tra loro. L'uomo, in quanto fatto ad immagine e somiglianza di Dio, ha il dovere di vivere in comunione ed armonia con Dio e con il suo prossimo.
Il cristiano ha ancora di più questo dovere, perché è chiamato ad imitare Cristo.
Ora, l'uomo è staccato da Dio. Nel brano del Vecchio Testamento che sarà letto oggi, Mosè si inchinò faccia a terra.
Ciò non fu un atto per sminuire l'uomo ma per dargli una maggiore dignità poiché un atto simile servì a rendere testimonianza a Dio, con il suo amore.
Una persona che fa un grande atto d'amore verso un'altra non ha forse maggiore dignità?
Questo ragionamento vale di più se l'altra persona è Dio.
Oggi, noi dovremmo ricordarci di più del principio della Santissima Trinità, un esempio di comunione vera.
In questo mondo sempre più votato all'individualismo, fare passare questo concetto è sempre più difficile. L'articolo di ieri che è intitolato "Malta, cosa sta succedendo?" è una denuncia di ciò.
Dobbiamo davvero affidarci a Dio e cercare di conoscerlo.
Termino con una mia poesia-preghiera.

VUCI A U SPIRITU SANTU

"O duci cunsulaturi

prisenti d'u Patri altissimu
acqua viva, focu, amuri
santui crisma d'anima."

O santu cunsulaturi...
ibi...cà mia...tu avi a stari...
comu cù chiddi chì stani nto duluri...
et onne omu...chì sìi tu a sarvari!

"O duci cunsulaturi
prisenti d'u Patri altissimu
acqua viva, focu, amuri
santu crisma d'anima."

O santu cunsulaturi...
xhiamma chì fusti...su l'apostuli.
Sapientia vera di lu Signuri..
Luci a nuautri porta...nti li sèculi!
Amen.

Cordiali saluti.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".