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lunedì 6 giugno 2011

IV QUESITO DEI REFERENDUM? E' GIUSTO ASTENERSI!


Cari amici ed amiche.

Questo è il testo del IV quesito dei referendum che si terranno il 12 ed 13 giugno:
"Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1,2,3,5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n.51, recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza"?".
Ora, bisogna spiegare una cosa.
La succitata legge che si vorrebbe abrogare con questo referendum non fà sì che vi siano "cittadini al di sopra della legge".
Semplicemente, essa tutela coloro che svolgono un ruolo di Governo e fa sì che le loro funzioni possano essere espletate senza problemi.
Ad esempio, il Presidente del Consiglio dei Ministri deve fare un importante viaggio all'estero (ad esempio per qustioni diplomatiche) ma ha un processo sulle spalle.
Ora, il legittimo impedimento non toglie il processo ma fa sì che la persona da processare (in tal caso il Presidente del Consiglio dei Ministri) possa fare quel viaggio all'estero, espletando così le sue mansioni.
Inoltre, anche negli altri Paesi ci sono forme di tutela per chi governa.
Pensiamo alle misure adottate in Francia dal presidente Jacques Chirac.
Vi invito a leggere questo articolo del blog di Federico Punzi "JimMomo" che intitolato "Il caso Chirac, esempio di scudo reiterabile".
E allora, smettiamola con certe ipocrisie!
Tra l'altro, la democrazia si fonda sull'equilibrio dei poteri.
Se uno dei tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) prende una parte troppo preponderante, la democrazia va a farsi benedire.
Oggi, qui in Italia c'è un grosso problema.
La magistratura è autonoma.
Fino a qui, la cosa è positiva.
Ci mancherebbe altro che la magistratura non fosse più autonoma ma sottoposta ad uno degli altri due poteri.
Purtroppo, però, quanto successe negli anni '90, con "Tangentopoli", distrusse un'intera classe dirigente.
Infatti, ad essere investita da quello scandalo non fu solo la parte malata della politica (che c'era) ma anche quella sana, ossia coloro che non c'entravano niente con i fenomeni di corruzione.
Fu un caso di "giustizia sommaria" che distrusse un intero ceto dirigente.
Ciò indebolì la politica e rafforzò la magistratura, a discapito degli altri due poteri dello Stato.
Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione di squilibrio tra i tre poteri dello Stato.
Quindi, la democrazia è rischia di subire grossi danni!
Una bella mattina, un magistrato può svegliarsi e decidere di indagare chiunque gli stia antipatico.
E' ora di impedire queste cose.
Pertanto, cari amici, ASTENETEVI DAL VOTARE!
Andate al mare o dove volete...è meglio per tutti!
Cordiali saluti.

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