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venerdì 24 giugno 2011

RIFIUTI DI NAPOLI, NESSUNA PIANIFICAZIONE E TANTO POPULISMO


Cari amici ed amiche.

Questioni come quella dei rifiuti di Napoli non possono essere trattate con gli slogan o il populismo.
Devono essere trattate con strategia ed infrastrutture efficienti.
Il neo-sindaco Luigi De Magistris (nella foto) ha fatto promesse (come quella di togliere rifiuti in cinque giorni) ma ora c'è uno stato emergenziale.
La questione dei rifiuti va risolta con strategie serie.
Una di queste è la raccolta differenziata.
Bisogna fare in modo che i cittadini inizino a separare i rifiuti tra secco, organico, plastica, vetro e rifiuti ingombranti e contenenti materiale elettrico.
Ad esempio, si potrebbe anche incoraggiare il compostaggio in casa.
Il Comune potrebbe mettere a disposizione di ogni famiglia una composteria in cui mettere il rifiuti organici, come gli sfalci o i rifiuti della cucina. Quei rifiuti vengono così "digeriti" dai batteri e dalle muffe
Qui da noi, a Roncoferraro, una delle poche cose buone fatte dal Comune fu quella di dare ad ogni famiglia una composteria in comodato.
Per la cronaca, va detto che, per il resto, l'amministrazione comunale di Roncoferraro è molto carente. Ad esempio, non vi sono "piazzole ecologiche" adeguate e la raccolta differenziata (ad oggi) è solo al 40%.
Però, a Napoli, si potrebbe fare sì che ci sia una "cultura del compostaggio", con un'iniziativa analoga, ossia dando ad ogni famiglia napoletana una composteria in comodato.
Certo, periodicamente, gli organi preposti, come la Polizia Municipale, dovranno controllare che le famiglie usino la composteria e in base a ciò, si potrebbe fare pagare meno la TARSU, la Tassa sui Rifiuti.
L'uso delle composterie diminuirebbe il volume dei rifiuti.
Oltre a ciò, servono anche infrastrutture efficienti.
Servono delle "piazzole ecologiche" con tutti i contenitori delle varie tipologie di rifiuti, compresi gli olii esausti.
Servono anche gli impianti di compostaggio per i rifiuti organici (da cui si ricava anche il biogas, da cui si ricava energia elettrica) ed i termovalorizzatori.
Inoltre, serve anche il lavoro delle aziende che trattano il vetro, piuttosto che la plastica o il materiale elettrico.
La stessa cosa vale per gli olii esausti.
Nel 2009 proposi nel mio Comune (Roncoferraro, in provincia di Mantova) il metodo con cui trattare gli olii esausti.
Potete leggere ciò in questo articolo che scrissi su "Italia chiama Italia" e che è intitolato "Olii esausti, una risorsa economica ed ecologica".
Anche se attualmente sono in cerca di lavoro, sono tecnico del controllo di qualità, sicurezza ed ambiente, oltre ad essere tecnico di laboratorio chimico-biologico.
Quindi, penso di parlare con cognizione di causa.
Tra l'altro, la gestione dei rifiuti crea nuovi posti di lavoro. In questi tempi, ciò è una cosa molto positiva.
La questione dei rifiuti va risolta con tanto lavoro, progetti utili, tecnologie ed opere adeguate.
La demagogia non serve a nulla!
Cordiali saluti.

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