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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 4 giugno 2011

QUANDO TORNERA', IL FIGLIO DELL'UOMO TROVERA' ANCORA LA FEDE?

Cari amici ed amiche.

Oggi è l'Ascensione, la celebrazione del momento in cui Gesù Cristo risorto salì al cielo.
Voglio parlare di questa celebrazione, iniziando con una domanda.
Essa si rifà ad una frase del Vangelo secondo Luca (capitolo 18, versetto 8) che dice:
"Quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?".
Voglio fare questo ragionamento, partendo da un articolo scritto da Stefania Ragaglia sul blog "Symposium: Somnium Scipionis".
L'articolo è intitolato "Will e Kate sposi".
In questo suo bellissimo articolo, Stefania ha toccato la questione della Chiesa anglicana, che con la Corona inglese è legata.
Concordo pienamente con quanto espresso da Stefania. Vi sono molti prelati anglicani che su certe questioni sensibili (come quella degli omosessuali) non si distinguono dal resto della società secolarizzata.
Inoltre, Stefania ha fatto bene a parlare del rito in cui il celebrante fa il bellissimo gesto di avvolgere le mani degli sposi nella stola. E' un gesto antico che riflette la sacralità del matrimonio. Tuttavia, anche qui, la Chiesa anglicana va in contraddizione, per via del divorzio.
Questo deve dispiacere perché la Chiesa anglicana è una Chiesa sorella (gli anglicani sono nostri fratelli) ma deve fare anche riflettere.
Per via di queste questioni, nella Chiesa anglicana vi sono delle divisioni e molti anglicani in disaccordo con le direttive prese da Lambeth Palace (come quella che prevede l'ordinazione sacerdotale ed episcopale delle donne) sono passati al cattolicesimo.
Purtroppo, però, se Atene (la Chiesa anglicana) piange, Sparta (la Chiesa cattolica) non ride.
Infatti, anche tra noi cattolici, oggi, vi sono delle divisioni.
La dimostrazione di ciò è quanto è successo alle elezioni che si sono tenute ultimamente.
Qui vi sono stati sacerdoti ed associazioni cattoliche che, ad esempio, hanno appoggiato candidati che si sono posti in antitesi con la tradizione cattolica.
Si sono esposti esposti in prima persona, mascherando il tutto per "bene comune".
Ora, esponendosi a favore di chi non vuole la tradizione cattolica, questi prelati sono andati in netta contraddizione sia con la nozione di "bene comune" e sia con il loro magistero. Tra l'altro, essi si mettono anche in contrasto con quello che dicono la Santa Sede ed il Santo Padre. Addirittura, tra questi vi è chi sostiene che la Beatificazione del Venerabile Papa Giovanni Paolo II fosse stata "un'operazione di marketing". Questo è gravissimo!
Infatti, questo è un atto di offesa verso una grande figura, qual è quella dell'oggi Beato Giovanni Paolo II e di disobbedienza verso l'autorità della Chiesa.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Preti eterodossi? Fanno male alla Chiesa!". Pensiamo a don Andrea Gallo che, ultimamente, ne ha combinata un'altra delle sue, cantando "Bella ciao" in chiesa.
Questo rischia di mettere in cattiva luce la Chiesa. Giusto l'altro ieri, ero stato invitato in una riunione del circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro", il cui blog è "Nuove Prospettive per Roncoferraro". Uno dei partecipanti alla riunione ha detto che a Milano il sindaco Moratti ha perso per colpa della Chiesa. Io non concordo. Semmai, il mondo cattolico si è spaccato, proprio perché una parte di esso ha seguito quei preti che hanno appoggiato Pisapia, la cui lista contempla figure che si pongono in antitesi con la tradizione cattolica.
Ora, in un mondo così secolarizzato, queste divisioni ideologiche dentro la Chiesa non fanno bene.
Infatti, c'è già chi attacca la Chiesa, attaccandosi, ad esempio, al triste caso della pedofilia praticata da alcuni sacerdoti. E' un attacco strumentale perché la maggioranza dei casi di pedofilia non avviene in ambito ecclesiastico.
Però questa cosa è orchestrata da chi punta a creare scompiglio nella Chiesa e a metterla in cattiva luce, per fare sì che il suo messaggio venga offuscato.
Se poi, ci si divide, il gioco del secolarismo è fatto.
Quindi rischia di diventare difficile la diffusione del messaggio evangelico che verrà letto nelle letture di oggi.
Oggi, nelle nostre Messe, verranno letti i brani degli Atti degli Apostoli (capitolo 1, versetti 1-11), del Salmo 46 (47), della lettera di San Paolo agli Efesini (capitolo 1-versetti 17-23) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 28, versetti 16-20).
Il brano del Vangelo recita:
"Gli undici discepoli se ne andarono in Galilea, sul monte, nel luogo indicato loro da Gesù. Al vederlo lo adorarono; alcuni invece dubitarono.
Allora Gesù disse loro:" Ogni potere mi è stato dato in cielo e in terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo.".
Gesù disse questo prima di salire in cielo.
In pratica, egli disse di fare sì che gli altri si avvicinassero a lui.
Come si può fare questo?
Di certo si può fare ciò tramite le opere di carità. Del resto, la prima enciclica del Santo Padre Benedetto XVI è intitolato "Deus Caritas Est", ossia, "Dio è amore".
Tramite la carità, Gesù si rivela. Ogni uomo deve fare sì che Gesù si riveli.
Ogni uomo è chiamato a fare ciò.
C'è chi lo fa con il sacerdozio, quindi consacrando la vita a Dio, e c'è chi lo fa con la politica, con le opere sociali, con il proprio lavoro e anche con singoli gesti.
Certo, l'adesione al messaggio cristiano è libera.
Infatti, i discepoli di Gesù diventarono tali non per coercizione ma per libera volontà.
La dimostrazione di ciò sta nel fatto che quando egli fu crocifisso molti di loro lo abbandonarono.
Questo è importante e va sottolineato.
Dunque, oggi va riproposto questo messaggio.
Certo, essere cristiani costa.
Io stesso, ad esempio, ho visto allontanarsi da me degli amici che credevo affidabili.
Però, del resto, Gesù stesso disse:
"Se qualcuno vuole venire dietro me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua.".
Basta leggere il Vangelo secondo Matteo (capitolo 16, versetto 24).
Un esempio di questo tipo fu proprio la vita del Beato Giovanni Paolo II.
In un mondo in cui si è diffusa la cultura del successo subitaneo è difficile diffondere questo messaggio.
Però, non potremmo dirci cristiani se non facessimo ciò.
Vorrei terminare, facendo un'altra riflessione.
Si parla tanto di ecumenismo e di dialogo.
L'ecumenismo è una gran bella cosa ma va trattato in modo oculato.
Vi invito a leggere un mio articolo intitolato "Vecchi cattolici, chi sono?"
Nel commento che vi è sotto, l'interlocutrice che l'ha scritto (e che fa parte della confessione vetero-cattolica) ha esposto alcune critiche a quanto da me scritto.
Per esempio, io definì i vecchi cattolici "scismatici".
L'interlocutrice espose una sua critica dicendo che loro non sono scismatici e che, per avere aderito al giansenismo, vennero scomunicati.
Con rispetto, io rispondo dicendo che uno scisma ci fu.
La parola "scisma" deriva dal greco e significa "separazione".
E' logico, ad esempio, che quando un vescovo non obbedisce più al Papa ma agisce autonomamente vi sia una rottura.
Inoltre, sulla "filioque", la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio (a cui noi cattolici romani crediamo) la questione è superata da tempo.
Ergo, noi continueremo a pronunciare il nostro Credo che recita così:
"Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre, prima di tutti i secoli, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio, generato e non creato della stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui, tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato. Morì e fu sepolto. Il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture.
E' salito al cielo e siede alla destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria a giudicare vivi e morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo che è il Signore e dà la vita. E PROCEDE DAL PADRE E DAL FIGLIO e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo alla Chiesa, una santa, cattolica ed apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati, e aspetto la resurrezione dei morti e la vita nel mondo che verrà. Amen.".
Gli altri, come gli ortodossi ed i vecchi cattolici, lo recitino senza "filioque".
Del resto, l'edizione de "L'Osservatore romano" del 13/09/1995 riportò una nota del Pontificio consiglio della promozione dell'unità dei cristiani con cui si disse che la cosa fu ampiamente superata.
Con questo voglio dire che essere per l'ecumenismo significa non incapponirsi su alcune questioni linguistiche ma guardare i temi concreti e dialogare.
Il dialogo si fa tra idee differenti.
A tempo stesso, però, essere per l'ecumenismo e per il dialogo significa anche "non calarsi le brache". Purtroppo, tornando a quanto detto prima, alcuni preti hanno fatto ciò e gli effetti si vedono.
In un'epoca in cui la dottrina cristiana è sotto attacco, cose del genere vanno evitate.
Termino, segnalando che a Roncoferraro (in provincia di Mantova) vi è stato il crollo di parte del tetto della sagrestia della chiesa parrocchiale. Spero che chi di dovere si muova per fare sì che questo problema della nostra bella chiesa sia sistemato.
Vorrei che venisse ricordato, inoltre, anche l'arcivescovo di Smirne, monsignor Luigi Padovese, il prelato cattolico che un anno fa fu ucciso da un fondamentalista islamico.
Essere cristiani ha un costo. Mosignor Padovese pagò un prezzo altissimo. Dio, comunque, l'avrà sicuramente ricompensato.
Cordiali saliti.



2 commenti:

  1. buona giornata Antonio Gabriele, come avrai letto da me, io credo nella chiesa, in ciò che è stato detto, ma non mi trovo con alcune decisioni e comportamenti praticati da alcuni esponenti e rappresentanti attuali della chiesa, un saluto
    Alessandro

    RispondiElimina
  2. Che alcuni esponenti della Chiesa non si stiano comportando in modo corretto è vero.
    Questo allontana i fedeli.
    La Chiesa deve stare nel mondo e non essere del del mondo.
    Cordiali saluti.

    RispondiElimina

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Ringrazio un caro amico di questa foto.