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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 5 giugno 2011

BUON LAVORO, ONOREVOLE ALFANO!

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere l'articolo de "Il secolo d'Italia", seguendo il link http://www.secoloditalia.it/stories/Politica/1271_parliamone_del_pdl._ma_senza_omert/.
Ringrazio l'amico Vittorio Leo che su Facebook ha messo questo articolo all'attenzione di tutti.
Si volta pagina!
Dopo i deludenti risultati dele elezioni, nel Popolo della Libertà è tempo di fare delle serie riflessioni.
In seguito a queste riflessioni è stato deciso che il Popolo della Libertà avrà un nuovo segretario che è stato individuato nella figura del Ministro di Grazia e Giustizia, l'onorevole Angelino Alfano.
Io penso che questa sia stata una scelta giusta.
L'onorevole Alfano è sicuramente una personalità non legata a certe logiche di vecchia politica, come gli interessi delle correnti all'interno del partito.
Di sicuro, uno dei mali del Popolo della Libertà è proprio il fenomeno delle correnti.
Intendiamoci, è giusto che in un partito grosso (come il PdL) ci sia un pluralismo di idee.
Il problema è che quando si formano correnti interne che, pur di avere un po' di visibilità, arrivano a remare contro le altre, succede il caos. L'azione politica del partito diventa inefficace e gli effetti si vedono.
Il partito perde consensi e le elezioni.
E', ad esempio, il caso del PdL mantovano. Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Auguri all'onorevole Fava!".
Nel PdL mantovano di oggi vi è questa divisione continua tra la corrente del coordinatore Carlo Maccari (ex-Alleanza Nazionale) e quella di Enzo Lucchini (ex-Forza Italia).
Io penso che queste cose debbano essere superate.
Il PdL è un partito solo. Ci può essere il dibattito interno, come la dialettica. Dibattito e dialettica fanno parte del gioco.
Però, al momento delle elezioni, il partito deve mostrarsi unito e compatto.
Non ci devono essere "fronde" che, magari, arrivano a remare contro, facendo vincere la sinistra.
Quello che nel 2009 successe qui a Roncoferraro fu un esempio.
Qui, oggi, il PdL non esiste più.
Si è creato un circolo di centrodestra che si chiama "Nuove Prospettive per Roncoferraro" , il cui blog è http://prospettiveperroncoferraro.blogspot.com.
Va bene che ci sia questo circolo, di cui seguo con interesse le attività, però serve che ci sia anche il partito.
Un circolo di questo tipo può fiancheggiare i partiti del centrodestra, magari avvicinando quella fascia di elettori che "masticano" poco la politica ma che si riconoscono nelle tradizioni moderate e che vogliono partecipare.
Anzi, un circolo del genere sarebbe utile in queste condizioni.
Il problema è che se manca il partito il rischio di una dispersione di voti dell'area di centrodestra.
Vi faccio un esempio.
Ci saranno le elezioni amministrative a Roncoferraro.
Mancando il PdL, il circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro" si presenta in sua vece.
Magari, potrebbe succedere che gli elettori lo votino in massa, perché potrebbe presentarsi come il "nuovo", una sorta di "movimento civico" e non legato ai partiti ma pur sempre orientato verso il centrodestra, come potrebbe succedere il contrario, ossia che una quota di elettori "militanti" del PdL non lo voti, perché non si riconosce in esso.
In tale caso, vi sarebbe una dispersione di voti ed il centrodestra perderebbe le elezioni comunali, come al solito.
E' un rischio che va calcolato.
Per questo, spero in una riorganizzazione del PdL mantovano.
L'esempio del PdL mantovano è uno ma ci sono situazioni analoghe.
A differenza di altri, però, io credo che l'esperienza del Popolo della Libertà non vada archivata.
Ergo, non sarebbe giusto perché se si demolisse il PdL per fare un'altra cosa, ci sarebbe il rischio di cui ho parlato prima, una dispersione dei voti del centrodestra.
Sarebbe un grosso regalo per questa sinistra che è sempre più pilotata dai partiti massimalisti e da quelli populisti, come Sinistra, Ecologia e Libertà e l'Italia dei Valori.
La sinistra ragiona così, con il principio noto fin dai tempi di Giulio Cesare del "divide et impera".
E' esattamente quello che sistematicamente succede qui a Roncoferraro e nella provincia di Mantova ed è anche quello che è successo a Milano.
Vorrei invitare a leggere un articolo scritto dall'amico Claudio Saragozza sul suo blog http://saragozzaclaudio.blogspot.com.
L'articolo è intitolato "Questa non è la mia casa...la mia casa dov'è?".
Claudio ha denunciato una situazione di malessere che c'è. Capisco la sua frustrazione.
Io stesso ho denunciato le problematiche del PdL nella mia zona, come l'immobilismo, la presenza dei consiglieri comunali del partito che non stanno facendo nulla e la frammentazione in correnti.
La cosa mi ha fatto arrabbiare e mi ha frustrato a tale punto che sarei tentato di smettere di fare politica nella mia zona.
Pero, io ritengo che il PdL non debba essere demolito. Serve, però, una forte ristrutturazione del partito che deve cominciare dalla rimozione di coloro che l'hanno gestito male nei livelli locali, dall'inserimento dei giovani, di volti nuovi, nei suoi organigrammi e dal superamento dello correnti.
Io penso che l'onorevole Alfano possa fare sì che ci sia questo cambio di marcia.
Gli auguro, pertanto, buona fortuna.
Cordiali saluti.

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