Cari amici ed amiche.
Prima di incominciare, vi voglio segnalare un contatto ricevuto su questo blog dal signor Claudio Zarcone, padre del giovane Norman (il ragazzo morto suicida per via del disagio da egli provato di fronte al sistema poco meritocratico dell'università), che ha scritto un commento sul post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/12/no-alla-violenza.html.
Leggetelo e riflettete!
La cosa più brutta per un genitore e sopravvivere al proprio figliuolo!
Proprio da qui voglio fare partire la mia riflessione, per fare capire che l'Italia deve cambiare, se non vuole finire nel baratro!
Oggi, nello stabilimento FIAT di Mirafiori (Torino), si vota in un referendum il piano proposto dall'amministratore delegato della nota casa automobilistica Sergio Marchionne.
E' inutile dire che io sia dalla parte del signor Marchionne.
Marchionne ha ragione!
Qui c'è un piano che prevede ben 20.000.000.000 di Euro di investimenti per rilanciare la nota casa automobilistica.
Se questo piano dovesse andare in porto ci sarebbero più posti di lavoro e più posti di lavoro significherebbero maggiore produzione di ricchezza per il Paese.
Magari, sarà un po' "brutale" nell'esprimere i concetti ma Marchionne ha perfettamente ragione.
Lui non è un "benefattore" ma è un imprenditore, un uomo che lavora!
Putroppo, troppo spesso, è stato fatto passare il concetto in cui"uomo che lavora" è solo il lavoratore dipendente o l'operaio mentre l'imprenditore viene visto quasi come un malfattore o un ladro.
La verità è diversa.
Anche l'imprenditore è un uomo che lavora ed il lavoro onesto non disonora nessuno!
Non è disonorevole fare il netturbino, il bidello della scuola o l'operaio di una porcilaia, come fare l'operaio in una catena di montaggio, l'insegnante, l'impiegato, l'infermiere, il medico, l'artigiano, il commerciante o l'imprenditore. Il lavoro è lavoro!
Una frase del Primo Ministro britannico Winston Churchill, che era un uomo saggio, diceva:
"L'azienda privata non è una tigre feroce da uccidere o una vacca da mungere ma è un robusto cavallo che traina un carro molto pesante".
Smettiamola con questa "ipocrisia classista"!
Marchionne sta facendo il suo lavoro e non sta rubando soldi a nessuno.
Anzi, la FIAT sta investendo parte del suo capitale per fare dei progetti interessanti, qui in Italia.
Se al referendum dovesse vincere il "No" (che è tanto caldeggiato dalla CGIL), il rischio è che tutti questi progetti vadano "in fumo", che la FIAT lasci l'Italia e che si crei una spaventosa disoccupazione.
Dalla disoccupazione non possono nascere altro che povertà e conflitto sociale!
Non mi sembra che il piano di Marchionne leda i diritti di nessuno!
Voglio ricordare una cosa e poi concludo.
Purtroppo, qui in Italia è passato il concetto del "chiedere diritti".
Perché sia tale, un diritto non può prescindere dal dovere.
Un diritto senza dovere non è un diritto ma un "privilegio di casta".
Se oggi il nostro Paese è così indietro è perché tutti chiesero diritti ma non vollero i doveri.
Questo creò molte "caste", di cui oggi vediamo tragicamente gli effetti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 11 gennaio 2011
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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