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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 3 gennaio 2011

DIRITTI ACQUISITI E PRIVILEGI


Cari amici ed amiche.
Prendo spunto da una nota degli amici del "Minzolini Fan Club".
Colgo l'occasione per complimentarmi con loro. Seguo sempre il loro network e spero di farlo conoscere anche al di fuori di Facebook, anche citando le sue note.
Sveva Orlandini, Maria Teresa Bargelli, Anna Maria Mimma Raggi, Vito Schepisi, Ivana Pareschi ed altri stanno lavorando bene. Per me è un piacere averli come interlocutori.
Essi cercano di creare una "piattaforma" su cui confrontarsi.
Mi piace veramente. E' uno dei miei network preferiti, insieme al giornale "Italia chiama Italia".
In questa nota si parla dello Stato e di certi "diritti" che in realtà sono "privilegi".
Effettivamente, ci sono certe situazioni di "diritti" che in realtà sono "privilegi".
Ad esempio, i Comuni, specie quelli amministrati dalla sinistra, concedono con facilità servizi agli immigrati, non appena questi iniziano a battere i pugni sui tavoli e a protestare.
Purtroppo, per noi italiani questa cosa non vale e quei servizi elargiti con tanta solerzia all'immigrato, che magari si mette a battere i pugni e a strillare come un assatanato, vengono dati con maggiore parsimonia a chi è italiano ed è bisognoso Leggete questo mio vecchio articolo su "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/11228/2008-10-07.html.
Non voglio sembrare razzista ma questa è, purtroppo, una verità nota a tutti.
Inoltre, anche sulle pensioni va detta una cosa.
Purtroppo, noi paghiamo certi errori fatti in passato, specie negli anni '60, in cui si andava in pensione anche a quant'anni, età in cui si può benissimo continuare a lavorare.
Gli anni '60 furono un disastro, leggete l'articolo intitolato "Il sessantotto ed i giovani d'oggi", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/12/il-sessantotto-ed-i-giovani-doggi.html.
Quegli anni furono un disastro sia a livello culturale che economico.
Lo stesso discorso vale per la scuola e l'università.
Infatti, è molto difficile fare delle serie riforme sulla scuola e l'università (senza che vi siano becere manifestazioni con urla ed invettive) perché lì si crearono dei ceti privilegiati.
Si sa, togliere dei privilegi non è facile!
Infatti, chi li ha se li tiene e difficilmente sarebbe disposto a rinunziare ad essi, anche se dovesse andarne del bene del Paese.
E' logico che un diritto dato a pochi cessi di essere un diritto e diventi un privilegio.
Servono delle riforme che possano cambiare il quadro e migliorare il sistema che, altrimenti, potrebbe collassare.
Ringrazio chi su Facebook e in altre sedi mi ha fatto gli auguri di buon compleanno.
Non credevo di ricevere così tanti auguri e se qualcuno mi avesse detto che ci sarebbe stata una cosa del genere, gli avrei riso in faccia.
Non credevo di essere così seguito anche su questo blog.
Pertanto dico a tutti voi una parola:
GRAZIE!
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".