Cari amici ed amiche.
La politica non può essere vista come un "semplice esercizio del potere" o come "l'amministrazione di un condominio".
La politica è qualcosa di più.
La politica è una scienza che va usata con responsabilità.
Per questo, in politica contano molti fattori, come la preparazione (anche tecnica) su vari temi, la capacità di esprimere le posizioni, l'ideologia, la conoscenza del contesto e dei possibili scenari futuri e, ultimi ma non meno importanti, i rapporti umani.
I rapporti umani sono molto importanti per fare un'azione politica efficace.
Servono rapporti umani corretti sia con gli alleati che con gli avversari.
Con i primi, servono rapporti chiari.
Ad esempio, non è certamente cosa commendevole che una persona parli male di chi sta con lui, quando questi è assente.
Se ha qualcosa da dire ad una persona che sta con lui, deve dirla di fronte ad ella, cercando di non arrivare alla rottura.
Infatti, in politica, come nella vita, l'amico di oggi può diventare il peggiore nemico di domani.
Anzi, in politica vale di più questo concetto.
Quindi, se si arriva alla rottura, questa persona, prima alleata, può diventare il peggiore nemico e può fare perdere elezioni, gettare fango sull'attività politica stessa o mettere a rischio anche delle amministrazioni pubbliche, qualora la sua stessa parte politica sia al potere.
Certo, la cosa dipende dall'intelligenza degli interlocutori.
Logicamente, la rottura è inevitabile se, in un partito, c'è chi attacca la sua azione politica non per fare una critica costruttiva ma per puro personalismo.
L'uomo è anche ambizioso e questo può essere un pregio finché non arriva fare ad anteporre la sua ricerca di visibilità all'interesse di tutti e dell'intera sua parte politica.
Chi ha una leadership politica sa che essa dipende anche da chi sta sotto di lui che la appoggia.
Vi faccio un esempio.
Il presidente Silvio Berlusconi è leader del Popolo della Libertà e del centro destra perché la base del Popolo della Libertà e del centro destra ne riconosce la leadership e l'operato politico.
Quindi, il presidente Berlusconi è il leader legittimo del centro destra perché la base lo vuole.
Lo dimostrano tutte le vittorie alle elezioni.
Lo stesso discorso, si poté fare, per esempio, con Lorenzo de' Medici, detto il "Magnifico" (1449-1492) .
Egli fu signore di Firenze perché fu il popolo a volerlo.
Se il popolo fiorentino gli si fosse rivoltato in massa o se non lo avesse appoggiato, Lorenzo de' Medici sarebbe caduto.
Certo, la politica ai tempi di Lorenzo de' Medici era diversa da quella attuale. Lì vi erano anche congiure ed assassinii.
Oltre che con gli alleati, bisogna avere dei rapporti seri anche con gli avversari.
Io ammirai molto il Sindaco di Firenze Matteo Renzi che si recò ad Arcore dal presidente Berlusconi.
Il Sindaco fece questo per trattare un tema inerente alla città che egli amministra.
Lui agì per il bene della sua comunità.
Agire per il bene della comunità significa dovere interloquire con i vari livelli istituzionali, anche se questi sono della parte avversa.
Io, ad esempio, vengo spesso invitato alle riunioni del Comitato di Roncoferraro dell'Associazione Civica Mantovana (ACM, http://www.associazionecivicamantovana.it/acmprovinciale/).
Qui nel Comune di Roncoferraro, l'ACM è una forza di opposizione al centro sinistra che però è indipendente dal centro destra.
Se vengo interpellato, io non mi sottraggo al confronto.
Io ritengo che il confronto tra idee diverse sia utile perché fa crescere intellettualmente.
Certo, di sicuro, non mi iscriverò all'ACM. Non ho nulla contro questa associazione ma ho semplicemente un'idea diversa.
Io ero, sono e sarò di centro destra.
Magari, con l'ACM posso d'accordo su alcuni singoli temi locali (come le riunioni del Consiglio comunale da mettere in video, la questione delle strade da riparare o la questione dell'impianto "Fossil Free", http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/14466/2009-03-30.html) ma, nel complesso, non posso essere d'accordo con la politica intrapresa da quell'associazione.
Ad esempio, sull'energia nucleare, io sono favorevolissimo e l'ACM no!
Io sono un berlusconiano "di ferro" e difficilmente potrei trovarmi d'accordo con chi nell'ACM ha idee provenienti da esperienze politiche radicalmente diverse dalla mia e che, magari, non ha un'opinione positiva verso il presidente Berlusconi.
Io ritengo che il federalismo sia una cosa ottima quelli dell'ACM hanno qualche perplessità.
Io sono perplesso verso la riforma della Sanità valuta da Obama (ed espressi tali perplessità anche nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/buon-lavoro-onorevole-boenher.html) mentre nell'ACM c'è chi guarda con favore ad essa.
E ci sono tante altre differenze. Io sono legato indissolubilmente al centro destra.
Tutti, compresi quelli dell'ACM, sanno del mio pensiero.
Io sono sempre stato chiaro con tutti.
Se poi, vengo invitato a confrontarmi, io non mi tiro indietro.
A tale proposito, colgo l'occasione per replicare al signor Arnaldo Predari dell'ACM che, nel dicembre scorso fece un articolo con cui espose delle osservazioni sulle "Case dell'acqua" che si dovrebbero fare nel Mantovano.
Il signor Predari, scrisse una lettera al quotidiano "La Voce di Mantova" , citando una mia precedente missiva e me.
Al signor Predari, vorrei dire che io fui tra i primi a parlare di "Case dell'acqua" nel Mantovano ( con l'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/13422/2009-02-04.html e con un intervista al Telegiornale di "Telemantova" del 05 febbraio 2009) ma parlai in riferimento a quello che si fece a Milano e non al progetto della Provincia di Mantova, che è una cosa completamente diversa e su cui mi risulta che ci sia un'inchiesta. Leggete l'articolo della "Gazzetta di Mantova" http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/01/08/news/case-dell-acqua-ora-c-e-l-inchiesta-3130875.
Quindi, io parlai di ben altra cosa!
Io proposi un progetto virtuoso e che piacque tanto.
Penso di essere stato chiaro.
In politica servono rapporti chiari sia con chi è alleato e sia con chi non lo è.
Cordiali saluti.
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