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lunedì 17 gennaio 2011

LAICITA' SI'...ANTICLERICALISMO NO!




Cari amici ed amiche.
Io trovo che i contenuti di questa nota non siano condivisibili e che, anzi, per siano pieni di falsità.
In primis, vorrei ricordare che non è vero che la maggioranza degli atti di pedofilia e degli stupri sia causata da preti.
Dire che la maggioranza degli stupri e degli atti di pedofilia avvenga in ambito ecclesiastico è un'artificiosa baggianata messa in pedi da certi laicisti anticattolici ed anticristiani.
Secondo dati statistici seri, la maggioranza degli stupri e degli atti più efferati di pedofilia avvengono al di fuori della Chiesa.
Ho qui i dati presi da "Panorama". Vi invito a seguire questo link http://forum.panorama.it/f31/statistiche-pedofilia-tl9541/.
Quella nota è smentita dai fatti. Infatti, il 66% degli abusi avviene in ambito familiare.
Quindi, è ora di finirla di sparare sulla Chiesa.
I preti pedofili ci sono ma, grazie a Dio, sono una minoranza.
La maggioranza dei preti è caratterizzata da persone oneste e che hanno un ruolo sociale importantissimo.
Infatti, le parrocchie e le cattedrali hanno sempre avuto un ruolo fondamentale, non solo nella religione ma anche nella cultura e nell'ambito sociale.
Esse furono le "fucine" dell'Europa che, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 AD), non ebbe più un'identità.
Nelle nelle cattedrali, nei monasteri e nelle parrocchie tutto il patrimonio culturale delle epoche precedenti si salvò e si fecero altre cose.
Io, che sono mantovano, vi posso parlare del ruolo dell'Abbazia di San Benedetto Po a Polirone, abbazia che fu voluta dalla Gran Contessa Matilde di Canossa (1046-1115).
I monaci di quell'abbazia fecero opere di bonifica importanti che trasformarono una terra paludosa e malarica in un suolo fertile.
Pensiamo al Whisky. I monaci scozzesi, di ritorno dalla Terra Santa, furono all'avanguardia nel campo della distillazione.
Pensiamo alle cattedrali gotiche di tutta l'Europa, le cui fabbriche davano lavoro a tanta gente, e che fungevano sia da luoghi di culto, che da ospedali, luoghi in ricevere asilo e da "sale civiche", in cui discutere di argomenti di pubblico interesse.
Quindi, il ruolo della Chiesa fu importante sia nell'ambito religioso che sociale e politico.
Essa impedì la disgregazione sociale.
Tuttora, molte parrocchie ed altri enti religiosi sono impegnati alacremente per dare il contributo alla società.
Pensiamo allo scoutismo e al volontariato che tanto aiuto danno a chi ha bisogno.
Pensiamo ad associazioni come, ad esempio, "Comunione e Liberazione" (di cui parlai nell'articolo "Sussidiarietà sì, assistenzialismo no!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/sussidiarieta-si-assistenzialismo-no.html) o la "Caritas" che hanno un ruolo sociale molto forte di aiuto ai bisognosi.
Pensiamo ad associazioni che, come quella dei Salesiani di San Giovanni Bosco, si impegnano molto nell'istruzione dei giovani, come all'Ordine Passionista di San Gabriele dell'Addolorata (http://www.sangabriele.org/) che si impegna sempre nell'aiuto verso i giovani.
Per la cronaca, San Gabriele dell'Addolorata è il Protettore dei giovani.
Per questo, lanciai la provocazione della "parrocchia di Susano", che citai nell'articolo intitolato "Fede, un servizio verso gli altri", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/fede-un-servizio-verso-gli-altri.html.
Si può, quindi, capire che il ruolo sociale del Cristianesimo e della Chiesa è importante.
Anzi, vorrei dire una cosa al riguardo.
Nel 2009, qui a Roncoferraro (Mantova), ci furono le elezioni comunali.
Io collaborai con la lista di centro destra "Libertà di cambiare, diritto di crescere".
Al di là dell'esito negativo delle elezioni e di quanto avvenne in seguito, vorrei rivalutare un punto del programma della lista, programma che potrete trovare seguendo il link http://cambiarecrescere.altervista.org/.
In questo punto del programma è contemplata anche la collaborazione tra l'amministrazione comunale e le realtà parrocchiali.
Pur stando su due ambiti diversi, l'istituzione civile e quella religiosa possono cooperare per il bene della comunità.
Io spero che chi è in Consiglio Comunale provi a sollevare la questione.
Se fossi in Consiglio Comunale, io rilancerei questo punto e proverei a fare una discussione e a creare un dibattito con il Sindaco Candido Roveda e la sua Giunta di centro sinistra.
Io feci un'istanza al Comune, con cui proposi un evento culturale dedicato a Costantinopoli e ai Bizantini. In questo evento culturale era contemplata anche la possibilità di collaborare con la parrocchia di Roncoferraro, ad esempio con una mostra di icone in oratorio o facendo celebrare una liturgia cattolica di rito greco-bizantino, tenendo conto anche del fatto che anche degli ortodossi frequentino la nostra chiesa. Posso confermare ciò perché li ho visti entrare i chiesa e pregare. Avevo capito che erano ortodossi quando si fecero il segno della croce. Un evento simile sarebbe stato un momento di dialogo e di ecumenismo, cose che a sinistra dovrebbero essere sentite.
Peccato che non sia stato ascoltato.
Non ci deve essere la contrapposizione tra "palazzo e campanile".
L'anticlericalismo non portò nulla di buono.
Pensiamo al Messico di Plutarco Elias Calles (nella foto, 1877-1945) che fece chiamare i suoi figli Lenin, Satana e Lucifero.
Il suo anticlericalismo lo portò a fare delle vere e proprie stragi di persone innocenti che, ai suoi occhi, avevano la "colpa" di essere cristiani e di definì la Chiesa come "causa di tutte le sventure del Messico".
Purtroppo, anche qui da noi, ci sono tanti "piccoli Hébert", "piccoli Stalin", "piccoli Hitler" e "piccoli Calles" che continuano a parlare male della Chiesa, in nome della "laicità".
In realtà, quella che propongono loro non è laicità ma laicismo.
La vera laicità non disconosce le radici culturali e religiose di una realtà politica.
Lo Stato di Israele, di cui parlai nell'articolo "Israele, un esempio di laicità positiva" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/israele-un-esempio-di-laicita-positiva.html), è un esempio di questo tipo.
Pur non disconoscendo la propria radice ebraica, lo Stato di Israele riconosce la dignità e la libertà di chi non è ebreo.
Non posso approvare quello che dicono certi politici, certa stampa e certa gente contro la Chiesa.
Quindi, smettiamola con questo anticlericalismo che tanti danni fece.

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