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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 10 gennaio 2011

SUSSIDIARIETA' SI', ASSISTENZIALISMO NO!


Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere l'articolo su "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/24651/2011-01-10.html.
Qui in Italia servono riforme serie, come il federalismo.
Oltre queste riforme, però, ci deve essere anche un cambio di "cultura".
E' ora di smetterla con l'ASSISTENZIALISMO e di passare ad una sana politica di SUSSIDIARIETA'!
In tutti questi anni, l'assistenzialismo è stato un vero e proprio cancro per l'Italia.
Infatti, sono stati copiosamente elargiti fondi ad enti e persone che, spesso e volentieri non ne avevano nemmeno bisogno e ne hanno fatto un uso improprio.
Questo ha creato numerosi sistemi viziosi, dal fenomeno dei "falsi invalidi" a quello delle "baronie nelle università".
Colgo l'occasione per esprimere la mia dura condanna verso il gesto della rimozione della targa posta in memoria di Norman Zarcone nell'Università di Palermo.
Di questo studente, che si suicidò perché in grosso disagio verso "baronia" che favoriva le persone ad essa vicine e non si comportava con meritocrazia, parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/12/no-alla-violenza.html.
Tra l'altro, anche il Ministro dell'Istruzione, onorevole Mariastella Gelmini, ha caldeggiato l'applicazione della targa in memoria di quel giovane che aveva tanti sogni e progetti utili aper fare il bene di sé stesso e degli altri ma che si è visto chiudere tutte le porte perché c'è un sistema che non favorisce una sana cultura meritocratica.
Che Dio sia con lui ed i suoi cari.
L'assistenzialismo sfrenato degli anni passati ha causato tutto ciò.
Io credo che sia arrivato il momento di passare dall'assistenzialismo alla sussidiarietà.
Con la sussidiaretà, questi abusi sono destinati a finire perché l'istituzione pubblica darà sì dei fondi ma solo se finalizzati alla realizzazione di un progetto serio e di politiche virtuose.
Un ottimo esempio di sussidiarietà è la Regione Lombardia, che è governata dal presidente Roberto Formigoni. Essa è molto virtuosa.
Ad esempio, qui in Lombardia ci sono molti agriturismi.
La Regione dà sì i fondi a chi vuole aprire un'attività di agriturismo però essa VERIFICA che tale attività sia aperta ed operativa e che ci sia ogni cosa afferente ad essa come, ad esempio, gli orti, i suini (per la produzione di carne e salumi), le viti (per produrre uva e vino) ed altro.
Se queste condizioni ci sono, la Regione sovvenziona.
In caso contrario, questi fondi non vengono più erogati.
Questa è una politica seria e devo dire che mi piace.
In pratica l'istituzione aiuta un determinato soggetto ma questo deve dimostrare di volere effettivamente fare quel determinato progetto che si era proposto di fare.
Io credo che questa politica debba essere applicata in ogni campo.
Ad esempio, nelle scuole e nelle università, dovranno essere sovvezionate solo le attività realmente virtuose.
Questo avrà la funzione di limitare le "baronie".
Inoltre, non si dovrà più delegare tutto all'istituzione pubblica ma ci dovrà essere anche una partecipazione privata.
Ad esempio, ci potrebbe essere una situazione in cui un'azienda privata decida di finanziare una determinata facoltà universitaria o una determinata scuola superiore che ha un determinato progetto e che poi segua anche determinati alunni che potrebbe assumere, una volta finiti gli studi.
Io penso che questo possa essere molto positivo perché potrebbe creare il "ponte" tra istruzione e mondo del lavoro, quel "ponte" che negli anni passati (compreso il periodo in cui studiavo io) è mancato, contribuendo a creare la disoccupazione giovanile, fenomeno che, purtroppo, sto conoscendo di persona, essendo attualmente in cerca di lavoro.
Io penso che una maggiore politica di sussidiarietà ed un maggiore investimento privato possano creare nuove opportunità ed avvicinare l'Italia alle grandi realtà moderne, come quelle anglosassoni, come USA, Canada, Regno Unito ed Australia.
Adesso, qualche "buonista" mi dirà che quello che ho scritto non è cristiano e mi darà dell'ipocrita.
Io gli rispondo dicendo che ciò non è vero!
Infatti, la sussidiarietà fa parte della Dottrina sociale della Chiesa. Pensiamo a Papa Leone XIII (nella foto, 1810-1903) con la sua enciclica "Rerum Novarum".
Pensiamo anche al movimento "Comunione e Liberazione" (http://www.clonline.org/) che ha assunto pienamente queste ottima dottrina.
Metto il link di "Comunione e Liberazione" tra i "Link preferiti" di questo blog, così potrete consultare il sito quando vorrete.
Quindi, chi parla male della sussidiarietà e di "Comunione e Liberazione", lo fa o per scarsa conoscenza o per una volontà di conservare un sistema che tanti danni ha fatto e che l'Italia non può più reggere.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".