Cari amici ed amiche.
Vorrei parlarvi della "laicità positiva", la vera laicità, portandovi come esempio lo Stato di Israele.
Esso è uno Stato laico ma che non disconosce le radici più profonde della sua popolazione.
Guardate il suo stemma. Esso reca la menorah, il candelabro ebraico che simboleggia il rogo ardente che vide Mosè.
Lo stesso si può dire delle monete, delle quali ho messo qui sopra due foto. Per la cronaca, la moneta in questione è un pezzo della mia piccola collezione.
Sulla sua bandiera è raffigurata la Stella di Davide.
I sondati dell'esercito israeliano giurano su Masada. Di ciò, parlai nell'articolo intitolato "Masada, suicidio o martirio?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/masada-suicidio-o-martirio.html.
Sono tutti simboli della religione ebraica ma Israele è uno stato laico.
In esso, un cristiano è rispettato così come sono rispettati i culti diversi dal Giudaismo, che hanno diritto di esprimersi.
Me l'hanno confermato i miei interlocutori che sono stati in Israele, tra i quali ricordo anche Morris Sonnino, di cui parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/una-riflessione_14.html e a cui rinnovo la mia stima.
Quando lui è stato insultato così pesantemente ed è stato insultato anche lo Stato di Israele ho provato un senso di schifo.
Se l'autore degli insulti fosse cristiano (come me) io mi sentirei a disagio perché la Chiesa si sta impegnando molto nel dialogo con il mondo ebraico ed anche la maggioranza di noi cattolici (me compreso) vuole vivere in pace e (perché no?) in amicizia con i nostri "fratelli maggiori" ebrei.
Certi commenti mi offendono come uomo, come cittadino di un Paese civile e come cattolico praticante.
Confermo quanto detto su Sonnino che, se non la mia amicizia (perché non lo conosco direttamente), si è guadagnato la mia stima ed il mio sincero rispetto.
E' uno dei miei migliori interlocutori.
Come ho già detto lo Stato di Israele non rifiuta la propria radice ebraica ma garantisce la libertà di culto e la tolleranza verso gli altri.
Allora noi, possiamo capire che la vera laicità non è il rifiuto della cultura, della religione dominante e dei suoi simboli, che di essa fanno parte.
La vera laicità è sì la separazione tra Stato e organi religiosi ma essa non è un rifiuto della religione ma rivendica anche per essa uno spazio nella vita pubblica.
Allora ci riallacciamo al tema dell'articolo di oggi, http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/fede-un-servizio-verso-gli-altri.html.
Anche noi dobbiamo fare come i nostri amici israeliani. Ci stanno dando una grande lezione.
Si può essere laici senza togliere i crocifissi presenti nelle scuole e nei pubblici uffici o senza vietare ai bambini di cantare le canzoni di Natale.
Solo questa è l'unica vera laicità.
Quando si tolgono i crocifissi o non si fanno cantare più le canzoni di Natale non si fa un'opera di laicità ma si rischia di tagliare la propria radice culturali.
Ciò sarebbe la morte della nostra civiltà.
Cordiali saluti.
Un bell'articolo veramente ben documentato; condivido in pieno
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaIsraele si sta comportando bene.
Esso è uno Stato che riconosce la libertà di culto ma che non disconosce le proprie radici.
Cordiali saluti.