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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 29 gennaio 2011

IN MEMORY OF KING CHARLES I

Cari amici ed amiche.

Oggi è il IV domenica del Tempo Ordinario, è la festa di San Valerio ed è anche la Commemorazione del martirio di re Carlo I Stuart, re d'Inghilterra, di Scozia e d'Irlanda e Santo della Chiesa anglicana, il cui culto, però, è tollerato anche nell'ambito di noi cattolici.
Nelle nostre chiese, verranno letti i brani del Libro di Sofonìa (capitolo 2, versetto 3 e capitolo 3, versetti 12-13), il Salmo 145, della I Lettera di San Paolo ai Corinzi ( capitolo 1, versetti 26-31) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 1-12a).
Questi brani parlano della strada che deve percorrere un credente perché Dio vuole che egli sia sia così.
Nel brano del Vangelo secondo Matteo vi è la sintesi di questo, nel celebre "discorso della montagna" fatto da Gesù che dice:

"Alla vista delle folle Gesù salì sul monte e, come fu seduto, si accostarono a lui i suoi discepoli. Allora aprì la sua bocca per ammaestrarli, dicendo:
"Beati i poveri in spirito,
perché di esi è il Regno dei Cieli.
Beati quelli che piangono,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché trovrranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché troveranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia,
poiché di essi è il Regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno a causa del mio nome e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male a causa mia; rallegratevi ed esultate poiché grande è la vostra ricompensa che è nei cieli.".

Queste parole sono sempre attuali. Lo furono nei tempi antichi, quando i cristiani furono perseguitati e lo sono ancora oggi, sia ove i cristiani sono ancora perseguitati e sia qui da noi, ove non vi sono persecuzioni ma vi è il laicismo, che vuole scalzare la religione dalla vita pubblica e che, anzi, porta ad irridere la religione stessa. Giusto ieri sera, durante la Messa Vespertina, nella sua omelia, il parroco di Roncoferraro ha raccontato una sua vicenda passata all'università in cui vide un ragazzo che stava cavando un fazzoletto dalla tasca e nel fare ciò fece cadere una corona del Rosario che era nella tasca stessa. Nel cadere sul pavimento, la corona del Rosario fece rumore e tutti i suoi compagni si girarono verso di lui. Lui divenne rosso. Purtroppo, la dimensione religiosa è spesso irrisa. Io ho potuto constatare di persona ciò, quando mandai la cartolina ad un mio amico e questi e la sua famiglia risero perché su di essa vi era raffigurato San Gabriele dell'Addolorata. Di ciò, parlai in più occasioni. Inoltre, con tono quasi canzonatorio, mi vengono dette espressioni come "Vai in chiesa alla domenica?", "Ti confessi?", "Cosa dici al prete, quando ti confessi?", "Gli dici i tuoi segreti ed i fatti degli altri?, "Prendi la Comunione?". Questo è il livello in cui siamo arrivati! Gesù, ci dette la strada che dobbiamo percorrere. Dio non creò l'uomo collerico, corrotto nell'anima ed incline ad ogni nefandezza ed ingiustizia. Dio creò l'uomo per fare il bene. Per questo Gesù parla di "beatitudini". Esse rendono l'uomo una perfetta immagine di Gesù e, di conseguenza, di Dio stesso. E così, si ripete anche quello che è scritto nel Libro della Genesi, in cui Dio disse:

"Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza.".

Gesù ci dette la strada con le "beatitudini", cosa già annunciata dal Libro di Sofonìa. Le "beatitudini" rendono l'uomo immagine di Gesù. Infatti, egli fu mite, soffrì, ebbe misericordia, operò la pace, fu puro di cuore, fu povero in spirito, fu insultato e fu perseguitato dalla giustizia. Essere con Gesù Cristo significa anche questo. Ciò può fare comprendere meglio anche la vicenda del martirio di re Carlo I Stuart. Ne parlai in vari articoli, come quello intitolato "Cromwell? Il progenitore di Lenin! Re Carlo I? Un Santo!", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/cromwell-il-progenitore-di-lenin-re.html, e quello intitolato "Re Carlo I Stuart, il precursore dell'anglo-cattolicesimo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/re-carlo-i-stuart-il-precursore.html. Egli venne martirizzato il 30 gennaio del 1649, dopo che venne sconfitto dai puritani di Oliver Cromwell, che Nostradamus definì "falsi Santi", ed un processo farsa. Il 20 gennaio del 1640, iniziò ufficialmente il processo contro di lui. Fu un processo farsa perché già i giudici l'ebbero condannato prima del tempo. Carlo, allora, fece una cosa che disse un grande Dottore della Chiesa, Sant'Agostino. Per questo illuminato Dottore della Chiesa un cristiano deve disobbedire di fronte ad una legge ingiusta. Re Carlo fece esattamente questo. Lui non fece scene plateali perché capì che quei giudici illegittimi ( e legati ad un potere che si affermò con la violenza) l'ebbero già condannato. Si limitò solo a rispondere:

"Desidererei conoscere da quale autorità sono stato convocato in questo luogo.".

Fu una vera e propria "Imitatio Christi". Infatti, re Carlo I imitò Cristo di fronte al Sinedrio e a Pilato. Per questo re Carlo I deve essere considerato un esempio di cristianità vera. Il martirio di re Carlo I fu un evento che grave che si sentì per tutta l'Europa. Ebbe risonanza in Francia come in Spagna e qui in Italia. Ebbe risonanza nella Repubblica di Venezia come in nello Stato Pontificio e nel Regno di Napoli. Fu la prima volta che un re venne incriminato ingiustamente, decapitato e sostituito da un regime autoritario e violento. Ciò avvenne anche per mezzo di giudici legati ad un potere violento. Anche oggi, il tema dei giudici è molto attuale. C'è chi vede nel giudice e nella magistratura l'etica. Purtroppo non è così. Anzi, i giudici sono uomini e, come tali, possono sbagliare e quando (in buona fede o di proposito) un giudice sbaglia, si possono rovinare molte vite. Quindi, è giusto delegittimare un giudice che non agisce giustizia. Anzi, un giudice che non agisce secondo giusta ma per altri fini (politici, economici o quant'altro) è già delegittimato. Vi invito a consultare il sito della Monarchia britannica, seguendo il link http://www.royal.gov.uk/HistoryoftheMonarchy/KingsandQueensoftheUnitedKingdom/TheStuarts/CharlesI.aspx. Vi invito anche a leggere anche sito della Società del Martire re Carlo (in inglese, The Society of King Charles the Martyr), seguendo il link http://www.skcm.org/. Il link sarà inserito nella voce "Lin preferiti" di questo blog. Termino con una mia poesia.

INTERCESSIO KAROLI

"KAROLUS, REX ANGLIAE, SCOTIAE ET HIBERNIAE,

DEFENSOR FIDEI, MARTYR ET SANCTUS ECCLESIAE,

IN NOMINE PATRIS ET FILII ET SPIRITUS SANCTI,

ORA PRO NOBIS.".

Carlu, o bonu rè et martyr, pè onne victima di nequizia...

priati...comu pè l'animi tutti...et di l'omu friddizza...

a Diu parrati...et la prighera purtati.... pè vera ghjustizia,

ché Ellu...pè mezu di lu So' Figghiu...dà pò la Sarvizza.

Amen.

Cordiali saluti e buona domenica.

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