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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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venerdì 21 gennaio 2011

LA DEVOZIONE MICAELITA NELL'INGHILTERRA MEDIOEVALE











Cari amici ed amiche.
In questa poesia parla del tema di questo articolo, la devozione micaelita nell'Inghilterra medioevale.
Già evocai il tema nell'articolo intitolato "Via Sancti Michaeli", http://thecandelabra.blogspot.com/2010/05/via-sancti-michaeli.html.
Proprio così, in Inghilterra ci fu una devozione molto particolare verso il Principe delle Milizie Angeliche, San Michele, l'angelo che sconfisse il ribelle, empio e superbo Lucifero.
Di questo Santo parlai anche nell'articolo intitolato "Le radici giudaiche del Cristianesimo", http://thecandelabra.blogspot.com/2011/01/le-radici-giudaiche-del-cristianesimo.html.
Questa devozione fu particolarmente forte nel sud-ovest del Paese, nel Somerset e in Cornovaglia.
La ricerca che sto facendo e che qui sto illustrando vuole mettere in luce un aspetto fondamentale della religione del Medio Evo inglese.
Una cosa a dir poco sorprendente è il fatto che la famosa isola francese Mont Saint Michel (che ospita un'antica abbazia) abbia una "gemella" in Cornovaglia. Anch'essa si chiama Mount Saint Michael.
Chi vuole visitare il sito, vada al link http://www.stmichaelsmount.co.uk/.
Come sulla più nota isola francese, anche qui vi era un importante monastero, che fu soppresso in seguito alle decisioni prese da re Enrico VIII, di cui parlai nell'articolo intitolato "Inghilterra, dissoluzione dei monasteri, patrimonio perduto, http://thecandelabra.blogspot.com/2010/09/inghilterra-dissoluzione-dei-monasteri.html.
Anche qui vi sono delle leggende.
Una di queste parla di un gigante di nome Cormoran che viveva sul monte e che rubava le pecore ed i buoi per sfamare la sua ingordigia.
Una notte, un ragazzo di nome Jack scavò una buca e mentre stava per sorgere il Sole svegliò il gigante soffiando. Questi si svegliò ed arrabbiato rincorse Jack ma, accecato dal Sole, cadde nella buca e si sfracellò.
Un'altra leggenda, di sicuro cristiana, parla della visione di alcuni pescatori nel 495 AD.
A questi pescatori comparve San Michele.
Da qui, vi fu la decisione di erigere il cenobio.
Oltre quest'isola, nel sud-ovest dell'Inghilterra vi sono altre testimonianze di devozione verso San Michele.
Una di queste è la cittadina di Helston. Con la Rivoluzione industriale, questa cittadina divenne un centro di minatori ma è di origini molto antiche.
Il suo nome significa "Pietra dell'Inferno".
Si trova in Cornovaglia, sulla Penisola di Lizard. Anche qui, la devozione per San Michele è molto forte.
Qui vi è una chiesa molto antica che è dedicata a questo grande Santo.
Tra l'altro, duante la festa ad egli dedicata, si balla la "Furry dance" , una danza antichissima che ad oggi è conservata solo in parte. Infatti, con lo scisma anglicano (1534), i riferimenti al Papa furono tolti.
Helston e tutte le sue leggende ispirarono anche un famoso videogioco "Realms of the Haunting" (http://www.realmsofthehaunting.com/).
Questo videogioco, che conosco molto bene (perché ci giocavo spesso) è caratterizzato da enigmi basati sulle leggende della Cornovaglia.
Tra l'altro, esso è uno "spara tutto" (tipo "Doom", per intenderci) con una trama e filmati, in cui partecipano attori famosi come David Learner, nei panni del malvagio Belial.
Io, che sono uno che non si sa fare gli affari propri, volli verificare se la trama del gioco si rifaceva a leggende storiche o se era inventata di sana pianta.
Ho questa passione, che ci posso fare? Sono affamato di sapere!
I miei amici ed i miei parenti sanno che ho questo "vizio".
Iniziai una ricerca e vidi che, effettivamente, il gioco si rifaceva a certe leggende antiche.
Questo mi avvicinò anche a San Michele, che oggi è uno dei Santi che preferisco.
Non c'è solo questo. Infatti, Helston è gemellata con una città italiana, Sasso Marconi, in Provincia di Bologna.
C'anche un'altra realtà che ebbe a che fare con San Michele, Glastonbury.
Ne parlai negli articoli intitolati "Glastonbury e la storia del Santo Graal e di re Artù", http://thecandelabra.blogspot.com/2010/05/glastonbury-e-la-storia-del-santo-graal.html e "Dove potrebbe essere il Santo Graal, http://thecandelabra.blogspot.com/2010/11/dove-potrebbe-essere-il-santo-graal.html.
Qui, infatti, vi è una collina detta Tor.
Su questo colle, che già ospitava antichi insediamenti fin dal Neolitico e su cui furono trovati anche resti d anfore romane, venne eretta una chiesa.
Chi fu il Santo a cui la chiesa fu dedicata?
San Michele!
Proprio così, questo angelo è ancora protagonista.
La chiesa venne distrutta da un terremoto nel 1275 ma nel 1360 fu ricostruita e sopravvisse fino al periodo di re Enrico VIII che la soppresse. La chiesa andò in rovina e rimase solo la torre campanaria che divenne Torre di San Michele.
Nel 1539, questa torre fu il luogo in cui venne impiccato e squartato Richard Whiting, l'ultimo abate della famosa Abbazia di Glastonbury, abbazia che pare abbia ospitato (o, forse, ospiti ancora) il Santo Graal e le spoglie di re Artù.
Anche qui c'è un mistero.
Infatti, nel V secolo AD, quando gli Angli ed i Sassoni, popoli germanici e pagani invasero la Britannia (dopo che il re britannico-romano Vortigern li chiamò come mercenari nel 449), la loro avanzata si arrestò proprio ai confini dell'odierno Galles e non giunse su questa terra e né in Cornovaglia.
Le popolazioni britannico-romane erano cristiane mentre gli Angli ed i Sassoni, provenienti dall'attuale Danimarca, erano pagani.
Secondo alcuni, pare che fosse stato un grande condottiero cristiano e britannico-romano a fermare l'avanzata degli Angli e dei Sassoni.
Che non fosse stato davvero il leggendario re Artù?
A prescindere da tutto ciò, va detto che nell'Inghilterra medioevale c'era una grande tradizione cristiana. In essa vi era una forte devozione verso San Michele.
Oggi, resta ben poco di essa. Tra lo scisma anglicano e la dissoluzione dei monasteri, la Riforma sotto re Edoardo VI e la regina Elisabetta I, l'iconoclastia dei puritani di Cromwell e la secolarizzazione che toglie ogni interesse verso la religione, tanta parte di questo patrimonio è oggi perduta.
Molto spesso, la politica annienta il patrimonio culturale e di fede.
Lo seppero, ad esempio, i russi, che videro distruggere molte chiese antiche, durante il buio e triste periodo sovietico, o noi italiani, che durante il periodo fascista, vedemmo distruggere interi quartieri storici di Roma.
A volte, si fanno gesti sconsiderati.
Cordiali saluti.












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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.