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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 3 gennaio 2011

COPTI, UN PATRIMONIO DA SALVARE

Cari amici ed amiche.

Quanto successo nel giorno di Capodanno ad Alessandria d'Egitto è stato gravissimo!
Come tutti voi già sapete, nella città egiziana vi è stato un gravissimo attentato contro una chiesa copto-ortodossa.
Questo è stato un atto molto grave sia dal punto di vista religioso, che da quello politico e culturale.
E' stato grave dal punto di vista religioso perché è stata attaccata una comunità inerme che, agli occhi dei terroristi, aveva la "colpa" di essere una religione diversa dalla loro.
E' stato un atto grave dal punto di vista politico perché chi ha fatto questo ha puntato a destabilizzare il Governo laico del presidente Hosni Mubarak e a portare l'Egitto sull'orlo di una guerra civile.
E' stato un atto molto grave anche sul piano culturale.
Infatti, i copti sono una comunità molto antica.
Essi sono la maggiore comunità cristiana d'Egitto. Tale comunità fu fondata nel I secolo AD.
Alessandria ne divenne il centro, anche perché vi riposavano le spoglie di San Marco.
Queste ultime vennero portate a Venezia nel 828 AD, dopo che in Egitto e ad Alessandria arrivarono gli Arabi (VII secolo AD) che islamizzarono ed arabizzarono la popolazione.
Quindi, oggi, quella copta è la più antica comunità etnica e religiosa d'Egitto.
Infatti, i copti discendono dalle popolazioni preesistenti all'invasione araba del VII secolo, quando l'Egitto era ancora una provincia dell'Impero Bizantino.
Essi discendono da Bizantini, Romani e da quegli antichi Egizi che videro come sovrani Cleopatra, i Tolomei, Alessandro Magno ed i Faraoni.
Sono andato a ritroso nel tempo per farvi capire meglio la situazione.
Quindi, i copti non sono discendenti di arabi musulmani che divennero cristiani ma sono una vera e propria comunità autoctona dell'Egitto.
Esistono copti-ortodossi e copti-cattolici.
I primi non sono in comunione con la Chiesa cattolica, in quanto si separarono da essa, in quanto
non approvarono il Concilio di Calcedonia (451 AD) che affermava che le due nature di Cristo (quella umana e quella divina) coesistevano.
Per i copti ortodossi, la natura di Cristo è una ed in essa si uniscono quella divina e quella umana.
Essi riconoscono l'autorità del Patriarca d'Alessandria (il "Papa copto") che è successore di San Marco.
L'attuale Patriarca è Shenouda III.
Accanto ai copti ortodossi, esistono i copti cattolici.
Questa Chiesa iniziò a formarsi nel XVII secolo, con l'arrivo in Egitto di Francescani e Gesuiti.
Nel 1741 il vescovo copto di Gerusalemme Amba Athanasios si fece cattolico e una parte della sua comunità passò alla Chiesa di Roma.
In seguito, il vescovo Athanasios tornò alla Chiesa copto-ortodossa ma rimase una linea di vescovi copti fedeli a Roma.
Oggi, vi è anche un Patriarcato copto-cattolico di Alessandria.
L'attuale Patriarca è il S.E. il Cardinale Antonios Naguib.
Le differenze tra copti cattolici e copti ortodossi stanno nel fatto che i primi riconoscano la teoria cristologica del Concilio di Calcedonia e l'autorità del Papa.
I rapporti tra cattolici e copti ortodossi sono migliorati molto con il Concilio Vaticano II e con l'opera del Servo di Dio, Papa Giovanni Paolo II, il quale, nel 1988, fece una nota congiunta con il Papa copto Shenouda III.
In questa nota vi è scritto:
"Crediamo che il nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo, il Verbo Incarnato è perfetto nella sua Divinità e nella sua Umanità. Ha reso la sua Umanità una con la sua Divinità senza mescolanza, commistione o confusione. La sua Divinità non è stata separata dalla sua Umanità neanche per un momento o per un batter d'occhio. Al contempo pronunciamo anatema sulla dottrina di Nestorio e di Eutiche.".
Inoltre, i copti contribuirono molto a fare conoscere il patrimonio dell' Antico Egitto.
Pensiamo a Jean Francois Champollion (1790-1832) che usò anche dei testi copti per potere decifrare i geroglifici egizi.
Nella lingua copta, infatti, esistono elementi del vecchio idioma egizio.
Quindi, i copti sono un patrimonio importante.
Chi vuole cancellarli fa un danno a tutta l'umanità perché essi sono testimonianze viventi, "pietre vive", di tanta parte della nostra storia.
Da cristiano, condanno questa cosa anche sul piano religioso e concordo con le parole del Santo Padre Benedetto XVI.
Cordiali saluti.





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Ringrazio un caro amico di questa foto.